Lungo la strada che porta a Trigoria qualcuno ha scritto “viale degli eroi”. La gente si ferma e lascia quello che vuole: drappi, sciarpe, bandiere, foto. Roma si gode un momento che non è sport. E’ il ritorno dell’epica. Perché qui non ci sono risultati, rigori, quattro-quattro-due, diagonali. Si supera tutto perché si è dentro un sistema più grande, qualcosa che ricorda il poema antico. Allora eroi, gladiatori, condottieri, generali, battaglie, nemici: il linguaggio si adatta a quello che c’è, usa paragoni che funzionano in un mondo che non vede l’ora di ritornare su se stesso: il passato, la gloria, l’impero.
Beppe Di Corrado