Il sogno (sindacale) americano Il modello americano che Sergio Marchionne vuol portare a Torino provoca irritazione e ripulsa da un capo all’altro dello spettro politico e sociale. Giampaolo Galli, direttore generale della Confindustria, gli preferisce il Modell Deutschland. Mentre il sociologo Luciano Gallino lo dipinge con tratti conradiani. “L’orrore, l’orrore”, nemmeno fosse il rantolo di Kurtz in “Cuore di tenebra”. Quel che suscita disgusto è l’aziendalismo e lo scambio, in pieno spirito mercantil-capitalistico, tra salario, occupazione e diritti. Leggi Pullover e piccone di Francesco Forte - Leggi Da oggi Mirafiori produce conflitto Stefano Cingolani 27 DIC 2010
Marchionne, il giacobino nero “ Un colpo d’ariete alla concertazione, a quel che resta del vecchio compromesso socialdemocratico, o meglio, al modello sociale che si è imposto in Europa a partire dal Dopoguerra, dalla vittoria sul nazifascismo”. Per Fausto Bertinotti, “l’operazione Marchionne”, come la chiama in una conversazione con il Foglio, è ambiziosa, forse anche al di là delle intenzioni del manager dal pullover nero. Stefano Cingolani 24 DIC 2010
Ascoltate l'urlo di Sergio - Intervista a Giorgio La Malfa “Sono davvero stupito dalle reazioni degli imprenditori. Un giorno dovranno pur spiegare perché lasciano solo Sergio Marchionne”. Giorgio La Malfa, ex ministro del Bilancio, deputato torinese, come suo padre Ugo per il quale l’avvocato Agnelli diceva sempre di votare, conosce bene la Fiat ed è convinto che, ancora una volta, venga da lì una scossa importante (e salutare) all’intero sistema. Leggi Un pullover per Sacconi Stefano Cingolani 20 DIC 2010
Detroit, Italia Fiat: per D'Amato la campana suona per tutti, Confindustria inclusa Antonio D'Amato, presidente della Confindustria dal 2000 al 2004, pensa che la campana suoni per tutti. "In Italia si lavora 1.600 ore l'anno, negli Stati Uniti duemila e in Cina fino a tremila. Per affrontare la guerra economica in corso tra l'oriente che si espande e l'occidente che si ritrae", spiega al Foglio, bisogna "lavorare di più, lavorare tutti", rovesciando la vecchia parola d’ordine della sinistra sindacale. L'Italia ha ancora un potenziale industriale enorme, il secondo dopo quello tedesco, "ma viene soffocato in questa camera a gas consociativa. Leggi Siamo avvolti nella menzogna di Giuliano Ferrara Stefano Cingolani 19 DIC 2010
Il pullover di sinistra - Intervista a Sergio Chiamparino Una sfida da accettare, fino in fondo. Sarà perché la parola gli piace, tanto da averci titolato il suo ultimo libro (“La sfida”, uscito da Einaudi), ma Sergio Chiamparino è convinto che la rivoluzione Marchionne offra alla sinistra un’occasione da non perdere. Il sindaco di Torino, una delle teste più anticonformiste del Pd, accoglie l’invito del Foglio, collega il caso Fiat alla situazione politica e spiega: "Vuol sapere chi vincerà la partita del governo?". Stefano Cingolani 16 DIC 2010
Italia - Detroit/4 Le potenzialità eversive dell’ultima rupture marchionnesca - Intervista a Rino Formica Una frattura che può avere esiti imprevisti, per tutti i protagonisti. Rino Formica, socialista, più volte ministro, ha spesso incrociato i ferri con la potente Fiat di Gianni Agnelli e Cesare Romiti. Analista attento dei processi sociali, non sottovalutata la portata politica della linea Marchionne Stefano Cingolani 16 DIC 2010
Parla Carlo Callieri La cura Marchionne farà risvegliare pure la lenta Confindustria C’è un’Italia che resiste alla modernizzazione, prima ancora che alla globalizzazione, resiste all’impegno sul lavoro, ritiene che tutto sia dovuto una volta per sempre. E’ questa che Sergio Marchionne prende di petto con le sue scelte traumatiche. Secondo Carlo Callieri, “è un’Italia variamente presente nel pubblico, ma anche nel privato, al sud e in alcuni nuclei dell’industria, tra i quali anche Mirafiori. Stefano Cingolani 14 DIC 2010
Socialisti made in Italy Bismarck, Quintino Sella, Colbert, Robin Hood persino. No, nessuna di queste maschere va bene per Giulio Tremonti. Bisogna cercare lungo il sentiero che porta ai garofani rossi, al socialismo anni 80, al connubio creativo tra Lib e Lab. “E’ liberale quando taglia la spesa pubblica, è laburista quando non taglia le imposte. E pensare che ebbe successo con un libro attualissimo: “Le cento tasse degli italiani”, dice al Foglio Piero Ostellino, che lo chiamò nel 1984 a scrivere sul Corriere della Sera. Leggi Vendere, vendere, vendere: un’idea di Tremonti per Tremonti di Giuliano Ferrara Stefano Cingolani 18 OTT 2010
Il banchiere e il Colonnello Eric Daniels, amministratore delegato del Lloyds Banking Group, banca numero 42 al mondo, ha annunciato le sue dimissioni. Ma lascerà la poltrona tra un anno, nel frattempo verrà scelto il successore. Daniels era sotto attacco, con la sconfitta di Gordon Brown aveva perso protezioni politiche e la Banca d’Inghilterra lo voleva fuori, scrive il Wall Street Journal. Per i giornali è un’importante notizia economica e finanziaria. Così funziona Londra. Sempre ieri ha gettato la spugna Alessandro Profumo. Leggi tutti gli articoli del Foglio su Profumo e Unicredit Stefano Cingolani 22 SET 2010
E se tornassimo alla lira? E se tornassimo alla lira? Un bel modo di pensare l’impensabile, una vera provocazione intellettuale. Eppure… George Soros, l’uomo che la lira l’ha combattuta davvero e sconfitta nel settembre 1992, ha lanciato una nuova sfida. Perché non raccoglierla fino al limite estremo? Gyoergy Schwartz (questo il vero nome con il quale nel 1930 viene iscritto all’anagrafe di Budapest), in un articolo sul Financial Times, si rivolge alla cancelliera Merkel, ponendola di fronte a una semplice verità. Stefano Cingolani 05 LUG 2010