Più ogm per tutti Gli ogm non servono all’Italia. Con queste parole il ministro dell’Agricoltura, Mario Catania, ha sepolto il dibattito aperto dal titolare dell’Ambiente, Corrado Clini, che con un’intervista al Corriere della Sera aveva allineato l’Italia a Spagna, Svezia, Ungheria e Danimarca nel chiedere maggiore tolleranza. Catania non è isolato: le sue parole riassumono le posizioni di gran parte dei partiti, di destra e sinistra, e del mondo agricolo. Lettori del Foglio on line, cosa ne pensate? Dite la vostra su Hyde Park Corner , Twitter e Facebook Carlo Stagnaro 19 MAR 2012
Se la benzina italiana è più cara, lo zampino statale c’entra eccome A Chiasso, subito oltreconfine, un litro di benzina costava ieri 1,484 euro. A Como, subito al di qua della linea immateriale eppure molto concreta che divide l’Italia dalla Svizzera, lo stesso litro della stessa benzina costava 1,711 euro. La differenza dipende, in larga misura, dal diverso trattamento fiscale. L’accisa elvetica, infatti, ammonta a “solo” 61,6 centesimi, contro i 70,4 centesimi italiani, a cui si applica l’Iva al 21 per cento, senza contare le varie addizionali regionali. I tributi, che ammontano a più del 60 per cento del prezzo alla pompa, sono il vero “driver” degli aumenti osservati negli ultimi mesi. Leggi Tir, taxi, forconi e carovita. L’incubo della rivolta totale Carlo Stagnaro 24 GEN 2012
Tre dubbi di liberista doc sulle liberalizzazioni del prof. Monti Se sembra un’anatra, nuota come un’anatra e fa qua-qua come un’anatra, probabilmente è un’anatra. E se non fa qua-qua? L’enfasi di questi giorni sulla crescita economica rischia di far trattare alla stessa stregua provvedimenti di apertura del mercato con altri che, invece, sono semplicemente dirigismo d’altro segno. Il discrimine è piuttosto evidente: liberalizzare significa rimuovere le barriere alla competizione. Carlo Stagnaro 17 GEN 2012
Corporazione la trionferà Com e ogni liberalizzazione, anche quella degli orari e giorni di apertura dei negozi suscita proteste nelle categorie colpite. Avere più concorrenza non piace mai a chi, oggi, ne ha meno, e pertanto incassa rendite di posizione. Quello che stupisce, allora, non è l’opposizione dei diretti interessati: è la solidarietà di quanti dovrebbero, per storia e per ruolo, ergersi a difesa dei diritti dei consumatori a ricevere un servizio migliore. Leggi Con il fuori orario delle botteghe parte a razzo il ciclo delle liberalizzazioni - Guarda la puntata di Qui Radio Londra No all'austerità per l'austerità. Ecco perché Carlo Stagnaro 04 GEN 2012
Ecco che cosa è rimasto delle liberalizzazioni invocate dal Preside Che fine hanno fatto le liberalizzazioni? Il titolo IV del decreto “salva Italia” contiene una serie di provvedimenti che, nelle intenzioni, avrebbero dovuto aprire spazi concorrenziali finora preclusi. Fin dall’inizio, il testo approvato dal governo ha destato qualche perplessità in chi si attendeva più decisione: molti settori, dalle poste alle ferrovie fino all’energia, sono rimasti immuni dallo sforzo pro concorrenziale. Le successive revisioni del testo hanno aumentato i dubbi e infiacchito le speranze. Carlo Stagnaro 15 DIC 2011
Tanti salutari consigli nell’agenda Giavazzi-Alesina Disse una volta Karl Kraus che “il giornalista è stimolato dalla scadenza. Scrive peggio se ha tempo”. Il Cav. dovrebbe chiedersi se ciò valga anche per l’uomo politico. Se fosse così, forse ci sarebbe ancora una speranza che, a pochi giorni dall’ultimatum dell’Europa e dei mercati, il premier metta in atto quella rivoluzione liberale promessa per la prima volta nel 1994 e mai realizzata se non con provvedimenti parziali, confusi e sovente rintuzzati (dalla riforma fiscale del 2004 alla legge Ronchi). Leggi Agenda della crescita: tutto quello che c'è da sapere Carlo Stagnaro 25 OTT 2011
La nefasta rincorsa a indebolire le salutari liberalizzazioni Liberalizzazioni? Macché. Il continuo rimpallo tra governo e Parlamento ha prosciugato la manovra. La politica si è mossa come se l’obiettivo inconfessabile fosse semplicemente non disturbare nessuno, o disturbare il meno possibile, anziché salvare il paese da un rischio-default mai stato così tangibile. Non si spiegherebbe altrimenti il triste destino delle misure pro crescita, inizialmente previste. La versione su cui l’esecutivo porrà la fiducia, pur frenando alcune degenerazioni e rinunce degli ultimi giorni, è insoddisfacente ma almeno rappresenta un piccolo passo. Carlo Stagnaro 07 SET 2011
Meglio prevenire che curare? Quando il principio di precauzione ci fa vivere peggio Con l’uragano Irene, la tragedia non si è ripetuta tanto in farsa quanto in melodramma. L’establishment politico-mediatico americano ne aveva fatto, complice la memoria ancora fresca di Katrina, l’evento della stagione. Gli ingredienti c’erano tutti: la natura scatenata, la vendetta della Terra contro l’uomo-inquinatore-moderno-Prometeo, la sciagura proprio nella città dove stanno tutte le telecamere di tutte le tivù (mica New Orleans), i politici sempre a caccia dello scatto migliore. Il tutto in una singolare congiuntura: il sindaco della Grande Mela, Michael Bloomberg, aveva bisogno del suo 11 settembre, per risollevare la popolarità. Leggi Metti un preservativo a Manhattan di Giuliano Ferrara Carlo Stagnaro 30 AGO 2011
Solo il mercato può liberare la politica dalle "tentazioni" La lottizzazione non è una patologia o una perversione di un sistema altrimenti sano: fa parte del codice genetico della proprietà pubblica delle imprese. Le rivelazioni di Franco Bechis , che su Libero ha documentato come nei regolamenti interni del Partito democratico sia previsto che i consiglieri d’amministrazione “d’area” versino un obolo, possono apparire, a seconda dei punti di vista, la dimostrazione di un comportamento particolarmente trasparente o particolarmente spudorato. Carlo Stagnaro 27 LUG 2011
Perché una riforma degli ordini professionali non è mai troppo radicale Il governo va all’attacco degli ordini professionali? La riforma delle professioni inizialmente inserita nella manovra, poi stralciata e annunciata sotto forma di proposta di legge delega, sembra segnare un’inversione di rotta. Fino a oggi, la maggioranza di centrodestra aveva o tutelato lo status quo o addirittura aveva cercato di puntellarlo. L’ultima proposta prevede un ridisegno integrale, inclusi l’abolizione dell’esame di stato e il superamento delle residue ingessature feudali. Carlo Stagnaro 04 LUG 2011