I gesuiti al governo Uno dei punti più critici riguardo alla presenza dei gesuiti nell’Europa moderna viene raggiunto il 3 settembre 1758, quando il re di Portogallo, Giuseppe I di Braganza, di ritorno da un rendez-vous romantico con la marchesa di Tavora, subisce un attentato che gli costa un braccio. L’ambizioso primo ministro, il marchese di Pombal, intuisce che dietro quest’evento si annida un’occasione insperata per limitare l’irrefrenabile potere dei reverendi padri i quali, in quanto confessori di corte, erano di fatto partecipi dei segreti di stato. Pombal decide allora di agire su due piani. Dal versante giuridico fa sì che la responsabilità oggettiva dell’attentato ricada su un vecchio gesuita italiano presente a Lisbona, Gabriele Malagrida, e lo fa rinchiudere in galera. Antonio Gurrado 03 APR 2013
Parla lo storico Filoramo Così Bergoglio ha ritrovato quel che unisce Francesco e Ignazio, senza pauperismi e in piena ortodossia Dopo il Conclave del 2005 la folla di piazza San Pietro era esplosa sentendo dire “Ratzinger”; quest’anno è esplosa al nome “Franciscum”. Il santo di Assisi è parso garanzia di grandi cambiamenti e ha subito ammantato della sua aurea Papa Bergoglio: la televisione si è soffermata sul suo silenzio orante, i giornali ne hanno sottolineato i gesti semplici, le foto hanno evidenziato la croce di ferro al collo. E’ l’ora delle nuove nozze della chiesa con madonna Povertà? “Non bisogna dimenticare però che all’inizio la scelta di povertà di san Francesco era una penitenza per la vita di peccati nella quale era stato immerso fino ad allora”, spiega al Foglio Giovanni Filoramo, ordinario di Storia del cristianesimo all’Università di Torino e autore per Laterza di “La croce e il potere: i cristiani da martiri a persecutori”. Ferrara Padre, ho paura della tenerezza - Ferraresi Così Francesco supera la guerra politica dei cattolici americani - Matzuzzi L’estetica del pontificato nella mancata esibizione dei segni del potere - Tiliacos Nato per fare il Papa - L'ecumenismo secondo Francesco Antonio Gurrado 20 MAR 2013
Papa Francesco, il gesuita delle coincidenze L’ascesa al soglio petrino di Jorge Mario Bergoglio è puntellata da significative coincidenze, volute o casuali che siano. La più evidente è quella che riguarda il nome scelto dal nuovo Papa, Francesco. È improbabile che il colto gesuita non abbia pensato alle circostanze dell’approvazione della regola francescana nel 1209. La “Legenda maior” di San Bonaventura riferisce infatti che l’allora pontefice Innocenzo III ricevette in sogno dallo Spirito Santo la visione della basilica di San Giovanni Laterano in procinto di cadere in rovina, e di un poverello che la sosteneva con le proprie spalle impedendole di venire giù. Antonio Gurrado 14 MAR 2013
Kit per capire chi sarà Papa un attimo prima degli altri Per seguire adeguatamente la fumata bianca (oggi o domani che sia) e sapere chi è diventato Papa appena prima che lo sappiano tutti gli altri ho approntato questa tabella che riporta i cardinali in ordine alfabetico di nome di battesimo in latino che vi consentirà di rivelare l'identità del nuovo Pontefice un attimo prima che lo faccia il cardinale protodiacono. Antonio Gurrado 13 MAR 2013
Voltaire papista Quando un editore britannico intende promuovere un saggio puntando sul pragmatismo, di solito mutua un’espressione dalle pubblicità degli attrezzi per il bricolage: “It does exactly what it says on the tin”, ovvero “Fa esattamente ciò che sta scritto sulla confezione”. Non è criterio che si possa applicare a “Lo strano Illuminismo di Joseph Ratzinger”, il nuovo libro di Vincenzo Ferrone appena pubblicato da Laterza, ma certo non per imperizia dell’autore che è anzi uno dei principali studiosi italiani dei Lumi. Leggi Quella caricatura del liberalismo che sono le inchieste sul Vaticano di Giuliano Ferrara Antonio Gurrado 25 FEB 2013
Quant’è difficile orientarsi a Oxford leggendo il romanzo di Dexter C’è un mistero in “Niente vacanze per l’ispettore Morse”, giallo di Colin Dexter appena pubblicato da Sellerio, ma non ha niente a che fare con l’identità dell’assassino. Nel risvolto l’editore spiega che la scena del crimine è la chiesa di St. Frideswide a North Oxford. Nel romanzo tuttavia Dexter confonde le acque piazzando la chiesa prima nella zona di St. Ebbe’s, all’imbocco di South Oxford; poi in Cornmarket Street, ossia al centro spaccato della città; infine un po’ più su, all’altezza della biblioteca Taylor. Antonio Gurrado 03 GEN 2013
Bad sex award "Il mio sesso nuotava nella gioia come un pesce nell’acqua”, ha scritto l’autrice canadese Nancy Huston nel suo ultimo romanzo “Infrared”, ed è stato più che sufficiente a farle vincere il Bad Sex Award. Il riconoscimento per il peggiore sesso scritto dell’anno, che la Literary Review assegna da vent’anni, era assurto alla massima visibilità nel 2010, quando si sospettava potesse vincerlo Tony Blair, grazie ai vividi amplessi con Cherie descritti nell’autobiografia “Un viaggio”; ma a sorpresa l’ex premier era stato scalzato dal suo ex spin doctor Alastair Campbell, finalista col romanzo “Maya” e battuto in extremis dall’outsider Rowan Somerville. Antonio Gurrado 06 DIC 2012
Diario di un sindaco insonne alle prese con la generazione dei falliti Roberto Balzani, sindaco di Forlì, soffre d’insonnia; trova difficoltà a concentrarsi, mangia disordinatamente e passa metà delle sue giornate a ripetersi che non deve impazzire. Questi sintomi preoccupanti – che lui stesso racconta in “Cinque anni di solitudine: memorie inutili di un sindaco” (Mulino) – sono iniziati dopo che aveva vinto per quarantaquattro voti le primarie comunali del Pd, sconfiggendo il sindaco uscente Nadia Masini e trovandosi di fronte alla necessità di impegnarsi in prima persona nell’esercizio politico. Antonio Gurrado 10 NOV 2012
De bello Taranto L’Ilva sta chiudendo, il Taranto è fallito e neanche la birra Raffo si sente molto bene”. Parafrasa Woody Allen lo scrittore Giuliano Pavone, tarantino trapiantato a Milano che ha raccontato con ironia le varie anime della sua città d’origine nel romanzo “L’eroe dei due mari” (Marsilio). I ministri che domani si presenteranno a Taranto troveranno infatti una città in crisi d’identità. Il famigerato caso Ilva viene percepito come culmine di un progressivo smottamento delle certezze dei tarantini. Leggi Taranto, dati impeccabili ma vecchi sui tumori (nel nord-est va peggio) di Roberto Volpi - Leggi Dei delitti e dei tumori di Giuliano Ferrara - Leggi L'integrismo giudiziario di Marina Valensise - Leggi Cercasi magistratura "prevedibile" - Leggi Pm Onnipotenti, politica impotente di Giuliano Ferrara Antonio Gurrado 17 AGO 2012
Una radicale, utopica e inutile spending review nella Francia del ’700 La madre di tutte le spending review risale al 1768, quando il giovane parigino Louis-Sébastien Mercier inizia a scrivere un volume in cui racconta di essere stato colpito dalle critiche mosse da un inglese ai “numerosi e strani abusi” del regno di Luigi XV. Mercier, stupito che la Francia stia ancora in piedi, congeda l’inglese e sogna un futuro migliore. Trattandosi forse del primo esperimento di utopia temporale e non spaziale, non può costruire dal nulla leggi che regolino idealmente gli abitanti di un recesso immaginario. Antonio Gurrado 14 LUG 2012