Basta annunci sulla scuola Istruzione. Dieci cose che il governo deve fare per non perdere la faccia - di Giorgio Israel Giorgio Israel 23 FEB 2015
La leggenda dei nativi digitali che sarebbero più smart è solo una bufala A osservare il loro comportamento si scopre che agiscono solo sulla base dell’intuizione e che usano una minima parte delle facoltà degli apparecchi, e si limitano per lo più a trafficare con gli utilizzi di base e non hanno la minima idea di come sfruttare un programma informatico sofisticato. Giorgio Israel 17 SET 2014
L’anello di Bach Cosa c’è di più evidente della relazione tra musica e matematica? La musica è una successione di suoni di diversa “altezza” (più o meno bassi o acuti) e di diversa durata. Entrambi questi aspetti si rappresentano con numeri. Le durate dei suoni sono frazioni di una quantità data. Il suono di una corda pizzicata dipende dalla lunghezza del tratto di corda e se un tratto è il doppio dell’altro i due suoni sembrano confondersi: è la consonanza perfetta. L’esperienza insegna che si ottengono altre combinazioni armoniose di suoni da due tratti di corda le cui lunghezze stanno tra di loro come numeri interi: non solo 2:1, come nel caso della consonanza perfetta ma, per esempio, 3:2. Quindi, dappertutto frazioni, rapporti, matematica. Giorgio Israel 27 APR 2014
La scuola svuotateste Una ventata di mentalità totalitaria vestita di politicamente corretto sta distruggendo il sistema dell’istruzione che ha governato l’occidente per un paio di secoli: non più creazione di conoscenze e cultura come strumenti di libertà dell’individuo, ma meccanismo standardizzato per plasmare gli individui entro ideologie preconfezionate. Certo, il mondo è complesso, standardizzare è difficile, le differenze nazionali persistono, pur indebolite, e Giulio Meotti (“L’abracadabra del pol. corr.”, il Foglio, 29 agosto) ha bene descritto la realtà francese, le sue inveterate tendenze laiciste e giacobine. Giorgio Israel 11 SET 2013
Il loico delirio dei brevetti sulla genetica umana e il monito di Lincoln Se non avesse altri meriti, il film di Steven Spielberg andrebbe premiato soltanto per aver fatto citare a Lincoln Gerusalemme ed Euclide: nel cuore abita la massima aspirazione di calcare le pietre della Città santa, nella mente abita la logica del grande matematico che ha insegnato che, se due cose sono uguali a una terza, sono uguali tra loro. Sono i fondamenti profondi della civiltà occidentale che risalgono all’idea di pensare Atene come un quartiere di Gerusalemme, i grandi pensatori greci come eredi di Mosé e antesignani di Cristo (“precursor Christi in naturalibus”, si diceva di Aristotele). Giorgio Israel 14 GIU 2013
Grillo suona lo spartito di Robespierre e la sinistra lo segue ipnotizzata Poiché – come dice Roger Scruton – l’Europa è in mano di élite che hanno deciso di distruggere le identità nazionali e le loro culture, anche al prezzo di massacrare le economie dei singoli paesi sull’altare del modello tedesco, non è da stupirsi che sorgano ovunque reazioni estremiste (“populiste”) che non si dissolveranno con le deprecazioni. La teoria Gardels-Goulard-Monti (di recente in voga) della limitazione della democrazia da parte delle “élite selezionate in base al merito” evocava la scivolata in cui era incorso Condorcet, uno dei teorici del principio secondo cui la democrazia si fonda sulla “rappresentanza”, quando disse che “una società che non è governata dai filosofi cade in mano ai ciarlatani”. Giorgio Israel 07 APR 2013
Il Pd che “apre” a Grillo, gli ha chiesto che cosa pensa di Ahmadinejad? Mai termine su cui si potrebbero scrivere manuali di sociologia e di teoria politica fu più usato con leggerezza e a sproposito come in questi tempi: populismo. Non potendo né sapendo scrivere uno di questi manuali mi limiterò a ricordare che, tra le tante, ne esiste un’accezione importante, anche se spesso dimenticata nonostante indichi la via con cui vanno al potere i movimenti antidemocratici. E’ il caso in cui le “élite” politiche si inchinano di fronte all’espressione di un potente movimento di popolo in nome del principio malinteso del rispetto della volontà popolare. Giorgio Israel 28 FEB 2013
Il bello della differenza Se il saggio del gran rabbino di Francia Gilles Bernheim, che ora viene offerto al lettore italiano, avesse contestato il matrimonio omosessuale secondo i principi della legge ebraica, esso non avrebbe avuto la portata e la risonanza che ha invece conosciuto. Come è chiarito nell’introduzione al saggio, l’autore non ha fatto alcun riferimento ai divieti contenuti nel Levitico e si è riferito piuttosto all’idea generale che la Bibbia offre della problematica del “genere” e alle valutazioni morali connesse. Leggi La logica “omogenitoriale” che non distingue cose e persone Giorgio Israel 05 FEB 2013
La distextia, ultimo sintomo della deriva che ci vuole tutti disturbati Un tempo c’era la vecchia cara dislessia. Poi, a tenerle compagnia nel mondo delle “dis,” sono giunte la disortografia, la disgrafia e la discalculìa. Il quartetto (fiancheggiato dall’Adhd, la sindrome del bambino agitato) è stato oggetto di una legge sui Dsa (disturbi specifici di apprendimento) che prevede percorsi didattici speciali e garantiti per coloro che sono stati diagnosticati Dsa dal Servizio Sanitario Nazionale (o dai convenzionati). Giorgio Israel 27 GEN 2013
Rita Levi Montalcini, o del perché l’Italia sciupò il primato nella biologia Pochi mesi dopo la storica fabbricazione di un clone di pecora, il biologo inglese Jonathan Slack annunciò di aver creato in laboratorio solo alcune parti di una rana programmando geneticamente la crescita dell’embrione. Si prospettò allora la possibilità di fabbricare “esseri” umani dotati di tutti gli organi salvo il cervello e il sistema nervoso centrale, e quindi utilizzabili come “materiale” per trapianti, evitando le obiezioni etiche e i divieti giuridici. Giorgio Israel 02 GEN 2013