Draghi o Merkel? Le due vie d’uscita Venerdì il contagio spagnolo, ieri il bubbone greco. Le Borse cadono. Lo spread sale. E ogni giornata finanziaria precipita nelle tenebre, con scambi volatili e sempre più rarefatti sui titoli pubblici. La partita vede attorno al tavolo tre giocatori: i mercati, i governi e la Banca centrale. La posta è l’euro. I mercati non smettono di rilanciare finché non trovano il punto di rottura. I governi non sono in grado di tener testa perché a Bruxelles prendono degli impegni e poi a casa loro li contraddicono: non fa eccezione la Germania. Stefano Cingolani 24 LUG 2012
“Tasse sì, tagli mai” “Questa non è una manovra bis, ma un cambiamento strutturale. Si tratta di ridurre gli sprechi salvando i servizi”. Mario Monti, aprendo ieri il tavolo con le parti sociali, ha parlato. Ma chi lo ha ascoltato? Susanna Camusso, leader della Cgil, lancia l’allarme rosso. Raffaele Bonanni, segretario della Cisl, si straccia le vesti per i suoi statali (se ne andranno un impiegato e due dirigenti su dieci, ha confermato Vittorio Grilli viceministro dell’Economia). Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, si augura che ci siano i soldi per pagare i fornitori e vuole sostegni alle costruzioni, i portavoce degli enti locali sbraitano perché i fondi periferici vengono ridotti più di quelli centrali. Leggi l'editoriale Sulla spesa pubblica i sindacati uniti da una strategia sfascista - Leggi Un assaggio di spending review Stefano Cingolani 04 LUG 2012
Bolle e balle Sarà perché incombe la crisi dell’euro, sarà per Angela Merkel e il vertice dell’ultima spiaggia a Bruxelles, ma questa volta il florilegio sull’eterna sfida Italia-Germania sfiora il sublime. Del resto, non manca nemmeno Goethe l’Olimpico. Insieme con Verdi vs Wagner, le banalità di Moravia sui tedeschi organizzati e gli italiani pasticcioni, l’infanzia di Gramellini, l’immancabile ricordo di Strehler, Inge Schöntal vedova Feltrinelli e Antje Dippel, mamma di Montolivo. Stefano Cingolani 29 GIU 2012
La doppia verità di Berlino e Parigi E’ sostanza o accidente? Parola o cosa? Alla vigilia del vertice che dovrebbe salvare l’euro (almeno stando alle aspettative suscitate) si ripropone l’antico dilemma di Don Ferrante di fronte alla peste. Ieri sera si è svolto un incontro preliminare tra la cancelliera Merkel e il presidente francese Hollande. Rivive, dunque, l’asse renano? Una cosa è l’immagine, tutt’altra la realtà. “Abbiamo lavorato bene sullo sviluppo”, è la dichiarazione ufficiale. Leggi il bollettino della crisi Stefano Cingolani 28 GIU 2012
Bando ai tabù E’ giusto che l’Italia discuta e negozi in Europa. Quanto ci costa uscire dall’euro? Angelo Panebianco ieri sul Corriere della Sera ha posto la questione senza giri di parole. Per il politologo i costi sono eccessivi e soprattutto politici: cadendo il vincolo esterno, “l’Italia si ritroverebbe nelle condizioni di una zattera alla deriva nel Mediterraneo”. Anche il cemento nazionale, quello che ha tenuto insieme nord e sud, s’allenterebbe fino alla frattura finale. Senza contare il pericolo per la stessa democrazia. Stefano Cingolani 22 GIU 2012
Speculazione, Italia Chi ce l’ha con l’Italia e perché? Mario Monti, prima inquieto poi allarmato, se la prende con “commenti inappropriati che vengono da altri paesi europei” (precisamente l’Austria). Corrado Passera si dichiara “indignato”, lamentando che la Ue non abbia agito prima. Intanto, Piazza Affari soffre e lo spread torna a quota 475. Secondo un filone di pensiero che va per la maggiore la speculazione, in ritirata dal fronte spagnolo dove l’Unione europea è intervenuta con un centinaio di miliardi per salvare le banche, si sposta sul fronte italiano. Stefano Cingolani 13 GIU 2012
E' morto Antoine Bernheim A Parigi lo chiamavano ironicamente Tonio per quella sua faiblesse verso l’Italia, Trieste e le Assicurazioni Generali dove per oltre trent’anni ha sempre giocato un ruolo chiave. Antoine Bernheim, socio gerente della banca d’affari Lazard fino a che non diventò americana dieci anni fa, esponente tipico della haute finance francese, gran giocatore di bridge, ha intrecciato la sua esistenza con Mediobanca, Fiat e, appunto, le Generali come amministratore e come dirigente. Stefano Cingolani 05 GIU 2012
Bankitalia, ci vuole la svolta Lo stile è asciutto, essenziale, niente fronzoli, come quello di Mario Draghi. Il metodo di lavoro è collegiale, alla Carlo Azeglio Ciampi. L’impianto dottrinario lo avvicina a Tommaso Padoa-Schioppa. Il rapporto stretto con il governo richiama Guido Carli. Troppi maestri? Per la nuova generazione di governatori della Banca centrale è difficile trovare un unico modello al quale fare riferimento. Tutto è così diverso: l’euro ha sottratto una componente essenziale della sovranità, come la moneta; la crisi ha portato al collasso i grandi paradigmi teorici del passato, liberismo, keynesismo, monetarismo. Stefano Cingolani 30 MAG 2012
Palazzo europeo La Germania si macera sull’inflazione, l’Europa sull’addio alla Grecia “Inflations-Alarm!”. A tutta prima pagina. Più la foto di una banconota da un milione di marchi stampata nel 1923. E’ bastato poco per scatenare l’isteria della Bild Zeitung, il quotidiano tedesco fondato da Axel Springer che vende cinque milioni di copie anche nell’era dei cinguettii e dei social network. E’ bastato che la Bundesbank lanciasse un messaggio accondiscendente appoggiato dal ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble, perché scattasse il riflesso pavloviano seguito da distinguo e precisazioni ufficiali. Stefano Cingolani 11 MAG 2012