Il Berlusconi dialogante guadagna voti
Se son voti fioriranno, ma intanto Silvio Berlusconi riprende quota nei sondaggi (Forza Italia è al 16,1 per cento), agguanta Beppe Grillo al secondo posto (M5s al 16,8), tiene lontana la Lega delle destre di Matteo Salvini (scesa di tre decimali, è al 12 per cento) e sopra tutto ottiene dai suoi elettori un robusto consenso.
Se son voti fioriranno, ma intanto Silvio Berlusconi riprende quota nei sondaggi (Forza Italia è al 16,1 per cento), agguanta Beppe Grillo al secondo posto (M5s al 16,8), tiene lontana la Lega delle destre di Matteo Salvini (scesa di tre decimali, è al 12 per cento) e sopra tutto ottiene dai suoi elettori un robusto consenso intorno alla sua linea di opposizione dialogante, diciamo anche post nazarenica ma con nuove prospettive industriali (da Rai Way a Mondadori-Rcs). I numeri li fornisce l’istituto di ricerca Swg, a diffonderli in anteprima è MilanoFinanza oggi in edicola. Nel dettaglio: il 40 per cento dei berlusconiani trova che il Cav. abbia una linea (è già molto in queste giornate di confusione e decomposizione), la approva e vorrebbe proteggerla dalle intemperanze infeconde di Raffaele Fitto, che raccoglie un 15 per cento di interessati forzisti. Ora Berlusconi è chiamato alla mobilitazione di quel 30 per cento di elettori ancora indecisi tra il Nazareno 2.0 e altre possibili incognite (ci ammanettiamo a Salvini oppure no?), nell’attesa di un disegno strategico che accompagni la sua rentrée dopo i servizi sociali.
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