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Ansia da stress test

Alberto Brambilla

E' partito il toto-flop sulle banche europee bocciate da Draghi.  La Bce: "Solo speculazioni".

E’ partito il toto-flop bancario. A pochi giorni dalla pubblicazione degli stress test sulle banche europee, coordinati per la prima volta dalla Banca centrale europea, circolano indiscrezioni incontrollate su quali saranno gli istituti bocciati. Saranno “almeno” 11 su 130 scrutinati, dicono fonti anonime all’agenzia di stampa spagnola Efe, cui Reuters dà credito. Tra queste ci sarebbero tre banche greche, due austriache e tre italiane (un sondaggio condotto da Goldman Sachs a settembre già parlava di Monte dei Paschi, Banco Popolare e Banca popolare di Milano). Dalle indiscrezioni spagnole non si ottengono però ulteriori elementi utili a valutare il “buco” di bilancio delle banche menzionate, e quindi a capire l’ammontare di un’eventuale ricapitalizzazione che risulterà in caso necessaria.

 

La Banca centrale europea è intervenuta in mattinata con un comunicato per respingere qualsiasi speculazione circa i risultati delle verifiche sui bilanci e gli stress test. Le operazioni "non sono completate", i risultati finali "non sono stati inviati alle banche coinvolte". Fino alla data di pubblicazione, dice la Bce, "qualsiasi resoconto di stampa sul risultato dei test è da considerarsi di natura altamente speculativa"

 

[**Video_box_2**]Ma tanto è bastato a indebolire il corso dell’euro nei confronti del dollaro questa mattina. Gli stress test dovranno saggiare la capacità degli istituti a resistere in diversi scenari, inclusi i più nefasti, e quindi la loro capacità di rimettersi eventualmente in sesto (oppure fallire). Le indiscrezioni, però, non finiscono qui. La Germania, potenza economica di primaria importanza, vedrà scricchiolare il suo mercato creditizio, secondo Handesblatt. Traballano quattro banche, dice il quotidiano di riferimento dell’establishment finanziario tedesco. Hsh Nordbank, creditore soprattutto nel settore del commercio navale, Ikb, banca di Dusseldorf cui si affidano le piccole e medie imprese, e MunchenerHyp,  concentrata sul real estate. Per Handesblatt ce ne sarebbe un’altra, ma ignota. A ogni modo, aggiunge poi il quotidiano, dopo le ultime consultazioni, solo due sarebbero seriamente a rischio bocciatura. Insomma le voci si rincorrono in attesa dei risultati ufficiali che arriveranno domenica 26 ottobre. L’apertura delle Borse di lunedì sarà da guardare gustando pop corn, come al cinema.

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  • Alberto Brambilla
  • Nato a Milano il 27 settembre 1985, ha iniziato a scrivere vent'anni dopo durante gli studi di Scienze politiche. Smettere è impensabile. Una parentesi di libri, arte e politica locale con i primi post online. Poi, la passione per l'economia e gli intrecci - non sempre scontati - con la società, al limite della "freak economy". Prima di diventare praticante al Foglio nell'autunno 2012, dopo una collaborazione durata due anni, ha lavorato con Class Cnbc, Il Riformista, l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e il settimanale d'inchiesta L'Espresso. Ha vinto il premio giornalistico State Street Institutional Press Awards 2013 come giornalista dell'anno nella categoria "giovani talenti" con un'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.