Suriname blues

Che avrà voluto dire il presidente, alla sua prima giornata ai servizi sociali, con quella frase “anche qui si trova gente in grado di gestire lo spogliatoio del Milan”? Che forse a Cesano Boscone ci sono anziani molto vispi? O che allenare i rossoneri è alla portata di chiunque, anche di uomini malfermi per l’età? Che viene bene un pizzico di demenza senile? L’uomo per nulla al mondo rinuncia al piacere di una battuta e delle conseguenze se ne infischia, usa come pochi il metalinguaggio, parla alla suocera, parla alla nuora, magari si incarta, infine dimentica: non sa più cosa volesse dire. Galliani, sì: quando ha visto scendere in campo titolare dal primo minuto Honda e non Taarabt, ha sussurrato al vicino, questo “è matto”, dimenticando, e non è il solo, che cellulari, telecamere e microfoni fuori onda sono sempre lì a fare tana. Qualcuno gli ha letto il labiale e lui l’indomani ha dovuto scusarsi, sdrammatizzare, banalizzare, sopire.

[**Video_box_2**]I due episodi rafforzano il convincimento che a fine stagione Seedorf sarà esonerato. La gratitudine non è di questo mondo: sono andati loro a cercarlo che ancora giocava beatamente al sole del Brasile. Di lui si sapeva tutto: che è hombre vertical, con una grande e più che giustificata autostima, un carattere spigoloso e vagamente altezzoso, coraggioso fino all’incoscienza come quando accannava le porte avversarie da trentacinque metri. E’ uno che quando cade non accampa scuse e si rimette in piedi con le sue sole forze, lavorando, faticando come può lavorare, faticare un calciatore di colore che ha conquistato l’Europa bianca del calcio. Separarsi da lui ci sta, sono le società che pagano e chi paga ha per definizione ragione. Il minimo però è che lo si faccia con eleganza: l’uomo del Suriname ha già cantato il blues.

• 

• Lanfranco Pace

• Giornalista da tempo e per caso, crede che gli animali abbiano un'anima. Per proteggere i suoi, potrebbe anche chiedere un'ordinanza restrittiva contro Camillo Langone.