Atea, femminista, abortista: perfetta per dirigere la bioetica dei gesuiti
Non c’è pace alla Loyola Marymount University, l’università di Los Angeles fondata nel 1911 e (ancora) retta dalla Compagnia di Gesù. Se tra la scorsa estate e l’autunno, a far insorgere parte dei docenti e degli studenti – quelli più legati alla tradizione cattolica del campus – era stata la decisione di comprendere l’aborto all’interno delle prestazioni coperte dall’assicurazione sanitaria, a creare malumore è ora la nomina della nuova preside del Collegio Bellarmino, la facoltà che si occuperà di Bioetica, Filosofia, Studi teologici e cattolici. Dopo una lunga valutazione dei curricola, hanno fatto sapere di recente i vertici dell’università, la scelta è caduta sulla professoressa Robbin Crabtree, per sei anni docente alla Fairfield University, ateneo nel Connectictut anch’esso governato dai padri gesuiti.
Non c’è pace alla Loyola Marymount University, l’università di Los Angeles fondata nel 1911 e (ancora) retta dalla Compagnia di Gesù. Se tra la scorsa estate e l’autunno, a far insorgere parte dei docenti e degli studenti – quelli più legati alla tradizione cattolica del campus – era stata la decisione di comprendere l’aborto all’interno delle prestazioni coperte dall’assicurazione sanitaria, a creare malumore è ora la nomina della nuova preside del Collegio Bellarmino, la facoltà che si occuperà di Bioetica, Filosofia, Studi teologici e cattolici. Dopo una lunga valutazione dei curricola, hanno fatto sapere di recente i vertici dell’università, la scelta è caduta sulla professoressa Robbin Crabtree, per sei anni docente alla Fairfield University, ateneo nel Connectictut anch’esso governato dai padri gesuiti.
Non appena il nome di Crabtree si è diffuso tra i viali della Loyola Marymount, la Renew LMU, il gruppo di alumni, studenti e finanziatori che si ripropongono di rafforzare le radici cattoliche dell’università, ha definito la scelta una testimonianza palese di quanto “il processo di valutazione dei candidati per le posizioni di vertice sia inadeguato a preservare l’identità cattolica del campus”. A dimostrarlo è proprio la designazione di Crabtree, il cui curriculum si dilunga nel ricordare l’esperienza al fianco di associazioni e gruppi abortisti. Atea, femminista, abortista: è troppo scrive la Renew LMU in una lettera aperta al presidente, il presbiteriano David Burcham, chiedendo conto di come sia stato possibile affidare la guida degli studi teologici e cattolici e bioetici in un campus cattolico a una docente che non crede neppure nell’esistenza di Dio e che ha sempre sostenuto attivamente le pratiche abortiste.
[**Video_box_2**]Burcham ha rispedito al mittente le critiche, osservando che l’esperienza di Crabtree nelle organizzazioni politiche incriminate è stata breve, e che a ogni modo si tratta di “cose vecchie”. A difendere la scelta è anche il padre gesuita Robert Caro, professore emerito nella stessa facoltà, che sottolinea come il passato della nuova preside “non rifletta la sua reputazione e le sue più recenti attività” nella materia di cui ora andrà a occuparsi. Il presidente Burcham ha inoltre parlato di “contestazioni esagerate e inaccurate”, dicendosi sicuro che “la signora Crabtree sosterrà la missione e l’identità gesuita e cattolica della Marymount”.
La Renew LMU era stata protagonista della battaglia dello scorso autunno contro la copertura assicurativa dell’aborto, anche in quel caso contro Burcham. I favorevoli al provvedimento parlavano di una scelta pienamente in linea con il “clima di tolleranza e accoglienza” peculiare del campus fin dalla sua fondazione. In questo modo, sosteneva parte dei docenti del Loyola, “lo scambio di idee è assicurato”. Un clima di “apertura” che aveva permesso negli ultimi anni di fare della Loyola Marymount un terreno di propaganda pro choice con tanto di adesivi a tema incollati sulle porte degli uffici dei professori e messaggi pro aborto diffusi dagli altoparlanti a tutte le ore del giorno. Ci manca solo, lamentavano lo scorso autunno gli studenti fedeli alla tradizione cattolica dell’università, che vengano distribuiti gratis i preservativi, tanto è ormai snaturata l’identità religiosa del Loyola Marymount.
Il Foglio sportivo - in corpore sano