Anche al mercato degli ovociti inglesi il “dono solidale” è solo un trucco L’autorità inglese per la fertilità e l’embriologia (Hfea) ha deciso che la donazione di ovociti a coppie infertili “merita di essere pagata di più”, e ha stabilito che il compenso di 250 sterline a donazione dovrà essere da ora in poi triplicato. Ma 750 sterline cominciano ad assomigliare molto, forse troppo, a un vero e proprio pagamento. In grado di invogliare, soprattutto in tempi di crisi, donne giovani e senza mezzi a sottoporsi a una pratica fortemente lesiva della loro salute. Leggi Julia Kristeva ha scommesso sul soffio di vita prima di tutto e dopo tutto di Annalena Benini - Leggi Ora basta con l'aborto di Giuliano Ferrara Nicoletta Tiliacos 22 OTT 2011
E' ora che le bambine tornino a essere umane Tutti sappiamo che la Cina è il paese dove l’aborto selettivo delle bambine è pratica corrente, incoraggiata e spesso obbligata (l’associazione Women’s Rights Without Frontiers ha dato notizia lunedì scorso della morte, avvenuta il 12 ottobre nella provincia dello Shandong, di una donna al sesto mese di gravidanza durante l’aborto al quale aveva invano tentato di ribellarsi). Tutti sappiamo anche che la Cina è anche il paese dove ancora oggi, in molte zone rurali, non si esita a uccidere le neonate nell’acqua bollente o lasciandole morire per abbandono, fame e sete, in attesa del maschio al quale l’obbligo del figlio unico dà diritto. Leggi Julia Kristeva ha scommesso sul soffio di vita prima di tutto e dopo tutto di Annalena Benini Nicoletta Tiliacos 21 OTT 2011
L’occidente indebolito di Kreeft e l’esempio della forza islamica Ex calvinista di origine olandese, folgorato da sant’Agostino mentre studiava filosofia a Yale, il settantaquattrenne filosofo Peter Kreeft è un importante apologeta cattolico americano, autore di libri di successo come “Venti argomenti sull’esistenza di Dio”, “Socrate incontra Kant” e “Tra Allah e Gesù”. Intervistato martedì scorso da Avvenire, Kreeft ha riproposto la tesi dell’occidente nemico di se stesso, che sbaglia a temere l’islam perché la sua fine può arrivare solo dall’“edonismo mondano e socialmente rispettabile” che ha preso il posto della fede e si è fatto religione. Leggi Se il cristianesimo è un’agenzia di assistenza sociale, Dio dov’è? di Pietrangelo Buttafuoco Nicoletta Tiliacos 26 SET 2011
Push De Botton Quando, un mese fa, era stato annunciato il nuovo saggio di Alain de Botton sulla “religione senza Dio” avevamo pensato: eccone un altro, convinto che si possa salvare il buono della fede (bellezza, arte, ispirazione, morale, educazione, consolazione) liberandosi dell’ingombrante Padreterno e rispolverando esperimenti farlocchi come la “religione dell’umanità” di comtiana memoria. Ma ora che abbiamo letto “Del buon uso della religione. Una guida per i non credenti” (Guanda, 284 pagine, 17,50 euro). Nicoletta Tiliacos 11 SET 2011
Perché l’America in crisi si specchia sempre di più nel “Grande Gatsby” Sono più di tre anni che se ne parla e finalmente è suonata l’ora del primo ciak per il nuovo adattamento cinematografico del “Grande Gatsby”, con la regia dell’australiano Baz Luhrmann (quello di “Moulin Rouge” e di “Australia”) e Leonardo DiCaprio nella parte che fu di Robert Redford nel 1974 (regia di Jack Clayton e sceneggiatura di Francis Ford Coppola), di Alan Ladd nel 1949 e anche di un molto meno indimenticabile Toby Stephens nel 2000, mentre l’inglese Carey Mulligan interpreterà il ruolo di Daisy (Mia Farrow nel ’74). Nicoletta Tiliacos 14 AGO 2011
La religione senza Dio, un'idea decrepita che abbiamo già visto Nessuna idea è mai abbastanza decrepita e screditata da non poter essere spacciata per attualissima. Ma ci voleva la beata ingenuità dello scrittore svizzero Alain de Botton, per tessere l’elogio della “religione senza un Dio” (lo fa nel suo prossimo libro, anticipato su Repubblica del primo agosto) e per proporre – seriamente – il ritorno alla religione dell’umanità di giacobina memoria. Nicoletta Tiliacos 01 AGO 2011
Più memoria per tutti. La nuova frontiera dei ricordi è Proust.com Il bello dei ricordi è che sono, appunto, ricordi. Oggetti fragili da maneggiare, da rievocare in certe rare e preziose occasioni (cfr. “Canzoni stonate” di Gianni Morandi: “Canto solamente insieme a pochi amici / quando ci troviamo a casa e abbiamo bevuto / non pensare che ti abbiam dimenticato / proprio ieri sera parlavamo di te”). Trafitture dei pensieri che possono affettuosamente e/o malinconicamente aggredire quando meno te l’aspetti, a riaprire archivi interiori e a farti dire a chi è vicino: “Ti ricordi?”. “Sì. E tu ti ricordi…”. Nicoletta Tiliacos 25 LUG 2011
Alla faccia di Borat Non è certamente un caso se dopo Borat, la devastante parodia del giornalista kazako alla scoperta dell’occidente, ideata interpretata e diretta nel 2006 dall’inglese Sacha Baron-Cohen, l’industria cinematografica kazaka sembra attualmente vivere una fase talmente trionfante da far pensare a una revanche. Nicoletta Tiliacos 18 LUG 2011
“Fu la sconfitta della ragione”. Quel libro da leggere che rilegge il caso Sofri “Lui non dette l’ordine, ma era d’accordo”. “Lui” è Adriano Sofri e l’affermazione testuale è di Leonardo Marino, l’uomo che a sedici anni dall’omicidio del commissario Calabresi accusò l’ex leader di Lotta continua di esserne stato il mandante, e si autoaccusò di averlo eseguito con altri due militanti di Lc, Giorgio Pietrostefani e Ovidio Bompressi. A registrare quella frase, nell’agosto del 2009, fu Giovanni Parlato, il redattore del quotidiano il Tirreno che si è occupato del caso Sofri fin dal 1997. Nicoletta Tiliacos 12 LUG 2011
Selezione innaturale L’occidente che si interroga sulle “donne mancanti” in Asia (centosessantatré milioni negli ultimi trent’anni: bambine abortite prima di nascere, uccise subito dopo il parto, lasciate morire senza cure in tenera età, ma altre stime parlano di più di quattrocento milioni) è stato ed è complice di quella sparizione. Non solo con le omissioni e l’ostinata volontà di distogliere lo sguardo, ma attraverso politiche malthusiane messe in atto da autorevoli istituzioni internazionali, organizzazioni “filantropiche” per il controllo delle nascite, governi. Nicoletta Tiliacos 29 GIU 2011