Pirlo vede cose che noi non vediamo, Darmian entusiasma. Balotelli, always you
La pagelle alternative di Pierluigi Pardo, direttamente dal Brasile. Paletta un po' sfigato, Candreva multitasking. Prandelli vince la sfida con Roy Hodgson.
SIRIGU 7 – GLOCAL Sardo di nome e di fatto ma ormai parigino di residenza, cittadino del mondo, frequentatore della Champions. Nella notte scura di Manaus ha tutto il necessario: occhi asciutti, riflessi pronti e physique du role. Nonostante il peso di Buffon e la botta al torace che ancora fa male.
DARMIAN 7 – RAGAZZO FORTUNATO Entusiasta come Jovanotti quando era pischello, spinge come un forsennato con energia e ottimismo, a volte anche troppo. Sbanda ma non è il solo colpevole sul gol dell’1-1, per il resto assist, corsa, intraprendenza. Sei come la mia moto.
PALETTA 5 – FABRIS E’ il protagonista sfigato di “Compagni di Scuola”, commette molti errori e diventa rapidamente il punching ball della critica. Balla un samba pericolosamente ossessivo e regala occasioni agli inglesi. Bonucci (e Ranocchia) erano peggio?
BARZAGLI 6 – PINOTTI Ministro della Difesa (e dell’emergenza). Ritto sul cassero fuma la pipa, copre gli errori di Paletta, riappariglia quasi sempre, in attesa che la barca si stabilizzi.
CHIELLINI 5.5 – BRITPOP Inglese nel fisico e nelle movenze soffre da terzino, spinge poco ma prova comunque ad abbassare il volume al sound caraibico di Sterling. Non sempre ci riesce.
PIRLO 7.5 – CALATRAVA Vede cose che noi mortali ancora non possiamo nemmeno immaginare. A volte senza nemmeno dover toccare il pallone, ad esempio sul velo dell’1-0 per Marchisio, altre invece usando la forza (la traversa di Hart sta ancora tremando). Espone al Louvre e sogna il Maracanà.
DE ROSSI 6.5 – BUTTAFUORI Si è salvato dal fumo delle barricate. Risolve problemi. E’ il compagno di squadra ideale. Personalità senza personalismi, solo cose utili.
VERRATTI 6 – PIANO MAN Vorrebbe suonarci qualcosa ma sente la responsabilità, la giovinezza, la vicinanza geografica di Pirlo. Non sfida la gerarchia costituita e rimane timido, lasciando al Maestro le chiavi del centrocampo. Sta schiscio. Il futuro è dalla sua parte, comunque.
MARCHISIO 7 – TARDELLI Energia, intelligenza, corsa, senza scomporsi. Senza perdere ordine mentale e sorriso da copertina. E il gol dell’ 1-0. Che non è un dettaglio.
CANDREVA 7 – MULTITASKING Tira sempre e da ogni posizione, lotta molto e spesso sfonda a destra, offre l’assist decisivo, combatte con energia. Cresciuto moltissimo rispetto al passato. Se lo vogliono a Parigi, un motivo ci sarà.
BALOTELLI 7.5 – ROCK STAR Stavolta la copertina se la prende per il motivo giusto, senza spaccare la chitarra sul palco durante il concerto e senza capricci da star. Quaranta minuti oscuri, poi il pallonetto geniale del quasi 2-1 e la capocciata decisiva. Always You.
PRANDELLI 7.5 – KASPAROV Vince la partita a scacchi con Hodgson. Vuole il possesso e lo conquista, ripropone all’improvviso (dopo una serie di prestazioni in bianco e nero) un’ idea alta di gioco anche a costo di concedere (paradosso), il gol del pareggio in contropiede. Dietro deve trovare soluzioni. Ma la squadra corre tanto e lotta di più. Non è poco. E la “casetta” di Manaus non era una boutade. Ha funzionato.
THIAGO MOTTA 6 – GAROTO DE IPANEMA Si sente a casa, è il primo nelle interviste in lingua originale a fine partita. In campo ci mette senso pratico e fisico per uscire dalle zone di turbolenza. Positivo.
IMMOBILE 6 – UN JEANS E UNA MAGLIETTA. Capelli alla Nino D’Angelo e voglia di spaccare il mondo. Manca lucidità sul contropiede del possibile 3-1.
PAROLO sv – ONLINE. Entra bene e porta il suo mattone nel giorno del debutto mondiale.
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