Cani e TeleLombardia. Ecco il vero motivo delle dimissioni del vicesindaco di Milano
Nella storia delle amministrazioni comunali di Milano una roba del genere non è mai successa. La vice sindaco De Cesaris si dimette senza motivo, senza avvertire sindaco, giunta e consolato americano. Per me ha fatto bene. Parliamoci chiaro, da quando non c'è più Bruno Tabacci come assessore a Milano andiamo male. Già da tempo infatti Milano sentiva la necessità di un cinodromo, anche per creare nuove opportunità di lavoro. Stalle per accudire i cani corridori, starter che danno la partenza ecc.: si parla di mille nuovi posti di lavoro. Si era individuato il posto al parco delle cave. Qui i residenti si lamentavano già. La giunta ha promesso ai residenti che sarebbero stati assunti come bigliettai al cinodromo.
Poi… tutto parte una settimana fa. Durante una trasmissione di TeleLombardia condotta da Roberto Poletti (futuro sindaco di Milano) uno spettatore al telefono dice: "No! Al piano cani della vicesindaco De Cesaris. No! A usare San Siro sono per i concerti di Jovanotti e far andare a giocare Milan e Inter all'Arena Civica". Poi un'altra telefonata: "No! All'area Expo che dopo la manifestazione venga assegnata al centro sociale Leoncavallo (comodato d'uso per 99 anni). Altra telefonata: "Basta chiedere i documenti agli italiani in stazione centrale; a questo punto buttiamo via anche noi la carta d'identità".
Insomma su mille telefonate che arrivano in tutte le trasmissioni locali non ce ne è una a favore del sindaco e della giunta. Una roba mai vista. Certo qualche figurante c'è sempre. Io per esempio se mi danno una serata di cabaret all'Idroscalo (cachet 5.000 euro) poi telefono per difendere il sindaco.
Tutto è nato quando il consolato americano a Milano ha avvertito i turisti americani: "Occhio se venite, la città non è sicura". In più hanno dato il visto d'ingresso Usa al maestro Limonta (ufficio stampa del sindaco). Motivo: ha sempre difeso il Pkk di Ocalan.
Rifaccio da qui l'articolo.
Motivi delle dimissioni del vicesindaco di Milano: nasce tutto dalle televisioni private lombarde. I protagonisti che escono perdenti sono: Emanuale Fiano, Pd, Majorino, assessore del Welfare, Maran, assessore ai Trasporti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso: è stato quando Poletti chiede alla consigliera comunale de Marchi (Pd) quanto costa un uovo? Lì la gente a casa (circa due milioni di spettatori) ha deciso: basta questa giunta. L'unica brava di questa giunta è Carmela Rozzo, assessore ai Lavori pubblici. Consiglio a tutti i milanesi di votarla la prossima volta. Per quanto riguarda l'assessore Gianni Prosperino, poi, dispiace che non c'è in tv, ci faceva divertire tantissimo, meglio di Razzi.
Dispiace dirlo, ma la tv aveva decretato anche la fine del sindaco Pillitteri (per me ottimo): era andato al deposito dell'ATM e agli autisti in sciopero aveva detto "barboni, straccioni, teppisti, squadristi", tutto gli aveva detto. E' forse il pezzo più importante della storia televisiva italiana.
Comunque per me il candidato a sindaco di Milano dovrebbe essere Mario Giordano. I miliardari di sinistra diranno: "Basta prendere giornalisti Mediaset e metterli nelle istituzioni come Toti". Rispondiamo in coro: "Perché Badaloni e Marrazzo non erano giornalisti Rai?". E' proprio vero. Se una cosa la fannoloro è giusta, se la fanno gli altri è reato.
[**Video_box_2**]Per quanto riguarda l'area cani è meglio non farla:
1) gli arabi e io siamo contro;
2) il canile a Milano è gestito da volontari che vorrebbero fare del loro hobby un lavoro. Per cui poi bisogna assumerli in comune e appenaassunti si mettono giustamente in malattia;
3) da quando hanno assaltato lo stabilimento sul bresciano dove si facevano esperimenti sui cani tante cose sono cambiate, grazie anche al recente filmato cinese dove si vedevano arrivare gabbie di cani pronti per essere inscatolati e consumati come Simmenthal.
Questa analisi su Milano è secondo me molto completa e dimostra che la sinistra arriva sempre a capire i fatti.Quindi la tv dem è arrivata 30 anni dopo. Qualcuno aveva capito prima che le donne anziane non vanno ai cortei ma quando telefonavano alle tv sono terribili e votano Udc. Ecco che quindi Paolo Del Debbio potrebbe essere futuro prefetto di Milano. La sinistra di Milano per cui vada avanti aoccuparsi di teatro e nuove tendenze. I blackout attuali sulla linea elettrica non dipendono dal sindaco.
Ps. Qualcuno provi a prendere la 91 di sera. Poi mi dite se votate ancora per Carlino Petrini e compagnia di giro.
Firmato
Comitato per la rielezione di Bruno Tabacci
Riporto i risultati delle elezioni comunali a Milano per il nuovo sindaco:
- Antonio Di Pietro, 10 per cento;
- Mario Giordano, 21 per cento;
- Paolo Del Debbio, 29 per cento;
- Giuseppe Sala (ad Expo), 51 per cento;
- Emanuele Fiano, 31 per cento;
- Ombretta Colli, 100 per cento;
- Stefano Golfari (TeleLombardia), 10 per cento.
Il Foglio sportivo - in corpore sano