Assistenti sociali, si intensifica la presenza nelle aree colpite dal terremoto

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Roma, 14 set. (Labitalia) - Si intensificano - nelle aree colpite dal sisma - il lavoro e la presenza degli assistenti sociali. Il coordinamento delle attività e la loro dislocazione sul territorio sono stati al centro, nei giorni scorsi, di una riunione presso la Prefettura di Rieti presenti, tra gli altri, i vicepresidenti, rispettivamente, del Consiglio nazionale degli assistenti sociali, Nunzia Bartolomei, e del Consiglio regionale degli assistenti sociali del Lazio, Edoardo Trulli, oltre che la presidente dell'Associazione assistenti sociali per la Protezione Civile, Silvana Mordeglia, e gli stessi assistenti sociali che lavorano nei distretti socio-sanitari laziali colpiti dal sisma.

Roma (Labitalia) - Si intensificano - nelle aree colpite dal sisma - il lavoro e la presenza degli assistenti sociali. Il coordinamento delle attività e la loro dislocazione sul territorio sono stati al centro, nei giorni scorsi, di una riunione presso la Prefettura di Rieti presenti, tra gli altri, i vicepresidenti, rispettivamente, del Consiglio nazionale degli assistenti sociali, Nunzia Bartolomei, e del Consiglio regionale degli assistenti sociali del Lazio, Edoardo Trulli, oltre che la presidente dell'Associazione assistenti sociali per la Protezione Civile, Silvana Mordeglia, e gli stessi assistenti sociali che lavorano nei distretti socio-sanitari laziali colpiti dal sisma.

 

Una riunione organizzata anche per fare il punto sulle richieste e le proposte dei professionisti presenti sul territorio e per concordare gli ulteriori necessari interventi da realizzare sia dai professionisti che operano all’interno delle strutture sociali e sanitarie del territorio e, se attivati, dagli assistenti sociali dell’Associazione di Protezione civile che, come ha ricordato Bartolomei, “si è dotata di una scheda di prima valutazione delle fragilità per disporre di una indicazione di quanti sembrano mostrare una ridotta capacità di reagire".

 

"A partire anche da questa prima valutazione - ha spiegato - sarà possibile, per gli assistenti sociali, proseguire l’intervento e approfondire le situazioni personali e familiari, attivando le risorse più adeguate anche raccordandosi con chi già conosce le singole situazioni e le comunità. La significativa presenza della nostra comunità professionale - ha detto ancora - è stata accolta con grande soddisfazione da parte della Protezione civile, che ha inserito organicamente tra i suoi interventi anche quelli forniti dagli assistenti sociali ampliando e completando così le figure operanti negli interventi di emergenza in favore di popolazioni colpite da eventi calamitosi”.

 

“In situazioni come queste - ha spiegato da parte sua Mordeglia - l’impegno degli assistenti sociali si manifesta quando i riflettori tendono a spegnersi, quando l’esercito dei volontari torna a casa. E’ in quel momento che serve essere lì per aiutare le persone a guardare avanti. Di fronte a un contesto crollato, a un ambiente e alle relazioni rotte, è necessario ascoltare, capire ed ecco perché la nostra professione ha un ruolo chiave per riportare un equilibrio, ristabilire il funzionamento sociale delle persone".

 

"E per ogni persona - ha sottolineato - servono strumenti adeguati e sta all’assistente sociale individuarli e garantire la dignità, l’intimità, la riservatezza e il riallacciarsi delle relazioni familiari della comunità. La nostra associazione è stata chiamata per ora da Regione Umbria e siamo operativi a Norcia dove abbiamo attivato un progetto di supporto all’amministrazione comunale che riguarda la ricollocazione della popolazione con abitazioni inagibili”.

 

Nel corso della riunione, Trulli ha ricordato che i tragici eventi del sisma e le drammatiche conseguenze per le diverse realtà territoriali hanno colpito direttamente anche la comunità professionale con la scomparsa di Olivia Serva e Daniela Natallucci, due conosciute e stimate colleghe presenti nelle zone terremotate ed espresso, a nome del Consiglio regionale degli assistenti sociali del Lazio e di tutti i colleghi, la vicinanza ai familiari e agli amici colpiti dalla loro prematura scomparsa. Altre riunioni sono previste, nelle prossime settimane per proseguire l’opera di coordinamento dell’attività e per massimizzare la presenza degli assistenti sociali sul territorio.

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