Sarò libero di liberarvi dai corporativismi. Parla Pitruzzella “Il mio, ahimè, è l’Antitrust ai tempi della crisi”. Giovanni Pitruzzella dal suo ufficio all’ottavo piano della palazzina di piazza Verdi, davanti al vecchio stabile della Zecca del Regno, sospira. Prima ancora di insediarsi, lo hanno tirato da tutte le parti, lo hanno preso per le maniche e per la giacchetta. Polemiche sulle sue competenze, sulla sua attività professionale di avvocato e sulla sua amicizia col presidente del Senato, che poi lo ha nominato. Stefano Cingolani 17 DIC 2011
Arrivano gli americani All’alba del nove dicembre 2011, vent’anni dopo il concepimento del trattato di Maastricht, l’Unione europea cambia in modo drastico. L’accordo raggiunto a Bruxelles non solo scava un fossato tra Berlino e Londra (per la terza volta in cent’anni), ma mette in moto una serie di riallineamenti strategici che saranno di grande importanza. Stefano Cingolani 11 DIC 2011
Lo spread Btp-Bund scende fino a 375 punti I mercati approvano il decreto italiano d’impronta tedesca Lo spread, il nuovo spettro che s’aggira per l’Europa, ha abbassato le penne. E di parecchio. La differenza dei rendimenti tra Btp e Bund è scesa al 3,8 per cento, quindi i tassi sono tornati sotto quota 6, allontanandosi dalla linea del Piave che la Banca d’Italia ha indicato all’otto per cento. Il mostro è domo o si prende solo una pausa? Dipende da quel che accadrà al vertice europeo di giovedì e venerdì, preparato ieri dall’incontro tra Nicolas Sarkozy e Angela Merkel. Intanto, il decreto Monti ha superato la prima prova. Stefano Cingolani 05 DIC 2011
Non c’è etica del capitalismo che tenga se c’è troppa politica La “multinazionale delle mazzette” non abita a Roma in un palazzetto di vetro e cemento che guarda il Tevere, ma a Monaco di Baviera. Opera in venti paesi che coprono l’intero alfabeto, dalla A di Argentina alla V di Vietnam passando per la I di Italia. Non l’ha messa a nudo un magistrato d’assalto, bensì una società di revisione dei conti, l’olandese Kpmg, una delle quattro grandi (insieme a Deloitte & Touche, Ernst & Young e PwC). Stefano Cingolani 05 DIC 2011
L’Europa può evitare una nuova Lehman. Parla Ennio Doris Uscire dalla paura. Ecco la chiave per superare una crisi che rischia di ripetere quella dell’ottobre 2008. Ennio Doris spiega al Foglio quanto sarebbe semplice cambiare lo stato d’animo che prevale oggi in Europa, ma diventa terribilmente difficile perché di nuovo si stanno commettendo gli stessi errori di tre anni fa. "E’ importante quel che fanno i governi, e io credo che quello italiano debba e possa prendere decisioni che i partiti non sono in grado di assumere. Per questo sono stato favorevole a una soluzione tecnica". Stefano Cingolani 04 DIC 2011
Se ci si disfa dell’euro Il circo mediatico-finanziario sembra in piena convulsione. Moody’s nel suo ultimo report ritiene che “default multipli non sono da escludere”. E tutti pensano subito all’Italia. Leggi l'editoriale di Giuliano Ferrara Solo un Dio ci può salvare - Leggi L’eurocontagio ora sa di recessione Stefano Cingolani 29 NOV 2011
Gli europentiti Più che un’unione monetaria sembrava un’unione mistica Un’autocritica così, nessuno se l’aspettava: “Bisogna ammettere che abbiamo sbagliato”. E ancora: “I padri fondatori dell’euro sono stati troppo ambiziosi”. Non lo scrive uno dei tanti euroscettici che si fregano le mani, a destra come a sinistra: non è Antonio Martino né Giorgio La Malfa, per citare due politici ed economisti di scuola e collocazione diversa, l’uno seguace di Milton Friedman e l’altro allievo di Franco Modigliani. No, l’autodafé, pubblicato in prima pagina dal Sole 24 Ore sotto il titolo “Il re è nudo”, viene niente meno che da Guido Tabellini, rettore dell’Università Bocconi, economista apprezzato urbi et orbi, in corsa per il Tesoro nel governo dei tecnici guidato da Mario Monti. Leggi E se tornassimo alla lira? Stefano Cingolani 28 NOV 2011
I tagliateste di Bruxelles Aveva proprio ragione Gustave Flaubert: non si riesce a evitare i luoghi comuni, anche perché talvolta esprimono scomode verità. Prendiamo Italia e Grecia; sì, proprio loro, “stessa faccia stessa razza”, stesso destino politico. Nel giorno in cui a Roma si manovra per un governo d’emergenza, ad Atene si raggiunge l’intesa per un esecutivo di salute pubblica. Mario Monti di qua, Lucas Papademos di là. Due economisti d.o.c., l’uno ex commissario europeo, l’altro ex governatore della Banca centrale greca, poi vicepresidente di quella europea. Stefano Cingolani 14 NOV 2011
Draghi in Bce tra tragedia greca e panico indotto: che fare? Ci mancava pure il referendum greco per accompagnare con inni tragici il cambio alla Banca centrale europea. Mario Draghi ha vivo il ricordo di un altro voto popolare, quello danese che nel giugno 1992 respinse il trattato di Maastricht. La speculazione da mesi aveva già colpito le valute deboli (allora erano scandinave); a quel punto partì l’attacco alla lira italiana e a quella britannica. Stefano Cingolani 03 NOV 2011
Contro il paradigma declinista Il “fanatismo dell’Apocalisse”, come lo chiama Pascal Bruckner, nemico giurato dell’antiumanista ideologia della Terra, ha aggiunto al suo vocabolario escatologico un’altra espressione: i “licenziamenti facili”. Che la usino come schermo i sindacati e i partiti del no, è ovvio. Sembra invece un autogol se entra nel lessico del governo. Nota Franco Bruni sulla Stampa: “Menzionare la facilitazione del licenziamento dei lavoratori a tempo indeterminato è inutilmente provocatorio”. Stefano Cingolani 30 OTT 2011