Pure le maschiette dicono basta al Cav., ma il più femminile di tutti è lui Ora, figurarsi se le donne non devono scendere in piazza – se umiliazione s’è patita e se oltraggio s’è subito. Pure gli uomini, volendo – vadano. Ma le motivazioni di certi maschietti, ecco, queste lasciano perplessi. A leggere Repubblica, Gabriele Salvatores va perché “il maschile e il femminile anche in natura convivono insieme e si rispettano”, Tiziano Scarpa perché se fosse una donna sarebbe incazzata, “e siccome sono una donna, perché come tutti dentro di me c’è un po’ di maschio e un po’ di femmina, sono molto incazzata anch’io”. Stefano Di Michele 05 FEB 2011
Lettere al Cav. /3 Ill.mo Presidente, fottere ha fottuto abbastanza. Ora provi a comandare Ill.mo Sig. On. Pres. e Cav., vengo con questa mia sull’annosa questione del gran tramestìo notturno nell’avita Sua magione. Cribbio, un altro: e che scassamento di balle!, Lei potrebbe ben dire – ormai c’è più gente che vuole intrufolarsi nella Sua camera da letto di quella sulla metro nell’ora di punta. Però deve capire: non è che la sacralità del Suo giaciglio – agli atti e in bobina – risulti proprio la più saggiamente preservata. Leggi la lettera di Giuliano Ferrara – Leggi la lettera di Andrea Marcenaro Stefano Di Michele 31 GEN 2011
Democratici o no, adesso bisogna dire agli sbirri: ci fidiamo di voi E se lasciassero fare agli sbirri, una volta tanto? Se la piantassero di mettersi, pateticamente, a fare loro gli sbirri in sedicesimo? Può un celerino, diciamo, ragionare meglio di un senatore o di un sottosegretario? Eh, hai voglia, se può… E quasi sempre lo fa. Ci sono tanti bravi studenti, in piazza, e un po’ di stronzetti. Ci sono tantissimi bravi sbirri in piazza, e magari qualcuno di mano (o di piede, come si è visto) più pesante. Leggi Gasparri o no, evocare gli anni Settanta serve soltanto a farsi male di Lanfranco Pace - Leggi Così Gasparri vuole fermare gli scontri fuori dal Palazzo - Leggi L'incanaglimento della politica di Giuliano Ferrara Stefano Di Michele 20 DIC 2010
Gli studenti buoni tra il Piccolo Principe e il Grande Pregiudicato tv Sul bus 90, il pacifico capobranco che guida gli studenti dell’Aristofane – tanto in salita, quanto in discesa: “Aristofane su! Aristofane giù!” – ha un’acne che trasfigura la faccia in una sorta di cartina dolomitica, con picchi e avvallamenti, l’apparecchio per raddrizzare i denti, i jeans con le toppe. E un casco giallo, come quello degli operai nei cantieri – a distinzione del ruolo, ad avvenuta intronizzazione liceale, a segnale di opportuno intruppamento come fanno i giapponesini dietro l’ombrello levato alto dalla guida turistica. Stefano Di Michele 15 DIC 2010
Segui il discorso di Berlusconi in diretta Chi ha detto che il Cav. non ha eredi? Il catalogo è questo Non tanto la primavera – ché il freddo è arrivato, ma intorno a Lui le temperature, causa bunga bunga nel pidielle, si fan bollenti – quanto piuttosto un autunno di bellezza, sta preparando il Cavaliere. Autunno dunque di giovinezza: che sarà pure bellezza dell’asino, ma anche certezza dell’anagrafe, affrontato con deciso piglio da statista e un certo gusto da televisionaro. Ma così è la strategia di Berlusconi. Leggi Il Cav. chiede la fiducia al Senato e vuole un patto con i moderati - Guarda l'intervento di Berlusconi - Leggi Numero per numero, ecco gli scenari possibili per il voto di (s)fiducia - Segui la diretta dalla Camera Stefano Di Michele 13 DIC 2010
Ma in Monicelli abbondavano leggerezza e libertà Una finestra. Vuoto, buio. Lanciarsi nel vuoto. Una caduta – spesso. Un volo – a volte. Volare non è la stessa cosa che cadere. Magari solo impazienza, non un attimo ancora, non un altro pensiero, non un’attesa che conduce al nulla. Il suicidio di Mario Monicelli pare un volo: per la leggerezza del suo corpo di vecchio quasi trasparente; per la determinazione – qui e non oltre, qui e non ancora. E’ la paura (anche), naturalmente. Leggi Dicono che è stato lo sberleffo di un laico. Ma vaffanculo di Giuliano Ferrara - Leggi Ma quale cinico? d i Mariarosa Mancuso Stefano Di Michele 01 DIC 2010
La meglio vecchiaia Un giorno di alcuni anni fa, fin quassù, fin sul tetto di Palazzo Doria, volò un pavone. Salì dal giardino di sotto – e come salì, nessuno fu mai capace di spiegarlo. Restò lì, con tutta la sua arcaica bellezza – ché ha solo la Bellezza, un pavone. Però è anche tutto, la Bellezza. Duddù guardava il pavone, con la sua cometa di occhi e stelle adagiata sulle tegole, il pavone guardava i goffi umani che cercavano di catturarlo. Stefano Di Michele 07 NOV 2010
La Cogne di sua maestà Con l'omicidio Scazzi riapre l'obitorio televisivo Il sangue, finalmente! Che non se ne poteva più di trasmissioni sui grandi amori del Novecento, nobildonne svanite, sfilate di moda da ogni pertugio a mare della penisola. E’ autunno: cadono le foglie, si accorciano le giornate e, col favore delle tenebre, riaprono gli obitori televisivi. E’ tutto un fiutare l’aria, un annusare la tragedia in arrivo, un rimestare tra quelle vecchie. Lo schizzo vermiglio, ecco! Il plastico – dalle case delle bambole alle case di morti ammazzati! Leggi La nuova frontiera dell’omicidio: le telecamere in casa dell’assassino di Annalena Benini Stefano Di Michele 17 OTT 2010
Recensire Rep. e scoprire che Zucconi avrebbe potuto catturare Bin Laden “What a darling, how cute” – che tesorino!, mormora la tardona. il complimento non a Zucconi è rivolto, ma alla nuova 500 Fiat, che temerariamente il giornalista ha portato in giro da Harlem a Brooklyn, per mostrarla agli indigeni locali e tirandone fuori ben tre pagine tre di reportage su Repubblica – roba che una volta, per riempirle, ci volevano almeno un compleanno a Casoria, una sospetta maialata in Costa Smeralda, una vispa attruppata a Palazzo Grazioli. Stefano Di Michele 12 OTT 2010
La casuistica di Fisichella per “guardare a cose più importanti” (quali?) Dovendo nientemeno rievangelizzare l’occidente intero, per il momento monsignor Salvatore detto Rino Fisichella pare faticare anche alle prese con un qualsiasi bar sport paraistituzionale. Così – siccome al Cav. a volte scappa una parolina, una volta una parolaccia – il prelato ha elaborato l’innovativa teoria della “contestualizzazione” della bestemmia, pudicamente nominata “contestualizzare le cose”. E se le cose sono una schifezza? Stefano Di Michele 05 OTT 2010