Tutta la Francia al 20 di rue du Cirque

Paola Peduzzi

Non c’è più nulla di privato nell’ultimo amore del presidente di Francia, François Hollande. Nel giro di qualche giorno la procedura degli incontri segreti con l’attrice Julie Gayet – esci dal cancello in fondo al parco, prendi l’auto, infilati il casco, sali sullo scooter, entra nell’appartamento più malfamato di Parigi – è sembrata una fatica inutile, quasi ridicola. I francesi non si sono sorpresi più di tanto: i sondaggisti solerti sono andati a studiare quanto lo scandalo ha fatto male al presidente, ma non hanno trovato granché.

    Non c’è più nulla di privato nell’ultimo amore del presidente di Francia, François Hollande. Nel giro di qualche giorno la procedura degli incontri segreti con l’attrice Julie Gayet – esci dal cancello in fondo al parco, prendi l’auto, infilati il casco, sali sullo scooter, entra nell’appartamento più malfamato di Parigi – è sembrata una fatica inutile, quasi ridicola. I francesi non si sono sorpresi più di tanto: i sondaggisti solerti sono andati a studiare quanto lo scandalo ha fatto male al presidente, ma non hanno trovato granché. Hollande stava già tra il 15 e il 18 per cento dei consensi, difficile andare più giù, anzi al limite la relazione clandestina servirà da giustificazione postuma ai tanti disastri combinati dall’indecisione del capo dell’Eliseo. Forse lo scandalo farà persino bene a una presidenza tanto grigia, a leggere quel che ha dichiarato serafica una francese di 32 anni che lavora nell’ufficio legale di un’azienda, riportata dal New York Times: il “presidente normale” è ancora più normale visto che ha una relazione clandestina. E’ uno di noi, insomma, non vorrete giudicarlo per questo, ci sono già i dati economici a tramortire la sua presidenza, un tocco d’amore non potrà che fargli bene. Il moralismo dei francesi è strano, ma che un volano positivo sia probabile lo dimostra il fatto che quel mastino di Jean-François Copé, presidente dell’Ump, sia stato il primo a spezzare il muro eretto dalla classe politica a difesa della privacy: le rivelazioni sono disastrose, l’integrità istituzionale dell’Eliseo è compromessa, ha detto, mentre fonti vicine all’ex presidente Nicolas Sarkozy facevano capire quanto si stia sogghignando dalle parti della destra.

    Com’è tradizione della storia politica francese, tutti sapevano (i rumors circolavano da un anno: a non crederci dev’essere stata soltanto, e tristemente, Valérie la Terribile, la first lady di Francia spietata che già aveva rubato Hollande da un altro letto, finita in ospedale dopo aver sfogliato il magazine Closer con le foto delle corse d’amore nel traffico parigino del suo fidanzato) e nessuno diceva, e quando il pettegolezzo è diventato cronaca i francesi hanno applicato le regole del passato: amavano François Mitterrand, e gli perdonarono la figlia segreta; pensavano che Dominique Strauss-Kahn fosse un porco e per la storia della cameriera newyorchese costretta a una fellatio s’accanirono con svogliato piacere. Ma con Hollande la faccenda è complicata perché non c’è popolarità attorno a lui, ma nemmeno disprezzo: c’è soltanto la consapevolezza che non sa fare il leader e che la sua presidenza è diventata un’accozzaglia di buone idee spesso non applicate, e una lotta per bande a Palazzo. Il ministero dell’Economia è in stato di guerra da quando è iniziata la presidenza, e questo si sa e si vede, ma l’innamoramento di Hollande per Julie ha scatenato in queste ore un altro conflitto: nell’entourage di Valérie, la first lady, sono certi – scrive il Point – che a passare le informazioni sulla liaison sia stato Manuel Valls, ministro dell’Interno. Tra immigrati rimpatriati e Dieudonné, Valls sembra avere già parecchi guai, ma il ministero dell’Interno è la quintessenza dell’anima francese, della sua dedizione ai segreti e ai dossieraggi: s’è sempre detto che in Francia il potere lo detiene Place Beauvau, altro che Eliseo. Valérie aveva voluto Valls in quel dicastero, aveva insistito con Hollande: Manuel è bravo, l’ho frequentato quando facevo la giornalista, so che farà bene. Hollande s’era fatto convincere, non aveva nulla contro Valls e forse aveva già qualche senso di colpa nei confronti della sua fidanzata (l’aveva definita “l’unica donna della mia vita”, roba da ucciderlo): oggi non c’è ministro più inviso di Valls, ingiustamente, in tutto l’esecutivo. Ma ora dalle parti di Valérie, nell’ospedale in cui è confinata a tempo indeterminato, s’alza un urlo: il ministro è un traditore. La first lady è doppiamente ferita. Valls è sospettato di aver passato le informazioni, ma se sapeva – e non poteva non sapere, dicono – perché non l’ha detto a lei, che lo aveva valorizzato, a lei che usciva una volta a settimana con la signora Valls per pranzi e chiacchiere?

    Al dramma di Valérie si sommano le questioni che ieri il Monde ha messo in fila, sei domande senza risposta, che partono dalla sede degli incontri tra Hollande e Julie, al 20 di rue du Cirque – che ha legami con la delinquenza còrsa – e finiscono nell’entourage presidenziale, nel ruolo dei servizi e dei legami con l’ex presidente Nicolas Sarkozy, re del bling bling all’Eliseo e già sospettato di aver usato informazioni private ai danni di Hollande e Valérie.

    L’appartamento di rue du Cirque ha il dono della comodità, è a due passi dall’Eliseo, una location perfetta per Hollande che, secondo un libro sul presidente in uscita adesso con tempismo grandioso, ha chiesto come prima cosa arrivando all’Eliseo: “Come faccio a muovermi senza essere visto?”. Il proprietario dell’immobile è Jean-Pierre Discazeaux, un commerciante che ora, pensionato, vive a Biarritz, e che ha affittato l’appartamento a Emmanuelle Hauck, nata a Bastia, amica di Julie ed ex compagna di Michel Ferracci. E’ qui che parte la “pista còrsa”, molto labile specifica il Monde: Ferracci è stato condannato a 18 mesi di prigione nel novembre scorso, all’interno dello scandalo al circolo Wagram, per aver usato i soldi che giravano in questa bisca di lusso per finanziare la gang còrsa “Brise de mer”. La Hauck e Ferracci non stanno più insieme da sei anni, lei si è poi fidanzata con François Masini, che è stato ucciso su una strada in Corsica nel maggio del 2013 in un probabile regolamento di conti all’interno delle bande còrse. Julie è amica della Hauck e sembra che le due donne non c’entrino nulla con i soldi e gli assassinii, ma è strano che l’entourage di Hollande non abbia fatto ricerche sull’appartamento prima di lasciare che il presidente ci passasse le sue notti d’amore: la stranezza è tale che il magazine Valeurs Actuelles ha pubblicato sul suo sito un articolo sui misteri di rue du Cirque, con parecchi errori che ieri sono poi stati rettificati ma arrivando a dire che in questo appartamento, negli anni Novanta, si fosse divertito anche quel seduttore incallito (dalle prestazioni sessuali però incerte, pare) che era l’ex presidente Jacques Chirac. Possibile? Gli esperti dicono di no e, più seriosamente, iniziano a chiedersi chi sono le persone che girano attorno a Hollande, se davvero c’è da fidarsi dei suoi collaboratori o se la talpa dello scandalo di stato non sia tra le mura dell’Eliseo – nel qual caso la reputazione di Hollande incapace di interpretare sia la realtà sia il suo staff si consoliderebbe in modo incontrovertibile.

    Oggi il presidente si troverà davanti seicento giornalisti per quella che doveva essere la conferenza stampa della svolta liberale. Risponderà alle domande sulla sua vita privata? I commentatori sono divisi, certo qualcosa dovrà dire, ma intanto i giornali stranieri, soprattutto gli inglesi che con la privacy e gli scandali hanno una certa dimestichezza (monarchica, potremmo dire), si divertono a fare supposizioni e, dato che ci sono, pubblicano le foto di Julie da giovane, con i capelli corti e il seno nudo, e i fermo immagine dei film dell’attrice senza veli.

    • Paola Peduzzi
    • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi