Ingegneri, presentate a Errani proposte post-sisma
Roma, 3 ott. (Labitalia) - "Il Consiglio nazionale degli ingegneri è stato ricevuto giovedì 29 settembre a Palazzo Chigi da Vasco Errani, commissario straordinario per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. Nell'occasione, il Cni ha presentato il documento con le proposte e le strategie degli ingegneri italiani per la ricostruzione post sisma". Così, in una nota, il Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni).
Roma (Labitalia) - "Il Consiglio nazionale degli ingegneri è stato ricevuto giovedì 29 settembre a Palazzo Chigi da Vasco Errani, commissario straordinario per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. Nell’occasione, il Cni ha presentato il documento con le proposte e le strategie degli ingegneri italiani per la ricostruzione post sisma". Così, in una nota, il Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni).
"Ringraziamo il commissario Errani per la disponibilità e l’interesse dimostrato nei confronti delle nostre proposte", ha dichiarato al termine dell’incontro Armando Zambrano, presidente del Cni.
"Nel corso dell’incontro -ha continuato Zambrano- abbiamo avuto modo di soffermarci sulle parole chiave che, a nostro avviso, dovranno essere alla base dell’opera di ricostruzione: trasparenza, legalità, semplificazione, efficienza, qualità e sicurezza. Inoltre, ci siamo posti come obiettivo quello di definire una regia unica del Cni per la ricostruzione che agisca come interfaccia diretta della Strutture del commissario Errani".
Tra gli altri obiettivi del Cni, spiega ancora la nota, "c’è il coordinamento tra le esperienze dei più recenti eventi sismici, in modo da evidenziare aspetti positivi e punti critici, per poi arrivare all’elaborazione di un modello codificato che possa valere per questa emergenza così come per quelle future".
"Gli ingegneri italiani, inoltre, individuano nella ricostruzione -sottolineano i professionisti- l’opportunità per migliorare il sistema di conoscenza degli edifici e incrementare il livello di sicurezza sismica, oltre che l’occasione per una riqualificazione edilizia e strutturale".
"Senza dimenticare il fine più immediato, ossia il rientro alla migliore condizione di normalità per le popolazioni e i territori colpiti dal sisma", concludono.
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