Periti industriali, introdurre obbligo fascicolo del fabbricato
Milano, 21 set. (Labitalia) - Dalla prevenzione del rischio sismico e da impianti elettrici non a norma, fino alla dispersione energetica e alla conoscenza complessiva del patrimonio abitativo. Per il Consiglio nazionale dei periti industriali, sono queste le quattro ragioni principali per dire sì all'introduzione del Fascicolo del fabbricato, rese noti a Milano oggi in occasione dell'incontro 'Italia casa sicura'. "Se infatti -sostiene- si considerano i gravi incidenti che derivano dalle altre condizioni in cui versano gli immobili, è evidente come il tema assuma una dimensione globale che non può in alcun modo esser trascurata né più rinviata".
Milano (Labitalia) - Dalla prevenzione del rischio sismico e da impianti elettrici non a norma, fino alla dispersione energetica e alla conoscenza complessiva del patrimonio abitativo. Per il Consiglio nazionale dei periti industriali, sono queste le quattro ragioni principali per dire sì all’introduzione del Fascicolo del fabbricato, rese noti a Milano oggi in occasione dell'incontro 'Italia casa sicura'. "Se infatti -sostiene- si considerano i gravi incidenti che derivano dalle altre condizioni in cui versano gli immobili, è evidente come il tema assuma una dimensione globale che non può in alcun modo esser trascurata né più rinviata".
Il Cnpi propone, quindi, l’introduzione obbligatoria del Fascicolo in 'caso d’uso'. In concreto, si tratta di: allegare il fascicolo obbligatoriamente in ogni atto di trasferimento della proprietà, di tipo oneroso o gratuito comprese le successioni; allegarlo agli atti di locazione al pari dell’attestato di prestazione energetica. E ancora: allegarlo alle attestazioni di agibilità o abitabilità alla conclusione dei lavori di costruzione, ristrutturazione, intervento conservativo e altro intervento che richiede la produzione di questa attestazione finale; depositare il Fascicolo in comune a corredo della dichiarazione di ultimazione dei lavori di manutenzione straordinaria e di edilizia libera.
Inoltre, per favorirne l’introduzione si potrebbe ipotizzare un meccanismo di defiscalizzazione della spesa, nella forma della detrazione fiscale dei costi (anche in quota parziale) sostenuti dalle famiglie per la dotazione del fascicolo.
“Siamo in un paese dove ci sono troppe emergenze e poca prevenzione - ha commentato il presidente del Cnpi, Giampiero Giovannetti- e per questo il Fascicolo deve diventare la pietra miliare della sicurezza e della qualità del patrimonio edilizio. Certo, non si può negare si tratti di un’operazione complessa ma con effetti, che al massimo in un trentennio, porteranno indubbi vantaggi anche economici".
"Con il Fascicolo, infatti, si potrà avere -ha chiarito- la piena consapevolezza dei livelli di rischio e di conseguenza programmare nel tempo le necessarie attività di adeguamento e di messa in sicurezza".
"Come organi ausiliari dello Stato -ha rimarcato Giovannetti- siamo pronti a mettere a disposizione della collettività questo patrimonio di competenze. Speriamo questa volta si comprenda davvero che l’appuntamento con il Fascicolo del fabbricato, e quindi con la prevenzione e la sicurezza, non sia più procrastinabile”.
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