L’ultima impresa Le proposte per l’Italia che paiono un programma di governo. La promesso di un impegno civile delle imprese che sembra un preludio a un fantomatico partito degli imprenditori. L’ultima relazione di Emma Marcegaglia come presidente di Confindustria sarà però ricordata soprattutto per un fuori testo, ovvero la diatriba plateale fra Marcegaglia e Fiat. All’intenzione del Lingotto di lasciare definitivamente Confindustria, il presidente uscente ha risposto: "Non esistono soci di serie A e di serie B. Noi non agiamo sotto pressione di nessuno". Michele Arnese 26 MAG 2011
Consigli utili a Tremonti per una virtuosa manovra non depressiva Interventi sulle pensioni, tagli ai trasferimenti per gli enti locali, spending review, centralizzazione per risparmiare negli acquisti della pubblica amministrazione. Si affastellano i consigli, più o meno richiesti dal governo, in vista della manovra triennale dei conti pubblici da circa 40 miliardi che l’esecutivo approverà a metà giugno. Un accenno a sorpresa sulla previdenza è arrivato ieri dal presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, che ha chiesto con toni non perentori di allungare l’età di pensionamento. Michele Arnese 26 MAG 2011
Italiani più poveri? Eppure i numeri Istat dicono il contrario “So che ci sono dei poveri ma considero discutibile la rappresentazione” secondo cui un italiano su quattro sarebbe povero. Così ieri si è espresso il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, commentando il rapporto Istat 2010 sulla situazione dell’Italia. Dall’analisi di oltre 400 pagine, stampa e televisioni hanno estrapolato in particolare i dati sulla povertà, considerata crescente secondo l’interpretazione pressoché unanime. Eppure, leggendo il testo e le tabelle con i raffronti storici e i confronti tra stati, l’allarme della relazione dell’Istituto nazionale di statistica presieduto da Enrico Giovannini si stempera. Michele Arnese 25 MAG 2011
Così Assolombarda vive e un po’ si divide per il dopo Emma Soddisfazione e al contempo imbarazzo. Sono i due stati d’animo che si colgono in Confindustria Lombardia e in via Pantano, sede di Assolombarda, l’antica e influente associazione delle imprese industriali e del terziario dell’area milanese. Non poteva essere diversamente: con due potenziali candidati per la successione alla mantovana Emma Marcegaglia – Gianfelice Rocca e Giorgio Squinzi – gli industriali lombardi continueranno a esprimere la leadership nazionale con orgoglio. A partire dal presidente di Assolombarda, Alberto Meomartini, manager di lungo corso e d’esperienza, ora presidente di Saipem del gruppo Eni. Michele Arnese 24 MAG 2011
Risiko creditizio Il gran concerto sistemico di Tesoro, banche e fondazioni Chi pensa che la flemma caratterizzi l’azione di Tesoro, istituti di credito e fondazioni bancarie dovrà ricredersi. Sotto la superficie composta di annunci ufficiali e dichiarazioni pubbliche c’è un intenso lavorìo che punta a rafforzare alcuni pilastri del sistema creditizio italiano. La partecipazione è corale: le fondazioni bancarie sempre più proattive a favore dei grandi gruppi dal rilievo sistemico, le piccole e medie banche che vogliono legarsi sempre più alle realtà locali ma si candidano a progetti a sfondo nazionale, e il Tesoro che vigila, caldeggia e promuove Michele Arnese 21 MAG 2011
Uno Scaroni segreto su Libia, concorrenza francese e nucleare Pensate che l’Eni stia vivendo con preoccupazione l’offensiva militare dell’occidente contro il regime di Gheddafi con cui il gruppo italiano ha chiuso in passato fruttuosi accordi? Pensate che il Cane a sei zampe tema la concorrenza in Libia del colosso francese Total? Pensate che il colosso petrolifero italiano sia ben contento che il nucleare dopo l’incidente di Fukushima è in declino non solo in Germania? Bene. Però sappiate che Paolo Scaroni, dimostra tesi esattamente contrarie. Michele Arnese 19 MAG 2011
Brunetta: "L'idea più nuova degli ultimi mesi è la frusta antiregolatoria" Cercasi crescita disperatamente. Ma come crescere senza ridurre le imposte? E’ l’interrogativo, e il cruccio, del governo. Renato Brunetta, economista e ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione, ha un’idea, “la più nuova degli ultimi mesi, una frustata antiregolatoria”, dice al Foglio. Quindi addio riduzione della pressione fiscale? “Siamo realisti. Gli esperti discettano di quale sia il livello di tassazione ottimale: l’Italia è al 42,6 per cento, di sicuro alto. Ma con una bassa congiuntura, un alto debito pubblico e con i vincoli sulla finanza statale non si può ridurre oggi la pressione fiscale”. Un’altra promessa del governo accantonata. “No. Di sicuro siamo in una situazione di stallo. Ma la crescita si può ravvivare non solo con un taglio della pressione tributaria ma anche con una diminuzione della pressione regolatoria che a volte è vera e propria oppressione". Michele Arnese 28 APR 2011
Credetemi, non faremo risorgere l’Iri e le partecipazioni statali Al quartier generale della Cassa depositi e prestiti (Cdp), presieduta da Franco Bassanini, non c’è preoccupazione per l’Opa di Lactalis su Parmalat. Eppure la Cdp guidata dall’ad, Giovanni Gorno Tempini, si stava prodigando per coagulare una cordata italiana per rilevare il controllo dell’azienda di Collecchio. “L’azione della Cassa ha comunque prodotto un buon risultato", dice Bassanini in una conversazione con il Foglio. Michele Arnese 27 APR 2011
Idee pro crescita per mobilitare il risparmio. Parla Siniscalco Domenico Siniscalco segnala un paradosso: da economista insegna che il risparmio finanzia gli investimenti, da banchiere d’affari e da ex ministro dell’Economia osserva invece che la mole da primato del risparmio italiano non affluisce se non a fatica in investimenti e nelle aziende. Per far coincidere la teoria macroeconomica con la pratica il presidente di Assogestioni ha qualche suggerimento: “In Italia non c’è un vero mercato dei capitali per la crescita. Il mercato è dominato da un capitalismo familiare e statale, e arricchito adesso da banche e da fondazioni bancarie. Manca un luogo dove risparmio privato e investimenti privati s’incontrano”. Michele Arnese 14 APR 2011
Economista prodiano sostiene tesi tremontiane sul colbertismo C’è un economista ed ex manager pubblico che non si scandalizza, né si scompone, osservando la progressiva evoluzione della politica economica italiana verso forme di colbertismo tenue. La decisione del governo di affidare al Tesoro la possibilità di entrare nel capitale di aziende ritenute strategiche, come Parmalat, attraverso società controllate come la Cdp (Cassa depositi e prestiti), se suscita perplessità e contrarietà negli economisti di scuola liberista non stupisce un economista industriale come Gian Maria Gros-Pietro, direttore del dipartimento di Scienze economiche dell’Università confindustriale Luiss e in passato nei board di Eni, Atlantia e Fiat, oltre che liquidatore delle attività dell’Iri. Michele Arnese 02 APR 2011