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Vai al lavoro in bici? In Francia ti danno 0,25 euro a chilometro
I troppi incidenti e i troppi morti sulle strade, nonostante il trend negativo continui, hanno fatto decidere al ministro dei Trasporti francese, Frédéric Cuvillier, di svoltare pagina. L’idea è semplice, incentivare l’utilizzo della bici. Non più sgravi fiscali, non più contributi per la rottamazione e per l'acquisto di mezzi a pedali, questa volta monete sonanti: decidi di andare al lavoro in bicicletta, lo Stato ti rimborsa con 0,25 centesimi di euro per ogni chilometro percorso.
I troppi incidenti e i troppi morti sulle strade, nonostante il trend negativo continui, hanno fatto decidere al ministro dei Trasporti francese, Frédéric Cuvillier, di svoltare pagina. L’idea è semplice, incentivare l’utilizzo della bici. Non più sgravi fiscali, non più contributi per la rottamazione e per l'acquisto di mezzi a pedali, questa volta monete sonanti: decidi di andare al lavoro in bicicletta, lo Stato ti rimborsa con 0,25 centesimi di euro per ogni chilometro percorso.
La proposta è innovativa, mai sperimentata altrove, e rientra in una serie di misure per migliorare gli spostamenti in bicicletta nelle città. L’obiettivo è triplice: in primis quello di diminuire sensibilmente il tasso di incidenti urbani (unico settore nel quale non si è registrata un flessione), in secundis quello di tutelare l’ambiente e di migliorare la qualità dell’aria, infine quello di rilanciare economia e occupazione. Sul sito del ministero dell'Ecologia si chiarisce infatti come "oltre ai suoi effetti benefici sulla salute, il ciclismo è un settore ad alto potenziale che genera annualmente un impatto economico di 4,5 miliardi dollari, rappresentando 35mila posti di lavoro".
Gli altri punti nell’agenda del ministro riguardano invece interventi reali sulla regolamentazione del codice stradale come la possibilità per i ciclisti di non pedalare soltanto sul lato destro della carreggiata (anche per evitare i tombini o l’apertura delle portiere delle autovetture) e l’autorizzazione, in condizioni di sicurezza, di svoltare a destra anche con semaforo rosso (norma già in vigore in Belgio e Olanda). Oltre a queste due migliorie, Cuviller ha promesso di concedere maggiore spazio al trasporto delle biciclette nei treni regionali e nazionali per favorire il trasporto intermodale e la costruzione di parcheggi sicuri in prossimità di tutte le principali stazioni.
Il Foglio sportivo - in corpore sano