Lite tra Pepe e Muller. Il portoghese sta per essere espulso (foto LaPresse)

Germania troppo forte, crolla il Portogallo di Cristiano Ronaldo

Piero Vietti

4-0 dei tedeschi contro i lusitani che perdono due giocatori per infortunio e restano in 10. Strada in salita per Cristiano Ronaldo e compagni.

Al quarto d’ora del secondo tempo il ciuffo di Cristiano Ronaldo è disfatto. Si è ammosciato in due ciuffetti minori, un paio di corna al contrario che ne intristiscono il volto teso e affaticato. Non sarà cornuto, ma certamente è mazziato. Come si fa a combinare qualcosa se gli altri 10 in campo con me sono delle sagome cartonate?, sembra chiedersi in continuazione l’attaccante portoghese. I lusitani si sono appena suicidati contro la Germania, Ronaldo colleziona terga degli avversari in barriera su punizione e poco altro.

 

L’arbitro ha indubbiamente aiutato i tedeschi, festeggiati sugli spalti da una Merkel in versione ultrà con giacca impegnativa. Il rigore dubbio, l’espulsione generosa di Pepe (Müller sembrava un attore da fiction tedesca, di quelle con i commissari di polizia protagonisti) e i due infortuni a Coentrao e Almeida non bastano a spiegare il tracollo di una squadra comunque troppo sopravvalutata prima di questo mondiale: arrivati in Brasile grazie a uno spareggio, i portoghesi avevano dimostrato tutti i loro limiti e la CR7-dipendenza nei mesi passati. Le prossime due partite saranno durissime. Il 4-0 dell’esordio è quasi un biglietto di ritorno anticipato per Lisbona. I tedeschi, dal canto loro, non si smentiscono neppure stavolta: inizio scoppiettante, molti gol (di Müller), solidità difensiva, cinismo offensivo e impressione di essere imbattibili. Qualcosa poi, sulla strada della finale, si inceppa quasi sempre.

  • Piero Vietti
  • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.