Mutandine & chiffon Neanche una riga se non a pagamento”, diceva Billy Wilder, convinto che le sceneggiature riuscissero meglio se qualche soldo passava di mano. “Memorie retribuite”, precisa Carlo Fruttero sulla copertina di “Mutandine di chiffon” (appena uscito da Mondadori). Serve a sgombrare il campo dagli equivoci, avvertendo il lettore che non si tratta di un’autobiografia progettata dallo scrivente ma di testi occasionali scritti su commissione. Anche un po’ a rievocare lo scandalo provocato, tra i letterati italiani che sprezzavano il vil denaro e celebravano l’Ispirazione, dalla & che univa i nomi di Fruttero & Lucentini. I conti con la nostalgia e con il genere letterario sono chiusi per sempre a pagina 23. Mariarosa Mancuso 21 APR 2010
Cinema e pedofili Ho visto un cartello, all’entrata di un parco. Diceva ‘Vietato l’ingresso agli adulti non accompagnati da ragazzini’”. In un’intervista all’Independent, Todd Solondz misura così i dieci anni trascorsi tra “Happiness” e “Perdona e dimentica”. Il film del 1998 raccontava, tra altre vicende familiari, un padre psicoanalista che insidiava i compagni di scuola del figlio undicenne. La materia era tanto sulfurea che il regista non riuscì a trovare neanche una bibita da far bere ai personaggi: nessuna marca conosciuta voleva essere coinvolta nello scandalo. Nel film del 2009 (in programmazione da venerdì 16 aprile) ritroviamo il padre appena uscito di galera. Mariarosa Mancuso 17 APR 2010