Rottamarsi un po'/10
Una questione di carattere, finalmente uno a sinistra con la dentizione da squalo
Diceva François Mitterrand che in politica l'intelligenza è diffusa e in genere equamente ripartita: a fare la differenza è il carattere. Il trionfo di Matteo Renzi dunque è anzitutto una questione carattere. Ben diverso da quelli di Veltroni e D'Alema. Il nuovo segretario ha sempre giocato a carte scoperte, ha saputo fare accettare e condividere una forte ambizione personale, si è dato obiettivi chiari e di buon senso.
Diceva François Mitterrand che in politica l’intelligenza è diffusa e in genere equamente ripartita: a fare la differenza è il carattere. Il trionfo di Matteo Renzi dunque è anzitutto una questione carattere. Ben diverso da quelli di Veltroni e D’Alema. Il nuovo segretario ha sempre giocato a carte scoperte, ha saputo fare accettare e condividere una forte ambizione personale, si è dato obiettivi chiari e di buon senso. E da quello che si può capire, almeno fino al discorso di domenica sera, non sembra abbia scrupoli a non fare prigionieri. Crozza ha sbagliato copione a ritrarlo come un coniglio con i dentoni che mangia carote: la sua dentizione è da squalo. Nel 2008 Veltroni diceva all’incirca le stesse cose che Renzi dice oggi. Provò un affondo rottamatore, vinse le primarie e perse le elezioni con uno score che ancora oggi farebbe gola a qualsiasi partito europeo: anziché convocare il congresso e dare battaglia si lasciò irretire nei caminetti, non sparò nemmeno un colpo. Fece questa scelta per il peso del suo passato, per quieto vivere, per paura del sangue che sarebbe sicuramente scorso: commise un errore strategico che fece perdere cinque anni al Pd e al paese.
D’Alema di carattere ne avrebbe pure troppo, ma è di merda, o quanto meno percepito come tale. La passione per la politica in lui è ridotta a esercizio intellettuale astratto, a mero calcolo delle opportunità, il gusto del potere è nudo, spoglio di ogni forma di empatia, di speranza che possa essere comune agli uomini: roba algida, tetra che piaceva agli ex comunisti ma ormai fa senso a tutti gli altri. E’ per questo mix di durezza appena levigata dal buon umore che Renzi stravinto. Né importa se il sorriso sia del venditore che sta per rifilarti la patacca o genuino. Fa il sindaco, si sta occupando quotidianamente di vita reale di persone reali, con nome e cognome: nel panteon tradizionale della sinistra è la carica meno ambita perché non sono concessi grandi svolazzi, lui ne ha fatto un’arma contro la pretesa della politica di essere separata e di seguire una propria logica autonoma. Credo che andrà avanti così, portando con pervicacia il buon senso fra arabeschi e bizantinismi. Forse perderà, forse gli altri prevarranno, questo paese è davvero una melassa. Ma almeno ci avrà provato. Se poi invece dovesse farcela…
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