All’assalto dei Bocconi boys I Bocconi boys sono sott’attacco. C’era un tempo in cui sembrava che stessero prendendo in mano l’Italia per risollevarla dalle ceneri. Nella squadra di Mario Monti, ex preside dell’ateneo milanese, dovevano entrare pezzi da 90 della stessa prestigiosa università, come Guido Tabellini o Francesco Giavazzi. Adesso, sono attaccati in patria e all’estero, da destra e da sinistra, rifiutati dalle masse e sbeffeggiati dall’élite. Sì, proprio loro, i nostri bocconiani sembrano diventati nello stesso tempo i nemici del popolo e dell’accademia chic. Evidentemente, di pensiero ne circola nella cultura economica italiana alla quale un secolo fa si abbeveravano l’Europa e l’America. Stefano Cingolani 21 MAG 2013
Fallito sarà lei Quanti siano non si sa, il circo mediatico palleggia le cifre con l’abilità di un consumato prestidigitatore. Quanti imprenditori fanno bancarotta? Certo, sono tanti. Sono troppi. Chiudono mille aziende al giorno dice l’Unione delle camere di commercio che possiede la banca dati più aggiornata. E’ vero che ne vengono aperte molte: piccole imprese artigiane diventano cooperative, aziende individuali si trasformano in società di capitali. Il 2012 ha registrato 383.883 nascite rispetto a 364.972 funerali. Anche se inferiore agli anni delle vacche grasse, è un saldo positivo. E tuttavia nessuno espone fiocchi rosa alla porta. Il lutto occupa ogni spazio, il pianto strazia i volti e non c’è posto per un sorriso. I persuasori hanno fatto bene il loro mestiere. Stefano Cingolani 13 MAG 2013
Maestro e profeta In un “Parlamento pieno di fuori corso”, come lo definisce amaramente Giuliano Amato, che ci sta a fare Enrico Letta? Se questa è la tendenza della politica sotto i raggi delle 5 stelle, allora il capo del primo governo di grande coalizione è davvero un pesce fuor d’acqua. O meglio un balenottero, l’ultimo epigono della Balena bianca. In realtà, Letta rappresenta l’esponente tipico della generazione di mezzo, quella che non esce più dall’accademia dei partiti di massa e non ha ancora trovato un’altra grande nave scuola. Ha costruito il suo profilo intellettuale mano nella mano con il profilo politico, ha fatto carriera grazie a una rete ben tessuta e a un maestro di prim’ordine. Stefano Cingolani 12 MAG 2013
Oltre la fabbrica della lagna / 1 L’asse Napolitano-Bankitalia contro l’eterno refrain consociativo Nel suo accorato discorso a Montecitorio, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha chiesto “nuovi comportamenti collettivi, da parte di forze – in primo luogo nel mondo del lavoro e dell’impresa – che ‘appaiono bloccate, impaurite, arroccate in difesa e a disagio di fronte all’innovazione che è invece il motore dello sviluppo’”. Pochi hanno notato, eppure rappresenta una indicazione chiave per la politica economico-sociale del prossimo governo. Anche perchè il testo scritto, diffuso dal Quirinale, mostra che si tratta di una citazione esplicita del documento lasciato dai saggi che il presidente ha insediato all’inizio del mese. Stefano Cingolani 24 APR 2013
Dieci saggi che devono spicciarsi I dieci saggi s’insediano oggi e avranno meno di due settimane per presentare al presidente della Repubblica le loro proposte (il 15 comincia la scelta del nuovo capo dello stato). S’è detto che saranno linee guida per il prossimo governo, insediato a questo punto dal futuro inquilino del Quirinale. Giorgio Napolitano ha precisato ieri che l’iniziativa avrà “un carattere informale e un fine puramente ricognitivo”. Non un libro dei sogni, piuttosto indicazioni precise su alcuni punti chiave, come la riforma del sistema elettorale o i mezzi per sbloccare una società paralizzata perché impaurita. Lo Prete Quel sapore di salsa olandese per condire la nostra pagnotta tedesca Stefano Cingolani 02 APR 2013
Francesco e i lupi "La chiesa ha davvero bisogno di una banca?”. Cláudio Hummes, dell’ordine dei frati minori, va subito al sodo. Il cardinale brasiliano è grande amico del nuovo Pontefice e Jorge Bergoglio ha rivelato che si deve a Hummes se, durante il Conclave, gli è venuto in mente di prendere il nome del santo di Assisi. Anche Papa Francesco sa bene di dover affrontare i lupi della finanza che percorrono inquieti, affamati, i sentieri della chiesa. Forse potrà anche chiamarli fratelli, ma certo non sarà facile ammansirli. “E’ un mondo (sia quello laico sia quello cattolico) venato da forti ipocrisie, dove dominano i farisei”, dice Giancarlo Galli. Stefano Cingolani 25 MAR 2013
Te la do io l’informazione Nei tempi eroici, quelli di Raffaele Fiengo per intenderci, gli avversari lo chiamavano il soviet di via Solferino. Poi le cose sono cambiate, il comitato di redazione del Corriere della Sera è rientrato nei ranghi e Fiengo, il suo storico capo, è andato in pensione. Finché, all’improvviso, il cdr è tornato al centro della scena. Non più come soviet, questa volta, semmai come una sorta di Consob, la commissione che controlla le operazioni finanziarie in Borsa e dintorni. Una serie di articoli e comunicati, frutto di un lavoro da giornalismo investigativo, hanno messo sul banco degli imputati niente meno che manager e soci del gruppo Rcs. Stefano Cingolani 18 MAR 2013
Manuale di Grillonomics E va bene, anche se hanno ceduto in men che non si dica alle betoniere dei talk show televisivi, prendiamoli sul serio (up to a point, of course). Andiamo a vedere che cosa vogliono i grillini, i militanti, i simpatizzanti, i tecnici d’area, gli intellettuali al seguito, le mosche cocchiere, le salmerie di ogni vincitore. Cosa propongono per i primi cento giorni della nuova legislatura e cosa il Partito democratico può aspettarsi se parte la trattativa come vorrebbe Pier Luigi Bersani? Il programma del Movimento 5 stelle è lungo e articolato quasi quanto quello del Pd. Leggi Zeitgeist grillino di Marianna Rizzini - Leggi Il Pd stordito spera nella clemenza di Napolitano ma si consegna a Grillo di Alessandra Sardoni Stefano Cingolani 07 MAR 2013
Programma di governo Dal Fondo monetario s’ode una nuova melodia di politica economica Il G20, Mario Draghi, il Fondo monetario internazionale. Si sta formando un coro di voci alla ricerca di una nuova melodia di politica economica. Il rigore ha fatto il suo tempo, anzi ha provocato più guasti del previsto per una serie di motivi la cui natura è stata esplorata al Fmi da Olivier Blanchard e dai suoi economisti. In soldoni, con la globalizzazione la reazione dell’economia alle politiche fiscali non è più quella di un tempo: le discese sono più rapide e le risalite più lente. Come correre ai ripari? Leggi Fu Berlin-consensus di Antonio Pilati Stefano Cingolani 20 FEB 2013
Tremate, le élite sono tornate Le élite sono tornate; la borghesia si era tenuta in disparte, quanto meno dal crollo della Prima Repubblica in poi, ma ora rientra nell’arena politica. E lo fa attraverso Mario Monti. Si compie, così, un altro dei corsi e ricorsi che hanno segnato la storia d’Italia dall’unità a oggi, con un leitmotiv: la natura delle classi dirigenti italiane le rende sempre riluttanti. Per Carlo Galli, è vero anche con la “salita” in politica di Monti. Leggi La rivoluzione del mandarino Monti di Marco Valerio Lo Prete Stefano Cingolani 06 FEB 2013