Sudafrica 2010 Per la gloria (e per i soldi) La diciannovesima edizione dei Campionati del Mondo di calcio, i primi giocati nel continente africano, è andata in archivio con l’inedita vittoria della Spagna, che certifica una supremazia iniziata due anni fa con la conquista degli Europei e il modello Barcellona. Gli spagnoli sono diventati l’ombelico del mondo calcistico, l’esempio da seguire per alcuni, l’eccezione che conferma la regola per altri, convinti che nessun sistema possa essere replicabile altrove. Leggi l'ultimo bar sport del Foglio - Leggi tutti gli articoli sul Mondiale Francesco Caremani 13 LUG 2010
Spagna-Germania può mandare all'aria un secolo di lotte separatiste Diciassette regioni, cinquanta province, tredici lingue e una sola Nazionale. Questa è la Spagna che questa sera cercherà di matare i panzer tedeschi, furiosi come un branco di tori, quando attaccano, ma tatticamente più intelligenti. Una squadra che da quando, due anni fa, ha vinto gli Europei è diventata l’orgoglio di un’intera nazione, facendo da viatico alla stagione monstre del Barcellona, che alle Furie Rosse dà ben 7 giocatori, 8 se consideriamo il neo acquisto David Villa. Ma proprio il capocannoniere della Roja è l’esempio delle contraddizioni spagnole. Leggi Il bar sport del Foglio ha già assegnato il Pallone d'oro - Leggi tutti gli articoli del Foglio sul Mondiale Francesco Caremani 07 LUG 2010
Il vero G8 che si gioca in Sudafrica La Germania è uno dei pochi paesi del pianeta dove i risultati sportivi sono proporzionali a quelli economici e viceversa. Repubblica federale parlamentare con più di 80 milioni di abitanti e il quarto PIL nominale del globo terrestre, non solo vanta tre coppe del mondo ma anche tre titoli europei, alle prime ha preso parte diciassette volte ai secondi dieci, ma la cifra che impressiona maggiormente è un’altra: la Germania (già Ovest) è stata presente nel G8 dei Campionati del Mondo dodici volte sulle tredici in cui ci sono stati i quarti di finale. Leggi le previsioni (irrazionali) di Lanfranco Pace - Leggi tutti gli articoli del Foglio su Sudafrica 2010 Francesco Caremani 02 LUG 2010
Più calci che calcio Nata con la scusa di un’epidemia di peste, per ghettizzare i neri e gli indiani che vivevano a Johannesburg, oggi Soweto è la township più grande di tutto il Sudafrica. Simbolo dell’Apartheid e della rinascita del paese, ha avuto il suo “Bloody Sunday”, 16 giugno 1976, e il suo Heysel, aprile 2001. Nel ’76, quattro anni dopo il vero ‘sunday bloody sunday’ di Derry, centinaia di persone furono uccise dalla polizia. Francesco Caremani 30 GIU 2010
Il Real africano vince la Champions ma non ha uno stadio E’ un cuore che vola quello del TP Mazembe ed è il cuore dell’Africa, dove TP sta per tout puissant: l’Onnipotente. Sarà perché gioca a 1.000 metri d’altezza, sarà perché ha vinto l’ultima Champions League africana o perché nel 1939 è stata fondata dai monaci benedettini che dirigevano l’Holy Institute Boniface di Elisabethville, il nome coloniale dell’attuale Lubumbashi: dove il calcio era riservato agli studenti che non prendevano i voti. Francesco Caremani 24 GIU 2010
Quanto vi costa partire oggi per vedere Italia-Slovacchia Passaporto valido, vuvuzela d’ordinanza, tanto ottimismo e un assegno da 2.600 euro. Ecco cosa dovete mettere nel trolley se in queste ultime ore avete avuto la pazza idea di volare in Sudafrica per assistere alla gara decisiva dell’Italia contro la Slovacchia, oggi ore 16, all’Ellis Park di Johannesburg. La solita partita all’italiana, dentro o fuori, con novanta minuti di sofferenza in attesa del miracolo e lo sguardo distratto a Paraguay-Nuova Zelanda per capire quale sarà il nostro destino iridato. Leggi tutti gli articoli del Foglio sul Mondiale Francesco Caremani 24 GIU 2010
Al mercato Se il valore di un giocatore dicesse tutto di lui, Alcaraz non avrebbe dovuto segnare all’Italia Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo, dalla fantasia e dal prezzo di mercato. E allora viene subito da chiedersi quale sia il valore di Antolin Alcaraz, difensore del Club Brugge, il paraguaiano che ha segnato il gol del vantaggio contro l’Italia Campione del mondo in carica. Sicuramente meno di tutti gli azzurri, così come il Paraguay ha un valore di mercato nettamente inferiore a quello dell’Italia nel suo complesso, vinciamo 400 a 90, intesi come milioni di euro. Francesco Caremani 23 GIU 2010
Money League/14 Qui Capello ha già battuto tutti gli altri L’obiettivo è il Soccer City di Johannesburg, l’appuntamento è per l’11 luglio. Solo due allenatori raggiungeranno la meta e solamente uno alzerà la coppa al cielo, scrivendo il proprio nome nel magico libro della storia del calcio. E' dal 2007 che Fabio Capello studia per diventare immortale, con il suo stile sobrio e spigoloso, con quell’incedere british e un conto in banca da fare invidia a Marcello Lippi, che quella coppa l’ha già vinta, contro tutto e tutti, all’italiana insomma, e che in Sudafrica la porterà sotto braccio per consegnarla al più bravo, quattro anni dopo. Francesco Caremani 07 GIU 2010
Money League/13 Chi ha già vinto tra Inter e Bayern prima di scendere in campo E' Inter-Bayern Monaco, è Italia-Germania, con tutto l’immaginario collettivo che è cresciuto intorno, dagli anni Settanta in poi. Ma le due squadre che si affronteranno sabato sera al Santiago Bernabeu di Madrid poco hanno da spartire con struggenti amarcord pedatori. Esse rappresentano l’evoluzione della specie in mano a due allenatori uguali e diversi, sicuramente preparati e attenti al dettaglio, che cercheranno di superarsi con le armi affinate per tutta la stagione. In palio non c’è solo la storia, cioè eguagliare il Barcellona di Guardiola 2008-09 che ha vinto tutto, ma anche prestigio e soldi. Leggi il post di Zeru Tituli Francesco Caremani 21 MAG 2010
Money League/12 Perché in finale di Champions League non c'è una squadra inglese Tutta colpa della Champions. Secondo Stefan Szymanski, docente e direttore del programma MBA alla Cass Business School di Londra, il meccanismo promozione-retrocessione spinge i club ad andare continuamente oltre i propri mezzi, fenomeno acuito dalla Champions League, per il quale non qualificarsi sa di retrocessione. Un punto di vista interessante che può spiegare i circa 3 miliardi di sterline di indebitamento totale dei club della Premier League. Francesco Caremani 10 MAG 2010