Sincera con se stessa, bugiarda all'esterno. Quanto è vera Casamonica
E’ nata una stella: zingara, bruzzese e nalfabeta. Vera Casamonica, figlia dello scomparso Vittorio e sorella di Antonio, ristretto, di nero vestita, con monili e pensili, ha battagliato per un’ora con il gratin del giornalismo nazionale.
Scusi, non crede che la musica del Padrino evochi una figura non proprio limpida? Papà mio lo piaceva quel film e pure la musica e noi figli siamo stati contenti di fare quello che piaceva a lui. Ma perché vestito di bianco, il papa? Lì sotto i pantaloni sono blu. E l’elicottero, non sapevate che è proibito volare su Roma senza autorizzazione? Io sono nalfabeta, lui doveva dire che non poteva arrivare fino a là. No papà non era un boss. Un capo come vogliamo chiamarlo? Sì ma a casa sua non a casa degli altri. E poi non vede quella faccia, quanto era allegra, come fa a chiamarlo boss, lui metteva pace. Rifarei tutto tale e quale. Ci dice perché avete cambiato chiesa, siete andati in quella di piazza Don Bosco e non nel vostro quartiere? Ma noi siamo sempre andati lì, ci abbiamo fatto pure i funerali di nonno, di nonna, di zio e tanti matrimoni.
I funerali sinti sono molto folkloristici: io non sono sinti, sono bruzzese, zingara bruzzese.
Scusi suo papà come ha fatto a diventare ricco partendo dal nulla? Ha sempre avuto la passione dei motori, da ragazzo trafficava con i motorini, e poi lo hanno aiutato i nonni, Casamonica Guerino e Spada Virginia erano benestanti, avevano comprato casa a via del Mandrione, papà era il figlio più piccolo e un po’ lo viziavano. Quella sfilza di assegni a vuoto per cui suo papà fu condannato? Ma che ci stavi te presente, signor Bruno? Certo che fate un po’ paura, siete tanti. E se le mamme vojono fa tanti fiji? Tutti quei beni sequestrati? E che li hanno presi a me? Arrestati, indagati, su, siete una famiglia di delinquenti (l’avvocato: non direi così, direi gente che ha problemi con la giustizia) … bravo avvocato bravo, io nemmeno una multa ci ho, e non si può fare di tutta l’erba un fascio, quando escono da casa nostra fanno quello che le pare e piace.
I bagni d’oro? Ci piace tenere pulito, quelle che lo dicono sono delle zozze. Ma insomma m’ha chiamato per rimettere in gira tutta la famiglia o per papà mio, io so’ qua per papà mio.
Ma ci fate proprio così fessi? Ma no signor Vespa, no!
E pure da dietro si vedeva il sorriso.
[**Video_box_2**]Va così ogni volta che la realtà incontra la rappresentazione. Vera Casamonica è un personaggio vero: possiede la forza inattaccabile di chi è sincero con se stesso e mente consapevolmente all’esterno, con la naturalezza che viene dalla lunga consuetudine. La famiglia, il clan, la tribù è tutto il suo mondo, dove le cose si sanno e non si dicono e dove spesso comandano le donne. E’ rotonda, forse addolcita dal rifiuto del nomadismo, non ha studiato, ma il master seguito alla scuola del padre Vittorio, gran mediatore ed eminenza grigia, l’uso birbo del sorriso per mai offrire appigli, sono stati sufficienti a svuotare gli argomenti fattuali dei suoi contraddittori e ad aver ragione dei loro intenti.
Le reazioni indignate del sindaco di Roma, di autorevoli esponenti della giunta, del Pd romano e nazionale, è il caso di dire il vespaio c’ è stato solo perché Fiorenza Sarzanini, Virman Cusenza e Bruno Vespa si sono fatti asfaltare da Vera Casamonica, zingara, bruzzese e nalfabeta.
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