Grillo, il tradimento e una profezia che gli permetterà di salvare la faccia Pe r sfuggire al guaio in cui si è cacciato, all’integralismo disintegrante da cui non sa come uscire anche perché uscire non vuole, Beppe Grillo confida nella morte. Non una morte qualsiasi potrà toglierlo dai pasticci, solo una morte inferta dai suoi seguaci. Allora si ergerà eroicamente gridando il “tu quoque, Brute, fili mi”, mentre con sollievo accoglie i colpi di pugnale dei grillini. Anche Giulio Cesare voleva morire e scansò la profezia; non poteva affossare la Repubblica ma neppure rinnegare la propria hybris. Solo il tradimento dei suoi fedeli permetterà a Grillo di salvare la faccia di fronte a se stesso e all’implacabile custode della sua virtù, Casaleggio. Umberto Silva 12 APR 2013
Psicanalisi breve della sinistra italiana che soccombe al successo L’angoscia attanaglia il Pd. Dopo essersi brillantemente fottuto nelle ultime elezioni, a quelle di giugno grazie a Renzi potrebbe stravincere e il suicidio a quel punto diverrebbe difficile, molto difficile; occorrerà inventarsi qualcosa di estremo, che so, una scissione perlomeno, sempre che non si punti all’autoimmolazione buddista. Che angoscia! Fin da ora i capi storici del partito si stanno chiedendo come fare per perdere la posta senza perdere la faccia. E’ inutile che la menino con il solito ritornello che la loro missione è quella di risanare l’Italia e quindi il sacrificio bla bla, non è vero, non hanno sanato un accidenti. Umberto Silva 08 APR 2013
L’umiliazione della donna è un rifugio incestuoso per uomini castrati Più le donne amano la vita, più attraggono i maschi, che a loro volta possono risultare assai brillanti. Si è irresistibili per l’altro perché innanzitutto lo si è per se stessi e così ci si abbandona al desiderio: quando il coraggio di un’esistenza trapela da un volto, da uno sguardo, da una parola, si può parlare di seduzione, di se ducere nell’ignoto di un incontro. Se invece si pensa di governare la seduzione, di conoscerne le regole, d’essere un bravo seduttore, allora è caccia, dove il cacciatore è la lepre, anzi il coniglio. Umberto Silva 02 GEN 2013
Un'educazione sentimentale L'amore al tempo delle Botteghe Oscure A Milano pioveva sempre, piove anche ora ma non è la stessa pioggia. Era una città assai romantica dove lavoravano tutti, gli arrotini arrotavano indemoniati e i lattai erano più aristocratici di un principe russo. Ogni tanto il nonno o lo zio di qualcuno moriva, la conta dei necrologi sul Corriere era un rito più sacro dei funerali. Chi più ne aveva, più velocemente andava in paradiso, mentre dai nomi che in gramaglie vi comparivano l’occhio attento delle sarte ricostruiva il giro degli amori e degli odi nelle grandi famiglie. Umberto Silva 01 GEN 2013
Sogno di una notte in convento, tra padre Carlo e le Olgettine redente Mi fanno paura l’eternità, la cucina giapponese e soprattutto la mia cattiveria, sicché sotto Natale compio atti espiatori di varia natura. Giorni fa sono andato a trovare un mio compagno di scuola, il Carlone, ora padre Carlo, che con i soldi ereditati e quelli dei benefattori ha messo su, vicino a Varese, una comunità di recupero riadattando un antico convento e un paio di cascine. Nessuno al liceo pensava che il Carlone si sarebbe fatto prete; gli piaceva mangiare, bere e fare scherzi del cavolo. Umberto Silva 24 DIC 2012
Precipizio degli addii Come foglie d’autunno, pere marce o meteoriti, cadono gli dei attorno a noi comuni mortali che di loro ci crediamo migliori, se non altro per essere ancora vivi, per non avere volato così in alto da dover cadere tanto in basso. Cadono gli dei sanguinari ma anche quelli che il sangue hanno in orrore, cadono gli dei romantici, quelli buffi e quelli che pensavano che mai sarebbero caduti, e ci fanno ridere, un pochino, quando dobbiamo sfangare la giornata e l’immagine di un potente che all’improvviso scoppia fa piacere. Umberto Silva 07 NOV 2012
Alla fine Bersani vincerà il duello con Renzi perché sarà l’unico a rottamare davvero D’Alema Che sberla se Renzi davvero vince, anche se lui stesso sa benissimo che non basta, che la partita non finisce lì. Quello che teme è che a causa della sua vittoria il Pd si scinda e i duri e puri vadano con D’Alema per confluire in Vendola. Per questo continua a predicare che in ogni caso il perdente deve stare col vincente. Teme che gli si lasci un guscio semivuoto, che lo si costringa a passare il tempo a litigare sulla cassa sociale e sui simboli. Umberto Silva 10 OTT 2012
Bisogna essere autarchici, comprare italiano, spendere molto, mai all’Ikea Tornare alla meravigliosa povertà di San Francesco, come ultimamente alcuni filosofi dall’intricatissimo verbo suggeriscono? Sono sicuri che il Santo non darebbe ordine a suo fratello Lupo di cacciarli dai sacri luoghi ove impera il sublime Cantico che nulla concede alla vanità del sapere? Comunque sia da qualche parte occorre tornare, che è poi sempre un andare, perché qui l’aria è irrespirabile: per la prima e ultima volta in vita mia giorni fa ho messo piede all’Ikea. Umberto Silva 15 AGO 2012
Al popolo serve un avventuriero risoluto, non un medico pietoso "Doveva lasciare che ci andassi io da quei selvaggi, in qualche modo me la sarei cavata”. Queste parole le udii più di cinquant’anni fa pronunciare da un attore di cui non ricordo il nome né il volto in un film di cui non rammento il titolo. Ben vivo nel ricordo è però il contesto, indimenticabile. Non tanto la geografia – Africa nera o gialla Birmania? – quanto l’angoscia che lega un gruppo di bianchi assediato in una chiesetta da una tribù di tagliatori di teste. Tutto fa pensare a un imminente disastro fino a quando, impensabile, si apre uno spiraglio di salvezza. Umberto Silva 25 LUG 2012
Minetti non si dimetta, continui a sventolare il suo magnifico tanga Se il Cavaliere risorto sbaglia la prima mossa, depone la sua audacia e scende nel campo dei tartufi, tocca cavalcare il mio ronzinante per correre in soccorso della fanciulla oltraggiata. Perché deve dimettersi proprio e solo la Nicole Minetti, di cui in realtà sappiamo solo quel che l’assordante gossip giudiziario ci vuole far sapere, e non piuttosto certi tetri conclamati ladroni, incapaci deputati, sindaci, presidenti di regioni ed enti, parenti e amici di costoro? Leggi Il caso Minetti di Annalena Benini Umberto Silva 17 LUG 2012