Une connerie présidentielle
E’ bello e confortante poter finalmente parlare con decenza e stima di François Hollande, presidente francese, che ha giustamente lodato le forze di sicurezza. Ma il presidente ha detto solennemente che quanto è accaduto a Parigi non ha niente a che fare con la religione musulmana. E questa ci sembra una connerie consolatoria, una vaga captatio benevolentiae.
E’ bello e confortante poter finalmente parlare con decenza e stima di François Hollande, presidente francese, che ha giustamente lodato le forze di sicurezza per il loro lavoro di repressione e tutela, e ha fatto appello all’unità del paese e alla vigilanza repubblicana. Ma il presidente ha detto solennemente che quanto è accaduto a Parigi non ha niente a che fare con la religione musulmana. E questa ci sembra una connerie consolatoria, una vaga captatio benevolentiae, una di quelle bugie che formano purtroppo, e con conseguenze devastanti, la stupidità media dell’opinione pubblica progressista. Il presidente egiziano al Sisi, che di religione coranica s’intende più di M. Hollande e che ha sperimentato sulla pelle del suo paese come governano i musulmani moderati della Fratellanza evocati dal romanziere Houellebecq come futuri padroni di Francia, aveva appena finito di spiegare ai dotti, ai chierici emettitori di fatwa e ai teologi della umma islamica sunnita di al Ahzar, che l’ideologia nutrita dalla religione e dell’identità islamica d’oggi è generatrice di tragedia, di ostilità, di un drammatico contrasto tra la comunità dei maomettani e il resto dell’umanità civile. Li ha spronati a prendere nelle mani un destino altrimenti segnato dal letteralismo e dal dogmatismo mortuario, li ha provocati a una rivoluzione religiosa capace di liberare l’islam dal precetto della sottomissione degli infedeli, e del loro annientamento, dall’intolleranza e dalla furia fanatica. Con il fervorino anti-islamofobo di Hollande l’occidente ripiomba in pieno denial politicamente corretto, nello spirito di manipolazione della verità e di resa alla tragedia di una epocale deriva ideologica.
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