Basta borghesi spaparanzati in Business. Il treno comunista del governatore Rossi
In un post surreale pubblicato su Facebook il presidente della regione Toscana Enrico Rossi denuncia la lotta di classe sul Frecciarossa tra ricchi viziati che viaggiano comodi in Executive e proletariato ammassato in Standard. E lancia la sua proposta di locomotiva socialista in cui tutti avranno un posto uguale. Prossima fermata, Siberia.
Non trovate posto sul treno? E’ tutta colpa del liberismo. A tutti è capitato almeno una volta di vivere i disagi del trasporto ferroviario in Italia e di prendersela con le Ferrovie dello Stato, ma l’azienda statale era l’obiettivo sbagliato. Il presidente della Toscana e prossimo candidato alla segreteria del Partito Democratico Enrico Rossi indica il vero responsabile: “il capitalismo liberista e finanziario”.
Rossi è convinto che anche sul Frecciarossa sia in atto una lotta di classe tra i borghesi della “classe business” che stanno spaparanzati in vagoni ampi e lussuosi a spese del sottoproletariato della “classe standard”, dove si viaggia uno addosso all’altro. Il governatore però non si limita alla denuncia, ha anche una soluzione contro il sovraffollamento e la sperequazione turboliberista ferroviaria: un treno socialista. “Il mio treno socialista ridistribuirebbe i posti sui vagoni per fare stare tutti meglio e ottimizzerebbe gli spazi per consentire qualche modesta differenziazione”. Nessuna variazione nel nome del treno, perché ricorda il colore della rivoluzione: “manterrei inalterato il nome Frecciarossa, poiché il rosso esercita su di me un fascino irresistibile”. Probabilmente ci sarebbe solo una variazione nelle fermate, con l’aggiunta di un’altra destinazione: la Kolyma, Siberia.
Il presidente della Toscana e prossimo candidato alla segreteria del Partito Democratico Enrico Rossi (foto LaPresse)
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