Trattativa stato-mafia, il legale di Riina potrà interrogare Napolitano
Il presidente testimonierà sul rischio attentati tra il '92 e il '93.
La Corte di assise di Palermo ha dichiarato ammissibile la richiesta di ampliamento della prova testimoniale del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano avanzata ieri dal difensore del boss Totò Riina, avvocato Luca Cianferoni nell'ambito del processo per la trattativa stato-mafia.
Il legale intende porre al capo dello stato domande relative ai nuovi atti e documenti depositati nella scorsa udienza dall'accusa e provenienti dai servizi segreti, che tra il giugno 1992 e l'agosto 1993 informavano del rischio di attentati anche nei confronti di soggetti politici, tra cui gli allora presidenti di Camera e Senato Giorgio Napolitano e Giovanni Spadolini. Nell'udienza di martedì prossimo al Quirinale, dunque, l'avvocato del boss corleonese potrà porre al presidente della Repubblica domande sui fatti accaduti tra il 1992 e il 1994 e citati negli atti depositati dai pm.
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