Contro Blatter, sempre e comunque. Figo però era meglio sulla fascia destra
Prendete un nome a caso che abbia una vera o immaginaria connessione con il calcio e comunque sarà più attrezzato e competente del satrapo svizzero. Se solo Raiola facesse sul serio sarebbe il massimo.
Ribadiamo l’ovvio: chiunque sarebbe meglio di Blatter alla guida della Fifa. E per chiunque intendo qualunque fra i candidati al Quirinale, ma anche qualunque candidato a qualsiasi carica. Prendete un nome a caso che abbia una vera o immaginaria connessione con il calcio e comunque sarà più attrezzato e competente del satrapo svizzero che dirige il calcio mondiale dal tinello. Sì, anche Gianni Riotta. Forse giusto al Baghdadi sarebbe fuori dalla corsa, il calcio non è la tazza di tè dei tagliagole del jihad, si sa.
Detto questo, è una piacevolissima sorpresa che anche Figo si sia preso la briga di dire la verità sulle scelleratezze della gestione Blatter e ci metta la faccia. Quando parla di corruzione dilagante e scandali a non finire gli viene un po’ il tono da procuratore antimafia, lo preferivo quando parlava la lingua del paso doble sulla fascia destra, ma non si può avere tutto. O meglio, si potrebbe avere tutto se quel gentleman trash di Mino Raiola facesse sul serio con la candidatura, lui che con sublime licenza geopolitica ha paragonato Blatter a Kim Jong-un. E facciamola questa guerra di riunificazione coreana, su.
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