That win the best
Sciogliamo il Qatar
Dovevamo arrivare noi inglesi a dire come stanno le cose. Dovevano essere i nostri giornali a raccontare quello che in realtà tutti sanno da tempo ma nessuno osava dire. Stando a qualche migliaio di email in possesso del Sunday Times, dunque, pare che l’assegnazione dei Mondiali del 2022 al fresco Qatar sia stata pilotata grazie a mazzette, regali e altri favori ai dirigenti africani, risultati decisivi nel voto finale che ha visto togliere l’organizzazione dell’evento a Stati Uniti (e questo non è un male), Australia (peggio mi sento), Corea del sud (ebbene sì) e Giappone (no comment). Non siamo così puri da alimentare polemiche – peraltro fondate – per amor di verità e basta: in quella stessa votazione vennero infatti assegnati anche i Mondiali del 2018: li organizzerà la Russia, che ha battuto proprio l’Inghilterra.
Londra. Dovevamo arrivare noi inglesi a dire come stanno le cose. Dovevano essere i nostri giornali a raccontare quello che in realtà tutti sanno da tempo ma nessuno osava dire. Stando a qualche migliaio di email in possesso del Sunday Times, dunque, pare che l’assegnazione dei Mondiali del 2022 al fresco Qatar sia stata pilotata grazie a mazzette, regali e altri favori ai dirigenti africani, risultati decisivi nel voto finale che ha visto togliere l’organizzazione dell’evento a Stati Uniti (e questo non è un male), Australia (peggio mi sento), Corea del sud (ebbene sì) e Giappone (no comment). Non siamo così puri da alimentare polemiche – peraltro fondate – per amor di verità e basta: in quella stessa votazione vennero infatti assegnati anche i Mondiali del 2018: li organizzerà la Russia, che ha battuto proprio l’Inghilterra. La storia degli scandali calcistici insegna che alla fine non se ne farà nulla: tra otto anni saremo nel deserto a sudare come puttanone e le mazzette saranno dimenticate quasi quanto gli arbitraggi del 2002. Nel frattempo alti vertici della Fifa fanno sapere che se la corruzione dei funzionari africani verrà provata si procederà a nuova assegnazione. Ieri il premier inglese Cameron ha detto “senza giri di parole” (cit. Rai) che conoscendo i metodi di lavoro della Fifa tutto è possibile. E’ bello notare in tutto ciò il comportamento di Blatter, visibilmente ingrassato da quando nel 2010 i Mondiali vennero assegnati al Qatar: da esperto della materia, il presidente della Fifa aveva sentito puzza di merda già da qualche tempo, ed era passato con nonchalance ad accusare Francia e Germania di pressioni a favore degli arabi fino ad ammettere di essersi sbagliato ad accettare la candidatura degli emiri per l’organizzazione della manifestazione. In pratica Blatter si è accorto che da quelle parti fa caldo d’estate, ed è arrivato persino a valutare la possibilità di giocare la Coppa del Mondo in inverno. Così almeno lui non suderà troppo. C’è da dire che le polemiche su ruberie varie ai Mondiali sono ormai più prevedibili delle lamentele dei tifosi laziali a ogni sessione di calciomercato. La scorsa settimana il New York Times ha pubblicato uno scoop sulle partite truccate di Sudafrica 2010. Tra quattro anni vedrete che ci sarà uno scoop su quelle di Brasile 2014 e qualcuno troverà tracce di corruzione nell’assegnazione dei Mondiali del 2026. Fateci caso: questi scandali escono sempre qualche giorno prima dell’inizio dei campionati del Mondo. Giusto il tempo per indignarsi un po’, per dire al pub che ormai il calcio è marcio e non è più quello di una volta, e poi tutto è dimenticato appena la palla comincia a rotolare. E Blatter può ricominciare a mangiare.
That win the best si prepara per i Mondiali in Qatar: tra otto anni su questa pagina solo culi velati
O Rey del crimine. Non sta meglio Pelé, il politico brasiliano con un passato da calciatore: suo figlio Edson Cholbi Nascimento, ex portiere del Santos, è stato condannato a 33 anni di carcere da un tribunale brasiliano con l’accusa di riciclaggio di soldi provenienti dal narcotraffico. Se fossi Platini non starei troppo tranquillo. Grazie a Dio non lo sono.
La modella Noelia Maciel ha detto che secondo lei “il Cile ha buone possibilità di vincere la coppa del Mondo”. Poi ha aggiunto: “Mmmmmmh”
[**Video_box_2**] Monarchie scoperecce. Solo chi vive sotto l’ala protettiva di una grande monarchia può comprendere appieno lo stato d’animo degli spagnoli da ieri mattina. E ancora meglio chi ha a che fare con una casa reale in cui alcuni dei suoi membri più rappresentativi sono stati o sono dediti all’attività scopereccia più che a quella governativa. L’abdicazione di Re Juan Carlos arriva a pochi giorni dall’elezione a sovrani di fatto di Carlo Ancelotti e Cristiano Ronaldo, vincitori della decima Coppa dei Campioni con la prima squadra di Madrid. Il Real, appunto, che come altre formazioni spagnole porta nel nome il sigillo della monarchia. Là dove la corona è in crisi, il calcio funge perfettamente da succedaneo.
Il brandy di Hawking. Non bastava la buffonata dei big data, ora ci si mette pure la matematica a cercare di rendere prevedibile il calcio. A forza di applicare il darwinismo a tutto quello che succede, Stephen Hawking ha finito per esagerare. Dimenticando l’amore disinteressato per la fisica, il grande scienziato inglese ha scritto un articolo per un’agenzia di scommesse nel quale dimostra con la matematica che l’Inghilterra potrebbe vincere i Mondiali se indossasse la maglia rossa, giocasse con il 4-3-3 alle tre del pomeriggio con temperature miti e calciasse i rigori con l’interno del piede indirizzando il pallone nell’angolo alto della porta. Confesso che non pensavo Hawking bevesse brandy come me. Eppure una mente come la sua dovrebbe sapere che il calcio è sport divinamente imprevedibile. A meno che non giochino Scozia e Nigeria, sia chiaro: le due Nazionali si sono incontrate la scorsa settimana a Craven Cottage per un’amichevole pre mondiale. Già il giorno prima le autorità britanniche stavano indagando sul match perché sospettavano che potesse essere truccato in funzione delle scommesse. Con tutti quegli occhi addosso, i nigeriani sono comunque riusciti nel capolavoro di far terminare la partita 2-2 segnando ben 4 gol: due nella porta degli scozzesi e due nella propria. Menzione speciale al primo: cross velleitario dalla tre quarti (sono pur sempre scozzesi) e portiere che esce sicuro in mischia per prendere il pallone sopra le teste di avversari e compagni. Lo afferra, e dopo un secondo di sospensione finge un raptus e lo lancia con una mano dentro la propria porta. Gli scozzesi hanno persino avuto la faccia tosta di esultare.
Polemiche. Confesso che alla lettura dei 23 convocati di Prandelli per il Brasile abbiamo alzato le nostre pinte e timidamente brindato all’idiozia del vostro Confessore tecnico. Lasciare Rossi a casa dopo averci frantumato le palle per oltre sei mesi sulla necessaria convocazione di Pepito è stata una mossa niente male. Un simpatico lettore, Emiliano Oliva, mi ha scritto su Twitter che “vista l’Italia di ieri sera basterebbe Hawking in campo per crearci preoccupazzioni”. A parte che io avrei scritto preoccupazioni con una z soltanto, mi sento di condividere la sottile analisi. E’ pur vero che, come mi faceva notare con sagacia un altro follower, “l’Inghilterra non ha mai fatto paura a nessuno da quando la tv è a colori”. Insomma, ormai è questione di giorni, e l’umidità dell’Amazzonia dirà chi di noi ha ragione: ammiro però la costanza con cui portate avanti gli stessi luoghi comuni polemici da decenni. Giornali, tv e tifosi criticheranno ferocemente gli Azzurri per tutto il girone, a prescindere. Se per caso andrete agli ottavi, il ribaltamento sarà improvviso e totale, e di colpo diventerete tutti sostenitori dell’Italia di Prandelli. Nulla di cui stupirsi: siete un paese di renziani da una settimana.
Tetta libera. Da qualche giorno timeline e siti internet sono invasi da uno dei peggiori fenomeni degli anni Novanta dopo Darko Pancev, il bodypainting: decine di corpi femminili nudi con disegnate addosso improbabili maglie delle Nazionali occhieggiano – ma sarebbe meglio dire tetteggiano – da ogni dove. Io capisco che il moralismo imponga il pretesto, ma se volete cliccare su un paio di tette e qualche bel culo non è il caso di colorare delle povere ragazze fingendo anche che siano interessate ai risultati delle partite: comprate questo giornale il martedì, o andate su una gallery a caso di Repubblica e Corriere online.
Tra pochi giorni inizia il Mondiale. Brasiliani e brasiliane già non pensano ad altro: per la fretta questa signorina ha indossato un paio di mutande due taglie più piccole
Bolliti? Frank Lampard ha annunciato ieri sera che lascerà il Chelsea dopo 13 anni, 211 gol e parecchi trofei. O meglio, è il Chelsea a lasciare lui, non rinnovandogli il contratto. Non è ancora chiaro se il centrocampista della Nazionale inglese deciderà di abbandonare il calcio già dopo questa estate. Di sicuro farà un pensierino sulle sedici offerte attualmente sul tavolo del suo procuratore da altrettanti club. Lampard ha 35 anni. Essendo sulla via della bollitura, probabilmente andrà a giocare nelle Colonie. Eppure sarebbe perfetto per il Milan.
Che cosa ha pestato Hodgson?
Il Foglio sportivo - in corpore sano