I nostri morti in Afghanistan, l’ultimo scontro, gli infiltrati giù nel sud “Ho visto arrivare la raffica, un proiettile dietro l’altro. E’ passata in mezzo fra me e un poliziotto afghano, colpendolo alla gamba destra. Poi sento, via radio, ‘uomini a terra, uomini a terra’”. Il capitano Francesco Lamura, 31 anni di Taranto, “orgoglioso di essere pugliese e alpino” racconta così i primi drammatici momenti dello scontro che il 25 ottobre è costato la vita al suo radiofonista, Tiziano Chierotti. Fausto Biloslavo 06 NOV 2012
Sparizioni e città stato, benvenuti nella Libia del dopo Gheddafi Non possiamo far rivivere chi è morto, ma siamo in grado di spedirvi da lui” è l’ultimo slogan dei rivoluzionari libici rivolto ai “verdi” di Tripoli (i fedeli del vecchio regime), se non si adattano al nuovo corso. Lo racconta sorridendo Samir, medico libico con la mamma di origine italiana, che ha partecipato alla rivolta. “Lui” è il colonnello che per 42 anni ha governato la Libia come padre e padrone. Un anno dopo l’inizio della fine del regime, la capitale libica è in mano a decine di milizie (almeno 250 nel paese). Fausto Biloslavo 05 MAR 2012
Un viaggio delicato L'Ue autorizza una missione in Iran tra le proteste degli europarlamentari Una delegazione del Parlamento europeo è pronta a recarsi a Teheran fra il 31 ottobre e il 4 novembre. Dopo tre tentativi andati a vuoto nell’ultimo anno e mezzo, questa sarebbe la prima missione diplomatica in territorio iraniano dell’attuale assemblea di Strasburgo. Un viaggio delicato, che viene contestato da una pattuglia di europarlamentari, tra i quali l’italiano Marco Scurria (Pdl). “Non mi sembra una buona idea andare a Teheran, soprattutto se il viaggio cade poco dopo l’ennesima esecuzione di minorenni in Iran”, spiega a Il Foglio Scurria. Fausto Biloslavo 14 OTT 2011
Il racconto di un inviato Raccontare la guerra grazie a Steve Una volta c'era l'Olivetti 32, poi è arrivato il computer, ma la vera rivoluzione, per il giornalismo di guerra, è stato il Mac. Non stiamo parlando solo di un modello di computer alla moda, un segno distintivo di appartenenza al clan universale della mela, un po' snob ed elitario. Fausto Biloslavo 06 OTT 2011
Controrivoluzione in Libia Tutti cantano vittoria, ma la guerra in Libia continua e gli ex governativi combattono ancora, un mese dopo la caduta di Tripoli, pure se Gheddafi si fa vivo soltanto con messaggi audio registrati. La Nato ha esteso per altri tre mesi la missione che ha fatto crollare il regime del colonnello. Sul terreno i ribelli, che hanno conquistato la capitale e quasi tutta la costa, faticano ad allontanare i “controrivoluzionari”, dati sbrigativamente per spacciati, dalle loro ultime roccaforti. Fausto Biloslavo 02 OTT 2011
Gheddafi scappa sul Grande fiume Prima un convoglio blindato diretto verso il Niger, poi la notizia di un secondo convoglio, questo si dice carico di oro. Sono entrambi sospettati di fare parte del piano per la fuga del colonnello Gheddafi dalle mani dei ribelli che l’hanno spodestato, ma le notizie più fresche escludono che lui fosse a bordo. La destinazione sarebbe stata il Burkina Faso. Fausto Biloslavo 07 SET 2011
Tattica di logoramento Così Gheddafi sta usando gli immigrati “come un’arma” contro la Nato “Nelle ultime settimane sono in aumento gli immigrati giunti dalla Libia, che non hanno pagato la tratta sui barconi fino a Lampedusa. Il motivo è semplice: Gheddafi usa i clandestini come un’arma” rivela al Foglio una fonte riservata della Nato. Non solo: alcuni sarebbero stati costretti a salire sulle bagnarole del mare. La “bomba” umana dei clandestini è l’arma di pressione più forte in mano al colonnello Gheddafi nei confronti dell’Europa e per prima dell’Italia. Le navi della Nato schierate di fronte alla Libia, obbligate a soccorrere i clandestini, quando li portano a bordo non sanno poi dove sbarcarli, perché nessuno li vuole. Fausto Biloslavo 12 AGO 2011
Ma con chi ci siamo alleati? Alla vigilia del Ramadan i fan del colonnello Gheddafi si sono ritrovati nella piazza Verde di Tripoli sparando come ossessi per aria, in segno di giubilo. Non tanto per sottolineare a colpi di kalashnikov l’inizio del mese di digiuno islamico, che dovrebbe essere simbolo di pace e riconciliazione, ma per festeggiare le sanguinose faide sul fronte opposto dei ribelli. La Cirenaica liberata dai rivoltosi anti Gheddafi doveva diventare un modello per il resto del paese, una Svizzera libica, una culla della nascente democrazia. Nell’ultima settimana, però, sono esplose le contraddizioni. Fausto Biloslavo 03 AGO 2011
I talebani non possono sopportare il gasdotto Tapi Ai tempi di Marco Polo lo sviluppo economico correva sulla via della seta: oggi ci sono i gasdotti. Come quello che partirà dal Turkmenistan per raggiungere l’India attraversando Afghanistan e Pakistan, un progetto ideato nel 1995, ma fermo a causa della guerra afghana. Da un anno i soldati italiani conquistano terreno ai talebani attorno a Bala Murghab, in direzione del confine turkmeno. L’obiettivo finale è rendere possibile il progetto che darà lavoro e da mangiare a migliaia di afghani. Fausto Biloslavo 08 GIU 2011
Sorprese in serbo Belgrado offre il boia Mladic e adesso chiede l’ingresso in Europa Dopo quindici anni di latitanza, l’ex generale serbo Ratko Mladic è stato arrestato. Mladic era ricercato dal Tribunale internazionale dell’Aia per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Si nascondeva a casa di un parente nel piccolo centro di Lazarevo, nella provincia serba della Vojvodina. I corpi speciali di Belgrado, che da qualche anno si addestrano con gli italiani del Nono reggimento Col Moschin, sono entrati in azione alle 5.30 del mattino. Guarda la puntata di Qui Radio Londra Le responsabilità del massacro di Srebrenica non sono solo di Mladic - Leggi L'Europa si apre alla Serbia e la Serbia si apre all’Europa - Leggi L'atto di accusa contro Karadzic e Mladic all'Aia Fausto Biloslavo 26 MAG 2011