Secondo gli exit poll Rajoy vince le elezioni in Spagna. Ora inizia il "rompecabeza" del governo
Secondo i primi exit poll pubblicati domenica alle 20 subito dopo la chiusura delle urne per le elezioni generali in Spagna, il Partito popolare del premier Mariano Rajoy è il vincitore, ma la politica spagnola, se i primi dati sono giusti, si avvia a dover risolvere un notevole "rompecabeza", un rompicapo. Non solo nessun partito ha ottenuto la maggioranza di 176 seggi per governare, ma alcune delle coalizioni considerate più plausibili non sembrano avere i numeri per assumere la responsabilità del governo.
Secondo l'exit poll pubblicato dalla televisione TVE, il Partito popolare di Rajoy (Pp) ha ottenuto il 26,8 per cento dei voti, e un numero di seggi al Parlamento che varia tra i 114 e i 118. Il Partito socialista (Psoe) di Pedro Sánchez ottiene il 20,5 per cento dei voti e 81-85 seggi; Podemos, la formazione antisistema di Pablo Iglesias, potrebbe diventare il secondo partito per numero di voti (21,7 per cento) ma terzo nei seggi conquistati (76-80). Ciudadanos la formazione centrista di Albert Rivera, ottiene il 15,2 per cento dei voti e 47-50 seggi.
L'exit poll della televisione Antena 3 riporta dati simili, leggermente più favorevoli per il Pp: popolari al 28,1 per cento con 121-124 seggi; socialisti al 20,4 per cento con 79-83 seggi; Podemos al 21,1 per cento con 70-74 seggi; Ciudadanos al 14,9 con 46-50 seggi.
[**Video_box_2**]I dati riportati dai primi exit poll sono parziali e saranno aggiornati e modificati nel corso della notte, ma i conteggi elettorali sono già iniziati. Per ora nessuna delle due coalizioni considerate più plausibili, una di centrodestra tra popolari e Ciudadanos e una di centrosinistra tra socialisti e Podemos, otterrebbe la maggioranza in Parlamento. Le sinistre non riuscirebbero a governare nemmeno con l'appoggio dell'ultrasinistra tradizionale, Izquierda unida, che ha ottenuto meno di dieci parlamentari. Gli analisti, dunque, parlano già di una grande coalizione dei due partiti tradizionali, Pp e Psoe, l'unica che garantirebbe vera governabilità al paese. Una grande coalizione, tuttavia, è un inedito per la politica spagnola, difficile da creare per la grande polarizzazione tra i due principali partiti. Durante la campagna elettorale, tanto Rajoy quanto Pedro Sánchez hanno sempre scartato l'ipotesi, e le posizioni tra i due si sono ulteriormente allontanate dopo il duro dibattito elettorale di una settimana fa. Un'altra ipotesi numericamente possibile è un'alleanza tripartita tra Psoe, Podemos e Ciudadanos, soluzione simile a quella vista in Portogallo negli scorsi mesi. Non è da escludere, infine, la possibilità di nuove elezioni in primavera.
Un dato notevole infine è quello della Catalogna, dove a settembre si è votato per il rinnovo del governo locale e le forze autonomiste di Artur Mas hanno ottenuto la maggioranza dei seggi, dando inizio a un contestato processo secessionista. A pochi mesi di distanza, oggi gli elettori catalani hanno relegato Mas e i suoi al quarto posto.
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