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Legalizzazione, non è vero che cannabis, tabacco e alcol hanno gli stessi effetti

Salvatore Rebecchini
Al direttore - Fumare cannabis fa male. Danneggia la salute, anche se l’assunzione avviene in piccole dosi. Crea dipendenza ed è il primo passo verso l’assunzione di sostanze sempre più forti e dannose. Non è vero che cannabis, tabacco e alcol abbiano gli stessi effetti.

Al direttore - Fumare cannabis fa male. Danneggia la salute, anche se l’assunzione avviene in piccole dosi. Crea dipendenza ed è il primo passo verso l’assunzione di sostanze sempre più forti e dannose. Non è vero che cannabis, tabacco e alcol abbiano gli stessi effetti. Come ha fatto osservare il prof. Luigi Janiri, vicepresidente della sezione dipendenze della Società italiana di psichiatria, nel corso dell’audizione svolta il 2 aprile 2014 davanti alle commissioni riunite Giustizia e Affari sociali della Camera: “(…) sulla questione della differenza tra la cannabis e l’alcol. Indubbiamente l’alcol è in grado di determinare effetti nocivi sulla salute sia fisica, sia psichica. E’ un dato accertato che questo avvenga per dosi progressivamente crescenti di alcol e in un tempo molto più lungo. L’altra differenza importante rispetto alla cannabis risiede nel fatto che gli episodi acuti psicotici transitori di cui è responsabile la cannabis non si verifichino con l’alcol. Mentre un episodio psicotico transitorio si può verificare in una persona anche alla prima assunzione di cannabis, non si verifica alla prima assunzione di alcol”.

 

Liberalizzare non risolve il problema della delinquenza organizzata. Il vantaggio del commercio clandestino resterebbe sempre. Sia perché probabilmente rimarranno restrizioni alla vendita libera per determinate categorie di consumatori (i minori, ecc.). Sia perché la componente fiscale del prezzo finale, che presumibilmente sarà significativa, costituirà un incentivo al commercio parallelo da parte della criminalità organizzata. Vedi lo sviluppo del gioco d’azzardo clandestino non ostante le liberalizzazioni. Se liberalizzi l’offerta di cannabis la domanda aumenta (prezzi più bassi, maggiore facilità di accesso), quindi aumenta il numero dei soggetti utilizzatori, aumentano i problemi di salute e sociali connessi all’uso, aumenta il costo per la collettività per curare e prevenire tali problemi. E’ paradossale che lo stato si impegni in campagne per dissuadere dall’uso del tabacco e allo stesso tempo faciliti il commercio di un prodotto molto più dannoso del tabacco.

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