Pirlo come Hemigway, CR7 Di Caprio, ma è Muller ad essere uber alles
Voti mondiali dopo la prima giornata dei gironi. Chi è partito bene, chi con il piede sbagliato, chi illumina, chi non si è ancora visto. Da Pirlo a Casillas ecco i migliori e i peggiori di queste prime 15 partite.
PIRLO – HEMINGWAY
La sua barba potrebbe essere anche bianca. Per la saggezza, la misura, la bellezza. Perché ci dà l’illusione che il talento possa farti sopravvivere allo scorrere del tempo. Diventare altro. Insomma per un 40enne vedere Pirlo così è una bella botta di positività. Abbiamo ancora davanti un sacco di cose, da scrivere, da vivere, da fare. E poi andare a pesca, ovviamente.
CUADRADO – BOTERO & MARQUEZ
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla, diceva Garcia Marquez. Cosa si ricorderà di questo Mondiale davanti a Piazza Botero a Medellin dipende molto da Juan, il suo senso della virgola, i dribbling istintivi da guitto, la maturazione tattica, molto italiana. Il Barca lo cerca, in Nazionale dopo l’infortunio di Falcao è diventato ancora più decisivo. Se le cose dovessero andar bene la statua la fanno a lui.
CRISTIANO RONALDO – DI CAPRIO
Come Jack Dawson in Titanic assiste al naufragio, impotente. Sembra sprecato su un barcone ingovernabile che fa acqua da tutte le parti anche grazie alla follia di Pepe. La sensualità di CR7, la classe del Pallone d’Oro e il paradosso. Il più forte giocatore del mondo rischia di incagliarsi e maledire il suo passaporto. Cristiano Ronaldo, nato il 5 febbraio 1985, a Santo Antonio, Funchal, Portogallo.
MESSI – MARACANAZO
Un lampo solo ma simbolico, iconico, nello stadio simbolo del nemico brasiliano. Colpo di teatro improvviso in una partita vuota, senza ispirazione. Stupendo. (E non viene il vomito).
MULLER – UBER ALLES
Il più forte giocatore tedesco, per distacco e da parecchio tempo, con quelle gambe sghembe, quasi sgraziate. La tecnica di un trequartista, i gol di un attaccante, il sacrificio tattico e l’intelligenza di un centrocampista. Contro il Portogallo si è beccato copertine e prime pagine. E la Germania è stata la più convincente di tutte. Ma è ancora lunga.
VAN GAAL – VAN LOON
Poteva perdere con la Spagna se solo Silva fosse stato lucido per il gol del 2-0. Però ha vinto, ha stravinto, con velocità, sofferenza e classe. Come i migliori olandesi Louis Van Gaal porta con se la curiosità di Hendrik Willem Van Loon, scrittore, giornalista, illustratore, studioso del mondo e gruppi umani. Search & re-apply. Copia, incolla, mescola e trova la soluzione. Molto olandese. Gente di commercio, del resto. Se la navigazione porterà al trionfo al momento è impossibile dirlo, ma a bordo ci si diverte. Sicuro.
NISHIMURA FOOTBALL CLUB – VIDEO KILLED THE REF STAR
L’arbitro è (quasi) sempre cornuto, come del resto tutti noi. Certe volte però di più, quando la cultura del sospetto fa breccia ed è un pensiero che soffi via. Quel rigore fa ridere. Come i gol annullati al Messico, come i troppi errori che fanno parte del gioco ma intanto esaltano gli opinionisti. CI VUOLE LA MOVIOLA IN CAMPO, dice. Dagli torto…
CASILLAS –EL FRACASO
Se hai vinto due Europei, un Mondiale e due Champions in carriera. Se ti giri nel letto e trovi Sara Carbonero. Se hai appena avuto il tuo primo figlio, Martìn, di cosa puoi mai avere paura? E invece la vergogna, la figuraccia, le lacrime possono arrivare anche, impronosticabili, in un giorno di giugno a due metri dal Pelourinho di Salvador de Bahia. Come la sensazione, amara, del possibile declino.
Il Foglio sportivo - in corpore sano