La banda del dieci per cento Ci sono ancora i Brics? Quella che sembra un’oziosa domandina per l’estate è in realtà il piccolo dubbio, anzi nemmeno piccolo, viste le dimensioni degli oggetti, che economisti, analisti e persino i governanti meno sprovveduti di tutto il mondo si stanno facendo. Le proteste di inizio estate della classe media brasiliana “tradita” dalla frenata del vertiginoso, ma forse un po’ argilloso, sviluppo del paese sono state il segnale simbolico di ciò che nelle ultime settimane è stato segnalato da varie agenzie di contabilità globale: i Brics, i brillanti paesi emergenti la cui cavalcata sembrava inarrestabile, stanno rallentando, e di brutto. Maurizio Stefanini 25 AGO 2013
Breve storia dei bombardamenti chimici Si dice abitualmente che l’incubo della guerra chimica, oggi tornato di attualità in Siria, iniziò il 22 aprile 1915 sul fronte occidentale della Prima guerra mondiale, quando nel settore di Ypres, angolo di Belgio ancora in mano agli Alleati, i tedeschi lanciarono su reparti di francesi provenienti dalla Martinica quel gas che in italiano fu da allora ribattezzato iprite, mentre in inglese è chiamato mustard gas, per il caratteristico odore di senape. Oltre 5000 soldati morirono per effetto di quella sostanza che colpisce a dosi minime di 10 milligrammi, e inalata provoca vesciche dolorose e cecità, per sfociare dopo quattro ore di prurito e tra le venti e le ventiquattro di vesciche in un edema polmonare. Raineri Ipotesi su una strage con armi chimiche. Cosa è successo ieri a Damasco? Maurizio Stefanini 22 AGO 2013
Un vero pagliaccio in politica “O que é que faz um deputado federal? Na realidade, eu não sei. Mas vote em mim que eu te conto”: “Cosa fa un deputato federale? Veramente non lo so, ma votami e te lo spiego”. “Pior que está não fica, vote no Tiririca”: “Peggio di così non è possibile, vota Tiririca”. “Se eleito prometo ajudar todas as famílias brasileiras… especialmente a minha”: “Se eletto prometto di aiutare tutte le famiglie brasiliane… specialmente la mia”. E’ stato facendo questo tipo di discorsi e prendendo questo tipo di impegni che Francisco Everardo Oliveira Silva, in arte Tiririca, nel 2010 fu eletto deputato federale per lo stato di San Paolo con un milione e 348.295 voti: il candidato più votato di tutto il Congresso brasiliano oggi in carica, il secondo più votato di tutti i tempi. Leggi anche L’estate urlante dei grillini, da grande onda a innocuo ingombro Maurizio Stefanini 16 AGO 2013
Il corrispondente collettivo Le Monde. Nel 2011 titolò un editoriale seccamente “Il problema italiano? Silvio Berlusconi”. “L’Italia ha consegnato oltre il 50 per cento dei seggi al Senato a due comici, di cui uno è un artista e l’altro un depravato sessuale disonesto”, “gli italiani preferiscono la commedia dell’arte alla gestione dello stato”, è stato un commento alle ultime elezioni. Philippe Ridet, titolare di un blog che ha il nome napoleonico di “Campagne d’Italie”, ha però generalmente un tono più analitico, e ad esempio il suo pezzo del 26 giugno spiega ai francesi come potrebbe essere la figlia Marina la miglior erede della leadership politica di Berlusconi, pur stando attento a usare non argomenti suoi ma gli argomenti dei berlusconiani. Maurizio Stefanini 09 AGO 2013
Le conseguenza politiche del viaggio di Bergoglio in Brasile Dal punto di vista mediatico, la Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro passerà alla storia per i tre milioni di fedeli presenti alla messa di Copacabana. Dal punto di vista teologico, per gli appelli al rinnovamento di Papa Francesco alle gerarchie. All’indomani delle grandi proteste che avevano agitato il Brasile in occasione della Confederation Cup , però, la visita pontificia aveva acquisito anche un evidente risvolto politico, creando più di una ragione di apprensione nel governo. Maurizio Stefanini 29 LUG 2013
Ora che il Papa è arrivato, il Brasile ha un problema con i protestanti Nessuna guerra santa degli evangelici contro i cattolici. A prometterlo è Abner Ferreira, leader dell’Assemblea di Dio in Madureira, la più forte chiesa protestante di Rio de Janeiro. Il timore c’era tutto, soprattutto per ciò che Papa Francesco potrebbe dire ora che è giunto in terra brasiliana. La rivista Veja aveva preannunciato che anche per manifestare dissenso contro i 59 milioni di dollari costati alle casse statali per organizzare la Giornata mondiale della gioventù i protestanti avrebbero fatto sentire la propria voce, forti di una crescita senza freni e di un Fronte parlamentare evangelico che conta 77 deputati su 513. Matzuzzi La chiesa con bagaglio a mano di Francesco ha in mente solo i poveri Maurizio Stefanini 23 LUG 2013
Il Papa in favela Il nome di Varginha per chi non conosce troppo bene la geografia brasiliana potrebbe essere occasione di una micidiale confusione tra la favela di Rio de Janeiro e la omonima cittadina del Minas Gerais, e infatti la Wikipedia in italiano c’è cascata in pieno , annunciando che il 25 luglio sarà quest’ultima a essere visitata da Papa Francesco. Come se il Papa andasse al Quartiere Trieste di Roma e qualcuno segnalasse una visita al capoluogo del Friuli-Venezia Giulia… Distanza a parte, difficile in realtà trovare due realtà più opposte. Ferrara I dilemmi della chiesa tra povertà, riforma e profezia - Lercaro Così il mysterium magnum dei poveri si prese il Vaticano II Maurizio Stefanini 19 LUG 2013
Nome per nome, così da Prodi in poi siamo diventati partner dei kazachi Da qualche giorno, i rapporti italo-kazachi sembrano essere diventati più decisivi di quelli con la Germania o la Francia. Dietro il confuso affaire Shalabayeva gli organi di stampa, tra detto e non detto, fanno sentire l’inconfondibile odore degli affari. Che, si sa, per i nostri moralisti sono sempre sterco del demonio. Ma qual è davvero lo stato dei rapporti economici tra Italia e Kazakistan? Non c’è solo l’Eni. Con quasi un miliardo di interscambio commerciale nel 2012, l’Italia è il secondo partner del Kazakistan in Europa, il sesto al mondo, e secondo paese di destinazione dell’export kazaco dopo la Cina, con un 18 per cento del totale. Maurizio Stefanini 17 LUG 2013
Paesi sudamericani infuriati con l'Europa Niente asilo politico a Snowden in Italia. Il "disguido tecnico" sull'aereo di Morales L’Italia non ha mai voluto bloccare l’aereo di Evo Morales per ragioni politiche: c’è stato semplicemente un disguido tecnico originato dal veto di Portogallo e Francia allo scalo. E' questa la versione che Ministero della Difesa e Farnesina danno al Foglio, a proposito della querelle sul velivolo presidenziale che è rimasto per 14 ore a Vienna, per l’asserito sospetto che ci fosse a bordo Snowden (sulla cui richiesta di asilo ha parlato oggi il ministro Bonino: "L'Italia non lo accoglierà, in gioco ci sono i rapporti con gli alleati", ha detto). Maurizio Stefanini 04 LUG 2013
L'Europa e una sfida a colpi di quoziente familiare Una delle ragioni che hanno portato all’elezione di Hollande è stata l’insofferenza della maggioranza dei francesi che non ne poteva più dell’acquiescenza ai diktat tedeschi con cui Sarkozy stava liquidando quel complesso di particolarità nazionali complessivamente note come “eccezione francese”. Ma adesso con la riforma del quoziente familiare lo stesso Hollande è costretto a toccare proprio uno degli elementi fondanti di questa “eccezione”: almeno dal punto di vista del contribuente. E questo proprio mentre Angela Merkel, nell’imminenza del voto di settembre, razzola per i suoi elettori tedeschi in modo opposto da come predichi per gli altri europei, aumentando gli assegni familiari. Maurizio Stefanini 05 GIU 2013