Mentre aspettiamo i direttori di rete, l'ordine in Rai è: fermi tutti!

Anonimo Rai
La bestemmia di capodanno, la nomina del ddd, la riffa di Mtv. Tra l’altro ’sta storia del Capodanno ha un po’ oscurato la vera novità, quella sì importante: la nomina di Verdelli, il direttore dei direttori, il ddd.

Io mi ero ripromesso di non scrivere più, di smetterla. Mi ero messo l’animo in pace, anzi, mi ero quasi dimenticato, ce l’avevo fatta, ero praticamente fuori. Poi a Capodanno vedo la bestemmia – la vedo lì, in diretta, scorrere lentamente, con tutte quelle “oooo” – e penso: “No, vabbè, finite le feste (perché noi in Rai salutiamo il 20 dicembre e ci rivedono a metà gennaio tra recuperi, arretrate eccetera) chiamo Cerasa e gli dico che scrivo ancora”.

 

Partiamo dal Capodanno. Il bestemmione. Non era ancora uscito dallo schermo che già mi avevano chiamato in tre: “Il 2016 parte alla grande”. I primi a incazzarsi sono stati quelli di RaiTre. Vianello ha chiamato in videoconferenza la Gabanelli, Giannini e Iacona, gli ha fatto interrompere le vacanze: “Ragazzi, sono molto deluso. La rete che fa sempre i casini siamo storicamente noi, vi siete fatti fottere da RaiUno, proprio a Capodanno, proprio sotto nomine, non ho parole”. Quelli hanno provato timidamente a rispondere: “Ma Andrea – gli ha detto la Gabanelli – noi avevamo chiuso col botto, con tutta la storia dell’Eni su Twitter! Eravamo andati oltre i giornali: anche sui nuovi media, come piace a te, non puoi incazzarti”, ma quello era una furia: “A-Ca-po-dan-no! Con la gente in vacanza, sai in quanti avranno letto?”. “Ma noi con Rambo sui giornali ci siamo stati un mese”, ha detto timidamente Giannini. “Me ne frego!”. “A noi ci twitta sempre contro Gasparri, va bene?”, ha balbettato Iacona, ma quello era intenibile: “E Leone? E Anzaldi? Tutti a farsi belli… che spreco, che regalo. Andate affanculo!”, e gli ha attaccato in faccia.

 

Di certo c’è che al countdown di RaiUno non ci crede nemmeno più mia suocera, che ha 87 anni: “Ahò”, ha detto: “E cambia, che è da trent’anni che tanto anticipano”. Però non si può dire, che sennò Campo Dall’Orto Nostro (iddio lo abbia in gloria) si incazza. E per carità, adesso che c’ha pure tutti questi poteri che pare Mazinga, nessuno vuole farlo incazzare. E quindi si balla.

 

Tra l’altro ’sta storia del Capodanno ha un po’ oscurato la vera novità, quella sì importante: la nomina di Verdelli, il direttore dei direttori, il ddd. All’inizio nessuno c’ha capito un cazzo: ma direttore de che? Poi, quando hanno segnalato Mario Orfeo ubriaco e contento al tavolo di Settembrini alle tre di pomeriggio tutto è stato chiaro: gliene ha messo uno sopra perché quelli per ora li salva. E siccome alla Rai “per ora” può voler dire ancora un paio d’anni di stipendi, hanno fatto tutti festa. L’unico che non si vede più in giro è Mannoni, che s’era sputtanato con un’intervista sul Corriere perché pensava che i cambi ci sarebbero stati presto e invece ora è rovinato, con la Berlinguer che l’ha messo al meteo.

 

[**Video_box_2**]Pensavo fosse finita, ma qui ora si agitano tutti, non si sta mai tranquilli, non si lavora più (quello, a dir la verità…). Intanto m’hanno messo er mejo fico Coldagelli a capo dell’ufficio stampa e io ho pensato: una scelta giusta perché all’ufficio stampa, lo sanno tutti, stanno sempre a fare festa. Solo che poi mi arriva l’intervista di Monica Madonna Maggioni: “Ci vuole una Rai sexy”. Eh? “Torna Smaila con ‘Colpo Grosso’”, ha provato a dire uno del mio ufficio, ma in pochi erano convinti. Così, come sempre, panico tra i corridoi: “Magari ha solo voluto dire ’na cazzata più grossa di Campo Dall’Orto Nostro (iddio lo abbia in gloria) quando aveva detto che il programma di Severgnini era bello”. L’unico risultato comunque è che quelli di RaiUno hanno messo Garko al Festival, ma a me pare un po’ poco, non so se intendeva proprio quello.

 

Ad ogni modo: siamo qui che aspettiamo ’sti benedetti direttori di rete. Come a ogni giro nel frattempo in questa azienda nessuno fa più nulla: fare = possibilità di sbagliare, quindi anche se finisce il toner della stampante nessuno si azzarda a fare un ordine “ché sennò poi Campo ci dice che spendiamo troppo”, e quindi tutti fermi. Gli unici in agitazione – a parte Anzaldi, ma quello si agita sempre: l’ultima è che vuole che i talk invitino quelli che nessuno considera mai, cioè lui – sono i papabili: scende Ercolani, sale Andreatta, si dice. Ilaria Dalla Tana, ex zarina di Magnolia, ha messo la freccia, dicono. Ma c’è un fatto su cui mi ha fatto riflettere un amico mio: ma sino a ora Campo Dall’Orto nostro (che iddio lo protegga) che nomine ha fatto? Cinzia Squadrone al marketing, una fedelissima dai tempi di La7-Mtv. E Gian Paolo Tagliavia al digitale? E’ quello che fu designato dal nostro come suo successore, cui ha lasciato in eredità la sua creatura più preziosa, cioè Mtv. Quindi vuoi vedere che bisognerebbe andare a guardare tra quelli che c’erano a quell’epoca là, che magari ci fa il sorpresone? Io nel dubbio scendo da Vanni a farmi un cornetto. No, anzi, no, che ora han messo ’sta roba che se ti beccano a timbrare e poi a uscire ti cacciano, meglio non rischiare. Aspetto che facciano le nomine, poi tanto torna tutto come prima.

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