Sono comparse le streghe del “Macbeth”, o forse è “I Pagliacci” E’ stata la settimana del chiedi e ti sarà dato. Berlusconi ha chiesto l’affidamento ai servizi sociali, Grillo ha chiesto l’impeachment di Napolitano, Napolitano ha chiesto l’amnistia e l’indulto, Letta ha chiesto un assegno di Poste per Alitalia, i diversamente berlusconiani hanno chiesto Alfano segretario, i lealisti berlusconiani hanno chiesto un altro segretario, Renzi ha chiesto la segreteria e anche la candidatura a Firenze. Tanta roba. Mario Sechi 14 OTT 2013
Un Papa senza distanza Caro direttore, l’estate mia mamma diventa più loquace del solito, il suo gusto per la battuta tagliente, tipico di Cabras, diventa ancor più acuminato. Così, quando una mattina di fine luglio Papa Francesco è comparso di fronte alla tv e lei, quasi registrandone le movenze, ha scolpito un lapidario “sembra un prete di paese”, sono rimasto folgorato da un apprezzamento sincero che però aveva anche un sottotesto. Alla mia domanda a bruciapelo “cosa non ti convince?”, Peppica ha risposto: “Manca la distanza. Quella del Santo Padre, l’uomo più vicino a Dio”. Gnocchi e Palamaro Questo Papa non ci piace Rossi Francesco sta fondando una nuova religione opposta al Magistero cattolico Introvigne Capisco il disagio, ma nella chiesa si cammina col Papa o si va verso lo scisma Mario Sechi 12 OTT 2013
Un inizio di ottobrate che passerà alla storia, con manovre da stuntman Alle 13 sono arrivati i panini. In quel momento s’è capito che tutto fila liscio, che la rivoluzione può attendere e il Termidoro è nel segno di Vanzina e non di Chateaubriand. E’ venerdì 4 ottobre, giorno della decadenza, anno 2013 dell’era berlusconiana, i lavori della giunta per le immunità del Senato sono rassicuranti, uno sberleffo istituzionale. Il senatore Vito Crimi, già capogruppo dei grillini, durante la discussione sul ghigliottinamento del Cav. s’affaccenda con Facebook e… zac! dice che la testa di Silvio cadrà. Crimi usa un linguaggio così melmoso da costringere l’agenzia di stampa Agi a tradurlo con un “riferimenti corporali”. Mario Sechi 07 OTT 2013
Mondi paralleli Quando il premier è a New York il governo (tra)balla, ovvero la liturgia da larghe intese all’italiana Neppure il ministro dell’Informazione irachena ai tempi di Saddam si era trovato in una situazione simile. Lo ricordate? Correva l’anno 2003, 8 aprile, e Mohammed Sahif al Sahaf, mentre i carri armati sfilavano alle sue spalle e Bush annunciava la costituzione di un nuovo governo, spiegava alla Cnn: “Si arrenderanno o saranno bruciati nei loro panzer. Non abbiamo paura, stermineremo gli americani”. Così il premier Enrico Letta si è trovato a sua insaputa a gestire una situazione surreale: mentre suonava la campanella di Wall Street (25 settembre, fuso orario di New York) deputati e senatori del Pdl si sono riuniti per innovare la procedura parlamentare con le dimissioni di massa. Mondi paralleli. Mario Sechi 30 SET 2013
La settimana del Cav. prigioniero libero e degli altri, prigionieri e basta E’ stata la settimana del decadentismo. Tutti a interrogarsi su quel che avrebbe fatto prima e cosa sarebbe successo dopo la decadenza. Tutti a chiedersi quali sfracelli eversivi sarebbero emersi dal videomessaggio. Tutti a compulsare il diritto e tastarsi il rovescio. Poi, all’improvviso, è successo quel che qui si pronosticava senza saper leggere i fondi di caffè: niente. Berlusconi farà il prigioniero libero (copyright dell’Elefantino) e gli altri continueranno a essere prigionieri e basta. D’altronde, il dibattito è apparso ben avviato all’esito da copione fin da sabato, quando a Matteo Renzi finalmente appare una semplice idea politica. Mario Sechi 23 SET 2013
Come una semplice giunta è diventata una fantastica curva del Tabaccaio Ei fu… vorrebbero intonare mercoledì (18 settembre) i nemici del Cav.. La data c’è, il voto è scontato, è il percorso che appare accidentato. Ma per il Napoleone di Arcore il verso manzoniano, decadenza o no, appare prematuro. Sì, certo, è tutta una mezza tragedia, ma come disse D’Alema: “Berlusconi può uscire dal Parlamento, non di scena. Finché mantiene la presa sul partito continuerà a esercitare un ruolo politico”. E’ venerdì 6 settembre e il Massimo pensiero viene disancorato dal porto di Genova, Festa Pd. Da quel momento, il dibattito pubblico e privato si accascia sul voto della giunta per le immunità del Senato dove l’Augello non è riuscito a far festa. Mario Sechi 16 SET 2013
Il pendolo del Cav. tra bluff, cast, rassegnazione e scene da caserma Effetto pendolo per sette giorni. Sabato 31 agosto in compagnia di un ciarliero e battagliero Marco Pannella, Berlusconi dichiara: “Sono il bersaglio della sinistra ma auguro che il governo Letta continui e vada avanti a fare cose egregie”. Firma dei referendum radicali, Kaká pronto a tornare al Milan, un Cav. tonico. E poi pure il principe Zagrebelsky (Gustavo) pronostica al fianco di Pippo (Civati) che “il governo non cadrà” (pre-visione delle ore 21 e 37 alla festa del Pd di Torino). Si va tra le braccia di Morfeo con una riedizione de “La Storia siamo noi” a cura di Sandro Bondi: “Ben due amnistie volute fortemente dagli eredi del Pci hanno cancellato per sempre tutti i reati per i quali la sinistra poteva essere messa sul banco degli imputati”. La domenica tira aria di ex Radicali. Mario Sechi 09 SET 2013
Saloon Italia Sette giorni di penultimatum. Comincia Daniela Santanchè confessandosi con Repubblica sabato 24 agosto (giorno di san Bartolomeo apostolo, scorticato vivo e crocifisso in Arabia) per finire inchiostrata nel messale della domenica di Largo Fochetti. “E’ finita, finalmente. Il governo Letta cadrà”, salmodia Daniela, mistica. Non la mastica bene padre Fabrizio Cicchitto che contesta la funzione liturgica (Agenzia Agi, ore 10 e 31) e apre la pratica per eresia: “L’onorevole Santanchè dichiara di esprimere le posizioni di una corrente, i ‘falchi’, i cui nominativi elenca ed elenca anche i nomi dei dissenzienti, dei non allineati, dei renitenti e degli incerti. Mario Sechi 31 AGO 2013
La mezza tragicommedia politica estiva, con toni sempre più amletici Vita e morte. Le larghe intese hanno preso una piega filosofica. Sarà il caldo, ma non ci sono dubbi che il feuilletton del governo ha assunto tratti di riflessione amletica. Disse Fabrizio Cicchitto il 18 agosto (domenica) del 2013: “Per far vivere il governo bisogna essere in due”. Ne discende che per farlo morire ne basta solo uno. Domande esistenziali provocano risposte tautologiche e finali banali che seguono premesse e promesse scoppiettanti. Il premier Enrico Letta, interrogato su un possibile perdono istituzionale per Berlusconi, si esibisce in un lapalissiano “la grazia? non è un mio potere” (intervistato dalla tv austriaca a Vienna, 20 agosto). Mario Sechi 26 AGO 2013
Impeachment! Impeachment! Ah, che scompiglio è in corso. Napolitano non s’azzardi a concedere la grazia a Berlusconi o impeachment sarà! Mentre sul Twiga di Forte dei Marmi (15 agosto, Assunzione della Beata Vergine Maria) planano gli aerei con gli striscioni di Forza Italia, mentre lo spread Btp/Bund tocca quota 237, il minimo degli ultimi due anni (chiusura di Borsa del 14 agosto), mentre Letta (Enrico) volava in Azerbaigian per discutere del progetto Tap, 791 chilometri di gasdotto (11 agosto) per sfoderare in quel di Baku una frase che avrebbe ingelosito anche il mai troppo compianto Massimo Catalano (“se cade il governo, a settembre si paga l’Imu”) ecco avvicinarsi in rada, appena sopra l’ombrellone, il vero tormentone da spiaggia, il “Get Lucky” (hit dei Daft Punk) della politica italiana: il ritornello dell’impeachment Mario Sechi 19 AGO 2013