A Pordenone prima edizione del Salone delle medie imprese

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Pordenone, 5 set. (Labitalia) - Si terrà il 9 e 10 settembre, a Villa Cattaneo, a Pordenone, la prima edizione del Salone delle medie imprese. Un'iniziativa dedicata a questa dimensione di azienda che si sta sempre più sviluppando nelle regioni del Nord-Est e che mediamente conta tra i 50 e i 250 dipendenti.

    Pordenone, 5 set. (Labitalia) - Si terrà il 9 e 10 settembre, a Villa Cattaneo, a Pordenone, la prima edizione del Salone delle medie imprese. Un'iniziativa dedicata a questa dimensione di azienda che si sta sempre più sviluppando nelle regioni del Nord-Est e che mediamente conta tra i 50 e i 250 dipendenti.

     

    Per il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, si tratta di un evento significativo per creare cultura di impresa e cultura di innovazione e assume ancora più rilevanza considerando che viene svolto attraverso i poli tecnologici, "perché essi rappresentano la congiunzione fra i mondi dei saperi e dell'impresa: i poli mettono le imprese nelle condizioni di cogliere le opportunità di queste due realtà e questo è il luogo giusto dove si può ragionare".

     

    Il tema che verrà affrontato nella prima edizione ('Il quarto capitalismo avanza') è di grande interesse, secondo il vicepresidente, che ha sottolineato come "il concetto di quarto capitalismo significa anche che il mondo dell'impresa non può essere scevro dal disegnare i nuovi modelli di società, di comunità". Dopo questa prima edizione, sono già previste l'edizione 2017 su 'Da media impresa a multinazionale tascabile' e quella del 2018 'Da multinazionale tascabile a piccole portaerei internazionali'.

     

    "Il tessuto imprenditoriale in Friuli Venezia Giulia -ha detto Bolzonello- come in Italia è molto frammentato, prevalentemente composto da piccole imprese e anche per questo cresce la nostra attenzione specifica verse le pmi. In particolare, le medie imprese sono interessanti per la capacità da un lato di sviluppare innovazione, export e occupazione, dall'altro per il legame che mantengono con il territorio. Dinamicità e legame con il territorio sono aspetti positivi comuni anche alle piccole imprese, oltre che caratteristiche delle grandi imprese che danno una capacità di impatto, struttura e stabilità maggiore, elementi che interessano anche le politiche industriali per ricostruire dopo la crisi".

     

    "Medio è bello - ha sottolineato il presidente di Salone di Impresa spa, Ferdinando Azzariti- e le medie imprese rappresentano il punto di svolta della nostra economia. Né piccole né grandi ma soprattutto disruptive ovvero capaci di essere internazionali e locali, tecnologicamente avanzate, dedicate al cliente e attente al personal".

     

    "Gli ingredienti -ha proseguito Azzariti- miscelati sapientemente da un capitalismo familiare che sta introducendo nuove figure anche nel consiglio di amministrazione che rendono la media impresa il paradigma su cui far ripartire la nostra economia. Maggiore attenzione e coordinamento tra stakeholder, policy maker e soggetti abilitanti possono, con una nuova logica, creare una nuova formula: quella del sistema territoriale avanzato che supera il modello di sviluppo locale. ovvero l'insieme dei diversi soggetti che comprendono più territori".

     

    "Le medie imprese -ha ricordato il presidente di Salone Impresa spa - chiedono connessione con le università, con i parchi e con le istituzioni".

     

    Il supporto delle strutture votate a questo tipo di economia è particolarmente significativo, come ha chiarito Franco Scolari, direttore del Polo tecnologico di Pordenone, sottolineando come "il Polo tecnologico di Pordenone ha la missione di promuovere l'innovazione nelle imprese come vantaggio competitivo sostenibile da qui il supporto a Salone d'impresa; come contributo specifico cercherò di stimolare gli imprenditori che saranno presenti all'evento a cavalcare le nuove tecnologie, per sviluppare nuovi modelli di business manifatturiero di personalizzazione e prossimità".

     

    Germano Scarpa e Fabio Feruglio, presidente e direttore di Friuli Innovazione, hanno ribadito la missione del polo tecnologico, e il presidente di Polo Young, Valerio Pontarolo, ha evidenziato "l'obbligo per le aziende di innovare e per farlo serve la cultura dell'innovazione: il Salone ha questa funzione".