Una Vitoria a basso costo Contro il Betis Siviglia, in Europa League, il Vitoria Guimaraes proverà a ripetere l’impresa di tre settimane fa quando andò vicino alla vittoria sul campo dell’O. Lione (1-1), squadra con un budget quindici volte superiore al suo (121 milioni di euro contro 8). Intanto i portoghesi guidati da Rui Vitoria si godono il primo posto nel gruppo I, nonostante in campionato siano solamente ottavi a nove punti dal Porto capolista. Ma per chi ha rischiato di scomparire dal proscenio pedatorio questo è un sogno che continua, un sogno supportato da 17.000 abbonati in una città di 40.000 abitanti, i quali ogni volta che il Vitoria gioca in casa l’accompagnano dall’albergo allo stadio. Francesco Caremani 24 OTT 2013
Inizia la Champions più ricca, come la mettiamo col fair play finanziario? Da Osvaldo a Bale e viceversa, sono trentadue i giocatori più pagati dell’ultima campagna acquisti che messi insieme equivalgono a 1 miliardo di euro, senza contare gli altri. Gareth Bale è passato dal Tottenham Hotspur al Real Madrid per 100 milioni, 84 più 7 di bonus dicono in Spagna, la differenza tra essere il più pagato di un’estate e di sempre, record che contende al compagno di squadra Cristiano Ronaldo. La Premier League ha speso 613 milioni di euro, la Liga 400, la Serie A 374. Real (181,5), Monaco (166,2) e Tottenham (121,9) i club che hanno investito di più. In barba, sembrerebbe, al Fair Play Finanziario (FPF) voluto da Michel Platini e Gianni Infantino. Francesco Caremani 17 SET 2013
Da Abramovich al ritorno di Mou, ecco com'è cambiato il calcio inglese Il ritorno di José Mourinho, è questo il regalo che si è fatto Roman Abramovich per i dieci anni di Chelsea nei quali ha speso 1,02 miliardi di euro in giocatori, 1,76 in stipendi e registrato perdite per 800 milioni (fonte France Football). Bandito, folle, sognatore fate voi, lo hanno definito in tanti modi senza mai scalfire quel mezzo sorriso, un ghigno, che taglia in due la faccia dell’ex ragazzo di Saratov, il quale a quattro anni aveva già perso entrambi i genitori. Secondo la rivista Forbes la sua ricchezza ammonta a 11 miliardi di euro. Al calcio ci è arrivato per caso ma con uno spirito che fa riflettere. Francesco Caremani 20 AGO 2013
Quel dubbio che tra vittorie e sponsor Bolt non riesce a seminare Un passo di danza giamaicano (personalizzato), è questo il gesto con cui Usain Bolt festeggia le sue vittorie, i suoi record e il suo conto in banca. Non passerà alla storia come lo sportivo più pagato, ma nell’atletica leggera non ha rivali con 15 milioni di euro guadagnati nel 2012 che si stima diventeranno 18 quest’anno grazie anche al rinnovo del contratto con Puma per 7,5 milioni dopo i Mondiali di Mosca (10-18 agosto). Quando si presentò al mondo con l’exploit di Pechino 2008, i suoi guadagni ammontavano a ‘soli’ 2 milioni di euro. Oggi, un lustro dopo, sono cresciuti vertiginosamente. Francesco Caremani 23 LUG 2013
Investire senza decidere, la scommessa vinta di Emirates Se non fosse per il prefisso Fly, Emirates apparirebbe come un marchio sportivo di successo e di fatto lo è, grazie agli investimenti che vanno dal calcio alla F1, passando per il golf e il tennis: oltre 600 milioni di euro spesi in 9 contratti negli ultimi 7 mesi. La compagnia aerea di Dubai sta per diventare il primo vettore sui voli internazionali in procinto di sbarcare anche sul mercato statunitense, dove non mancano le occasioni per investire su marchi sportivi che corrispondano a importanti hub aeroportuali. Emirates investe più nel marketing che nella pubblicità diretta e con una strategia ben precisa che comporta tre elementi imprescindibili: massima visibilità, target e città con aeroporti importanti e un’immagine internazionale. Francesco Caremani 04 LUG 2013
Brasilerao, i numeri di un campionato che ora riesce a trattenere i suoi talenti Il Brasileirao 2013 si spegne (riprenderà a luglio) e si accende la Confederations Cup, un passaggio di testimone doveroso in vista dei Mondiali del prossimo anno, evento del secolo per i pentacampeao che sognano di vincere il sesto titolo iridato davanti ai propri tifosi. Ma è il campionato di calcio brasiliano la cartina tornasole di un movimento che negli ultimi anni, seguendo l’evoluzione economica del Paese, ha cambiato volto; piuttosto che una Nazionale ancora difficile da decifrare nella forza e nelle ambizioni. Francesco Caremani 15 GIU 2013
Inseguendo il ranking Posti in piedi in Europa Bayern Monaco e Barcellona taglieranno il nastro delle semifinali Champions numero quattordici degli anni Duemila. Sarà l’ottava volta per i catalani con tre coppe vinte e la quinta per i tedeschi, con un solo trofeo in bacheca. La griglia delle Final Four (potrebbe essere un’idea per Platini) dal 2000 a oggi è la fotografia di un calcio europeo che ha ridisegnato potere e leadership. Francesco Caremani 23 APR 2013
Il campionato dei sogni in Qatar, il calcio è una cosa per (pochi) ricchi La lega dei sogni. Da alcune settimane, tra secche smentite e no comment, il progetto sta circolando negli ambienti del calcio mondiale (europeo in particolare) con un nome immaginifico: Dream Football League. L’idea sarebbe venuta in mente alla federazione qatariota che sta prendendo le misure per i Mondiali del 2022 e non solo. Si tratterebbe di un torneo delle durata di due settimane con i 24 club più importanti del pianeta, 16 fissi e 8 a rotazione, da giocarsi ogni due anni a partire dal 2015. Francesco Caremani 12 APR 2013
Presto in Ligue 1 Il calcio a Monaco. Principato di nome, privilegiato di fatto La Rocca del Principato di Monaco, lì dove sorge la città vecchia, è sotto assedio. Non c’è alcun esercito alle porte, né un popolo affamato con i forconi in mano, peggio. I presidenti dei club della Ligue 1 non ne possono più e stretti tra la crisi economica e le regole del fair play finanziario vogliono che l’AS Monaco, di proprietà del russo Dmitry Rybolovlev perda i privilegi finanziari che possiede per residenza. Francesco Caremani 20 MAR 2013
"In Colombia si gioca duro" Pugni, calci e ginocchiate: il calcio secondo "el Gladiator" Bedoya Ancora due giornate da scontare, due delle undici di squalifica che la Commissione disciplinare gli ha comminato lo scorso settembre, e Gerardo Bedoya potrà rivedere il campo con la maglia del Santa Fe di Bogotà. Nella partita persa in casa 2-1 contro i Millonarios il difensore colombiano aveva prima sferrato una gomitata al centrocampista Johnny Ramirez e, una volta che lo ha visto a terra, ha concluso l’opera con un pestone sulla testa: cartellino rosso: quindici giornate, poi ridotte a undici per buona condotta (?), e 500 euro di multa. Francesco Caremani 30 GEN 2013