Il vescovo Negri: “Altro che politica, la crisi per i cattolici è di cultura” La maggior parte delle gerarchie della chiesa italiana ha seguito in silenzio il recente raduno che a Todi ha visto le principali associazioni cattoliche lavorare per il futuro. “La volontà”, dice al Foglio il vescovo di San Marino e Montefeltro Luigi Negri, “mi sembra una: restare un passo indietro rispetto ai laici. Spetta a loro autonomamente prendere le iniziative che ritengono più giuste. Spetta a loro impegnarsi in politica, non certo alla chiesa. Lungimirante in questo senso è stato l’intervento del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana. Leggi Dio, il prete, il democristiano di Stefano Di Michele Paolo Rodari 24 OTT 2011
Un solo spirito, bipolare Dietro la linea di Bagnasco una chiara intesa col Papa Non è un caso il fatto che ieri il quotidiano dei vescovi italiani Avvenire abbia pubblicato per intero (in compagnia del Foglio) l’intervento con il quale Angelo Bagnasco a Todi ha chiuso con l’idea di dare vita a una nuova Dc. Significa che per il capo dei vescovi italiani l’intervento di due giorni fa ha lo stesso valore dell’altro testo che il giornale ha pubblicato integralmente nei giorni scorsi: la prolusione al consiglio permanente della Cei, nella quale Bagnasco condannava non senza durezza i comportamenti di Silvio Berlusconi emersi dalle intercettazioni, peraltro bollate come eccessive. Leggi Bagnasco parla, i giornali scrivono il contrario. Grottesca mistificazione di Maurizio Crippa Paolo Rodari 19 OTT 2011
Moody’s a Todi. Giù il rating della Dc Chi voleva buttarla in partito, e costruire attorno al mondo cattolico lo schema di manovre politiciste, è rimasto deluso. Doccia gelata per i todini, le associazioni cattoliche solidariste e Pd, che auspicavano un soggetto vescovile che mettesse finalmente in soffitta anni di battaglia sui valori “non negoziabili” e di pluralismo nella presenza politica è stata servita di primo mattino direttamente dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei. Il nostro impegno, ha detto mentre i seminaristi sorseggiavano il caffè gentilmente offerto dai francescani del convento di Montesanto, è “prepolitico”. Paolo Rodari 17 OTT 2011
Il cavaliere bianco Vir ecclesiasticus, notevole studioso, e a suo modo capopolo di Sant’Egidio, il professor Andrea Riccardi è sceso in campo con decisione, prudenza e sensibilità per i tempi. Se a Palermo, nel 1995, agli stati generali della chiesa italiana il cardinale Camillo Ruini lo fece sedere alla sua destra, al tavolo della presidenza, aveva evidentemente le sue ragioni. Già allora Riccardi guidava “una cometa con piccolo nucleo ma mirabolante scia luminosa” – così l’Espresso definì la Comunità di Sant’Egidio. Paolo Rodari 13 OTT 2011
Nasce a Todi il partito-non partito dei cattolici. Centrodestra, poi si vedrà L’attesa del mondo cattolico per il raduno a porte chiuse di Todi (17 ottobre) è palpabile. I vertici della chiesa italiana, dal cardinale Angelo Bagnasco in giù, osservano con attenzione quello che può diventare “l’atto fondativo” di un nuovo soggetto culturale e sociale in grado di interloquire con la politica. Scomposizione e ricomposizione. Lo slogan che Aldo Moro aveva caro è diventato un mantra: l’idea potente è che la naturale collocazione dei cattolici nella destra e nella sinistra del bipolarismo post democristiano sia da ripensare daccapo. Paolo Rodari 07 OTT 2011
Leggi tutti gli interventi Bagnasco oltre Berlusconi Il de profundis dell’era ruiniana nella quale i vescovi dettavano la linea rimanendo un passo indietro ai partiti sembra essere arrivato con la prolusione dell’altro ieri del cardinale Angelo Bagnasco in apertura del Consiglio permanente della Cei. La nuova strada è aperta. Il futuro prevede un soggetto politico che raccolga il meglio dell’Udc, degli ex Popolari confluiti nel Pd e del Pdl. “Da Formigoni a Fioroni”, è la battuta, provocatoria ma nemmeno troppo, che circola tra gli organizzatori del convegno di Todi del prossimo 17 ottobre. Leggi gli interventi di Ritanna Armeni - Luigi Amicone - Ruggero Guarini - Sandro Bondi - Leggi I vescovi e le bisbocce di Giuliano Ferrara Paolo Rodari 28 SET 2011
Scomunica rimandata Bagnasco chiede aria nuova, non fa sconti e pensa al poi “I comportamenti licenziosi e le relazioni improprie sono in se stessi negativi e producono un danno sociale a prescindere dalla loro notorietà. Ammorbano l’aria e appesantiscono il cammino comune”. Il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, non ha citato direttamente il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ma è chiaro che era lui il convitato di pietra della prolusione tenuta ieri in apertura del Consiglio permanente dei vescovi italiani. In un testo dove non sono mancate stoccate alla magistratura è emersa assai chiara la volontà del capo dei vescovi di uscire dall’angolo nel quale, in queste settimane, sembravano averlo costretto coloro che hanno accusato la chiesa di troppo silenzio. Paolo Rodari 26 SET 2011
“Lutero amava Dio, noi meno” Racconta lo storico Alberto Melloni che quando Joseph A. Komonchak, prete dell’arcidiocesi di New York, professore alla Catholic University of America di Washington e grande studioso del Concilio, scrisse in un pamphlet che i teologi tomisti sono vita natural durante o riformatori o conservatori mentre gli agostiniani nascono riformatori ma muoiono conservatori, Joseph Ratzinger sorrise felice di trovarsi d’accordo col suo collega americano. Perché anche lui, da studioso agostiniano, “ritiene che le riforme restano comunque pleonastiche, superflue, rispetto al cuore della vita di fede”. Leggi Biancaneve e i 7 antipapisti - Leggi Il vento di riforma tedesco - Leggi Solo un Papa ci può salvare di Giuliano Ferrara Paolo Rodari 24 SET 2011
Biancaneve e i 7 antipapisti Le stanze vaticane non parlano, sussurrano, tutto sta nel saperle ascoltare” ripetono i diari del decano dei vaticanisti Benny Lai specificando, tuttavia, che l’ascolto “è fatto di tante cose”. Ci sono i chiacchiericci degli uscieri, gli sguardi degli officiali, le mezze parole dei monsignori e i silenzi dei cardinali. E poi ci sono le lettere anonime, velenose e per nulla edificanti. E poi, un po’ meno grezzi di queste ma pur sempre senza alcuna patente di ufficialità, i report segreti fatti circolare tra i vari curiali da mani sempre molto interessate. Leggi Solo un Papa ci può salvare di Giuliano Ferrara - Leggi Il grande sermone del Papa sul fondamento della politica Paolo Rodari 23 SET 2011
Il Papa e il luterano postcattolico “Ratzinger non farà come molti tedeschi che si vergognano della propria fede cattolica e di essa, soprattutto innanzi ai luterani, si scusano. Il Papa non si scuserà per la sua fede e, al contrario, essendo consapevole di essere la guida della chiesa indicherà a tutti la giusta via”. Wolfgang Ockenfels è un teologo domenicano tedesco che nel 2003 Giovanni Paolo II volle fare membro del Pontificio Consiglio Justitia et Pax. Amico del Pontefice, docente all’Università di Treviri e redattore della rivista domenicana “die Neue Ordnung”, conosce bene la chiesa tedesca, una chiesa, dice, “affetta dal virus antiromano". Paolo Rodari 22 SET 2011