Vizi privati, pubbliche tivù Come eravamo. La Germania scopre il biopic, anche irriverente. In attesa del film su Angela Merkel. Andrea Affaticati 11 AGO 2014
A Vienna c’è una band che canta la colonna sonora di Maidan “Ogni tempo ha la sua musica”, sostengono parafrasando la scritta che si trova sull’edificio della Secessione – “Al tempo la sua arte, all’arte la sua libertà” (Ludwig Hevesi) – i componenti della rock band viennese Kreisky. Sono tra i gruppi indie più celebrati del momento in Austria e in Germania. Ogni nuovo album è un successo, piace il sound in alcune parti quasi metal. Piacciono i testi, non proprio “arrabbiati”, ma certamente critici su come gira il mondo. Con l’ultimo album, “Blick auf die Alpen” (Vista sulle Alpi), uscito il 21 marzo, hanno però dimostrato di essere dotati anche di una certa capacità chiaroveggente. Andrea Affaticati 27 MAR 2014
Si fa così e basta “Bisogna dire quel tanto che basta per avere una maggioranza e poi procedere lesti, se si vuole far passare una riforma indigesta”, consiglia Gerhard Schröder, ex cancelliere socialdemocratico tedesco, nell’autobiografia “Klare Worte” (“Dire le cose come stanno”, editore Herder Vlg.) da oggi nelle librerie tedesche. E’ il racconto-manifesto di un politico di sinistra e di polso, un uomo di potere capace di mediare ma anche di incaponirsi, di amare i soldi e i sigari e le idee rivoluzionarie. Andrea Affaticati 16 FEB 2014
L’oro del Reno Non è il leggendario oro del Reno, quello venuto alla luce negli ultimi mesi in Germania, ma idealmente poco ci manca. Si tratta di veri e propri gioielli, dell’arte prima e ora della storia del teatro. Lo scorso novembre il settimanale Focus aveva lanciato lo scoop sulla “riapparizione” di mille e più quadri di inestimabile valore. Ora invece è ricomparsa una serie di volumi che potranno dare un contributo eccezionale alla ricostruzione di uno dei periodi più significativi del teatro tedesco: gli anni a cavallo tra Sette e Ottocento. Andrea Affaticati 20 GEN 2014
L’ambigua legge tedesca sul “suicidio passivo”, perché se ne riparla Il tedesco contempla diversi termini per definire il gesto di togliersi la vita, anche se poi la parola “Suizid”, è quella più usata perché più neutrale. La definizione “Selbstmord”, contiene infatti il termine Mord, assassinio, dunque una certa drammaticità, mentre “Freitod”, la libera morte (di nietzschiana derivazione) ha un che di eroico che mal si addice, per alcuni, al gesto stesso, anche se poi proprio in casi di suicidio di scrittori, artisti, si tende a usare più frequentemente la parola “Freitod”. Meotti Il Nobel Amartya Sen contro gli aborti selettivi delle femmine in GB - Tiliacos Eutanasia in Francia, Sicard ricorda che “la morte non è un diritto” Andrea Affaticati 16 GEN 2014
Evviva la matita Da giovane non ne voleva proprio sapere di prendere in mano le redini dell’azienda. Anton Wolfgang aveva provato a opporsi in tutti i modi. Lui voleva occuparsi di cose ben più interessanti che di matite, colorate o meno che fossero. E se il padre pareva non capire, e insisteva che doveva essere proprio lui a succedergli, Toni, così lo chiamavano in famiglia, era sicuro che prima o poi il genitore si sarebbe arreso. Anche perché non gli aveva lasciato spiragli di speranza: si era messo a fare pure il modello per marchi di camicie da uomo, e una volta terminati gli studi in Giurisprudenza se n’era andato a New York, dove si era presto fatto strada a Wall Street e dintorni come abile investment banker. Andrea Affaticati 01 GEN 2014
A Berlino i Verdi tanto litigiosi intravvedono un nuovo “rock’n’roller” L’ultima tornata elettorale tedesca ha stravolto la logica delle coalizioni degli ultimi trent’anni: i liberali dell’Fdp con l’Unione (Cdu-Csu), i Verdi con l’Spd. Nel 2017 non si ragionerà più così. L’Spd non potrà più escludere la Linke dal proprio orizzonte di alleanze e l’Unione dovrà prendere in considerazione come partner anche i Verdi, spiega al Foglio Ulrich Eith, docente di Scienze politiche presso l’Università di Freiburg. Andrea Affaticati 27 OTT 2013
Angela nei libri di storia Angela Merkel come Konrad Adenauer, il 22 settembre 2013 come il 15 settembre 1957. La vittoria storica dell’Unione. Molti ci hanno pensato, quando i conteggi del voto di domenica, in Germania, erano ancora in corso: allora, i cristiano-democratici presero il 50,2 per cento, maggioranza piena. A questa tornata elettorale il risultato non è stato altrettanto netto, ma nell’impresa della cancelliera, al suo terzo mandato con una vittoria straordinaria, resta qualcosa di storico. “A dire il vero quella di ieri ricorda più un’altra elezione, anche quella memorabile”, ricorda lo storico Michael Stürmer parlando con il Foglio. Quella del 1976. Andrea Affaticati 24 SET 2013
Cabaret Berlin, il voto tedesco visto con gli occhi della satira “Life is a cabaret” canta Sally Bowles, alias una giovanissima Liza Minnelli nel film che Bob Fosse aveva tratto dal romanzo di Christopher Isherwood “Goodbye to Berlin”. Un’immagine che il cinema ha reso indelebile, ma il cabaret continua a essere in Germania, e in particolar modo nella sua capitale, una tradizione viva, un punto privilegiato e scanzonato di osservazione, uno strumento per capire come vanno le cose. In questo preciso momento, ovviamente, come va la politica e come andranno le elezioni di domani. Particolarmente utile, negli ultimi mesi, è stata la programmazione del cabaret Distel, a due passi dalla Friedrichstrasse, luogo cerniera tra le due Germanie di un tempo. Lo Prete Sisifo a Berlino Andrea Affaticati 21 SET 2013
Le euro-domande da non fare a una Germania senza visione “L’Europa è in un momento particolare. Lo è per via dell’eurocrisi. Una crisi che, a tutt’oggi, nessuno sa veramente ancora dove ci porterà. Ma se per un attimo si lasciano da parte i problemi economici, allora ci si renderà conto che l’Europa è in un momento particolare anche per un altro motivo: per la prima volta nella storia di questo continente non ci sono ideologie, ma nemmeno utopie, a dettare la direzione di marcia”. Bernd Roeck, storico tedesco, docente presso l’Università di Zurigo, prova ad affrontare le aspettative (molte) che il resto d’Europa ha sulle elezioni tedesche del 22 settembre da un altro punto di vista. Andrea Affaticati 02 SET 2013