10 a Mattiello, 3 a Inzaghi. La serie A ha bisogno di gente come Eto'o e Salah. Il pagellone di Pierluigi Pardo
L'ultima giornata di campionato riassunta, con voto. Dall'infortunio al terzino del Chievo, frattura di tibia e perone dopo un contrasto con Naingollan, alla situazione del Parma, passando per giovani, Niang, e vecchi attaccanti, Toni, e quache bocciatura non preventivata, almeno a inizio stagione.
10 a Federico Mattiello che non ha fatto niente di speciale per meritarsi un voto così. É stato solo molto sfortunato. E da oggi tifo per lui.
9 a Salah, fortissimo per la dimensione del calcio italiano, chiuso invece prima in un top club come il Chelsea. Vicenda simile a quella di un altro ex Basilea, Shaquiri.
8 a Luca Toni, per l'undicesima volta in doppia cifra in carriera. Quasi trecento gol, sempre bello, alto, sorridente, gentile.
7 a Samuel Eto'o. Il gol é bellissimo e anche un po' colpa del portiere. Ma chi se ne frega. Il nostro calcio povero di spirito ha bisogno di gente come lui
6 a Niang che non era un brocco. Era solo nel posto sbagliato.
5 al Real, svenuto improvvisamente, tramortito a Bilbao, superato da Messi. Male.
4 a Walter Sabatini, ha regalato affari strepitosi alla Roma, conquistandosi legittimamente credito e fiducia, ma su Salah e Doumbia ha sbagliato, di brutto.
3 a Pippo. Con tutto l'affetto del caso. Il rispetto per la leggenda e i migliori auguri per il futuro. Ma l'atteggiamento provinciale e quel cambio Bocchetti-Pazzini fanno male.
2 ai tifosi dell'Aston Villa. Comportarsi bene con lo stadio pieno di barriere é facile. Al Villa Park, invece, brutta figura.
1 a quello che hanno fatto per uccidere il calcio a Parma. Ma per ora non ci sono riusciti.
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