Speciale online Gender a scuola, ecco quelli che non ci stanno Nuova puntata del giallo dell’anno: chi ha autorizzato l’Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali diretto da Marco De Giorgi, a commissionare (a spese dei contribuenti) e a diffondere tra gli insegnanti di ogni ordine e grado i tre opuscoli intitolati “Educare alla diversità a scuola”? Da quei rozzi prodotti dell’ideologia del gender travestiti da strumenti di lotta all’omofobia, si sono dissociati più volte i due ministeri interessati alla faccenda, nelle persone dell’ex sottosegretario alle Pari opportunità, Maria Cecilia Guerra, e di Gabriele Toccafondi, tuttora sottosegretario del Miur. Non eravamo nemmeno stati informati, hanno ripetuto in più occasioni. Leggi anche E’ il Minculpop Lgbt, bellezza Nicoletta Tiliacos 28 MAR 2014
E’ il Minculpop Lgbt, bellezza Il Minculpop Lgbt non si arrende: vuole la teoria del gender in tutte le scuole italiane. La deputata del Pd Michela Marzano ha chiesto qualche giorno fa che siano finalmente diffusi gli opuscoletti dell’Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale intitolati “Educare alla diversità”, destinati agli insegnanti di scuola primaria, media e superiore. Commissionati all’Istituto Beck dal direttore dell’Unar Marco De Giorgi, ma sconfessati sia dalla ex titolare delle Pari opportunità sia dal Miur, quei libretti sono l’esempio perfetto di ciò che il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco, ha definito nella sua prolusione del 24 marzo scorso “una vera dittatura – che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l’identità di uomo e donna come pure astrazioni”. Leggi anche Meotti La scuola del totalitarismo relativista Nicoletta Tiliacos 27 MAR 2014
Quel don Silvano contiguo al potere peggiore Luca Rastello, torinese, classe 1961, fa il giornalista e per molti anni ha lavorato nel mondo del volontariato. Ha diretto tra il 2000 e il 2001 l’Indice dei libri del mese, ha fondato nel 1993 il Comitato torinese di accoglienza ai profughi dell’ex Iugoslavia e nel 1998 ha pubblicato “La guerra in casa”, romanzo-reportage sulla guerra degli anni Novanta nei Balcani. Rastello ha anche lavorato nel Gruppo Abele di don Luigi Ciotti fino alla metà degli anni Novanta, e ha diretto la rivista Narcomafie. Domani arriva in libreria il suo ultimo libro. E’ un romanzo e si intitola “I Buoni”, con la b maiuscola. Lo pubblica Chiarelettere (224 pagine, 14 euro) e Rastello lo ha dedicato alle figlie, “Elena e Olga, perché sfuggano”. Nicoletta Tiliacos 26 MAR 2014
Eutanasia non è autonomia, dice la baronessa Jane Campbell, disabile Il messaggio di Giorgio Napolitano all’Associazione Luca Coscioni, nel quale il presidente scrive che “il Parlamento non dovrebbe ignorare il problema delle scelte di fine vita ed eludere un sereno e approfondito confronto di idee su questa materia”, è stato interpretato fatalmente come un’apertura alla possibilità che anche l’Italia si aggiunga al novero dei paesi che prevedono eutanasia e suicidio assistito. Di suicidio assistito, per esempio, si è trattato nel caso dell’ex parlamentare Lucio Magri, il quale aveva scelto la Svizzera perché lì a una persona come lui, senza alcuna malattia terminale ma semplicemente molto depressa, poteva essere consentito di suicidarsi con una flebo al pentobarbital. Nicoletta Tiliacos 21 MAR 2014
“Giù le mani dalle nostre famiglie”. Ecco la Manif pour Tous Italia Jacopo Coghe, ventinove anni, titolare di una piccola tipografia e terzo figlio in arrivo, è il presidente della Manif pour Tous Italia, nata nemmeno un anno fa in esplicito riferimento al movimento che in Francia si è opposto alla legge sul matrimonio omosessuale. Nello scorso giugno, racconta Coghe, “ci siamo ritrovati in una ventina, tutti giovani genitori, alcuni credenti e altri agnostici, a constatare che, se la proposta di legge sull’omofobia e transfobia in discussione in Parlamento fosse stata approvata, saremmo stati espropriati della libertà di educare i nostri figli”. Nicoletta Tiliacos 28 FEB 2014
Liberi, anche i cattolici Nell’ultimo numero della Civiltà Cattolica, l’organo della Compagnia di Gesù, un articolo di padre GianPaolo Salvini S.I. tesse l’elogio della Conferenza episcopale francese e delle sue prese di posizione nei confronti della recente “legge Taubira” che dallo scorso aprile autorizza il matrimonio omosessuale con possibilità di adozione. Nicoletta Tiliacos 25 FEB 2014
Il liberale contro il “piccolo commissario politico del femminismo radicale” Tanto per smentire chi vede solo “rigurgiti reazionari” nel movimento francese contro l’“Abcd de l’égalité” (il programma scolastico introdotto quest’anno nelle scuole primarie dal ministro dell’Educazione Vincent Peillon), una delle più puntuali stroncature del provvedimento arriva da un intellettuale – il quarantottenne Eric Deschavanne, docente di Filosofia a Paris IV Sorbonne – che così poco corrisponde alla caricatura del “vandeano” da essersi schierato, un anno fa, a favore della legge Taubira che ha introdotto il matrimonio gay. Nicoletta Tiliacos 11 FEB 2014
Egalité scolastica, fiabe unisex e scomparsa del senso del ridicolo Il rinvio della nuova legge sulla famiglia in Francia, e le imbarazzate rassicurazioni governative sul fatto che comunque non si sarebbe occupata né di fecondazione assistita per coppie lesbiche né di utero in affitto per quelle di omosessuali maschi, non hanno impedito alla ministra Guardasigilli, Christiane Taubira (“madre” della legge sulle nozze gay) di promettere su Europe 1, martedì mattina, che a quelle misure, prima o poi, ci si arriverà. Nicoletta Tiliacos 06 FEB 2014
Vittoria pour Tous Patetica retromarcia, resa, sconfitta, vigliaccheria, disfatta: sono le parole usate dai giornali della gauche francese per commentare la decisione del governo Ayrault, annunciata lunedì, di rinunciare a presentare nel 2014 il progetto di legge sulla famiglia. Il quale, ormai è chiaro, doveva contenere la possibilità di accedere alla fecondazione in vitro per le coppie lesbiche, se non anche introdurre l’utero in affitto. Nicoletta Tiliacos 05 FEB 2014
La “rupture” di François Hollande è poco più di un tweet a un’agenzia Il perfido Benoît Rayski, storico ed editorialista di Atlantico.fr, non si è fatto sfuggire l’occasione per notare che l’albergo dove ieri si è tenuta la cena di gala con Valérie Trierweiler ospite d’onore, durante il suo viaggio umanitario in India, si chiama Taj Mahal. Proprio come il famoso e immenso mausoleo che l’imperatore moghul Shah Jahan fece costruire per l’adorata moglie defunta Mumtaz Mahal (una moglie coesistente con altre, visto che di islamici si trattava: ma vuoi mettere l’eterna soddisfazione?). Nicoletta Tiliacos 28 GEN 2014