Il pinguino e il Patriarca
Buonasera, sono un pinguino. Rilascio questa dichiarazione a seguito dell’incontro con sua beatitudine Kirill Patriarca di tutte le Russie, di passaggio nella stazione antartica di Bellingshausen nel suo itinerario di ritorno dalla trasferta in Sudamerica. Un video mostra il momento in cui mi sono distaccato dai miei colleghi per contemplare da vicino un simile portento della natura (i Patriarchi sono di almeno un metro più alti dei pinguini), che ho potuto fissare ad ali dispiegate fino a che non mi ha domandato: “Piccolo mio, cosa ti tormenta?”.
Non mi è ancora chiaro se sono un uccello o un pesce ma so di grandi santi che parlavano a entrambi, quindi mi sono emozionato e ho fatto scena muta. Solo quando aveva già preso la via della costa mi è venuto in mente il da farsi; ho tentato di seguirlo ma i Patriarchi camminano ad altissima velocità, e contravvenendo alle leggi della fisica non ondeggiano a ogni passo. Alla fine ho quasi corso ma sono rimasto indietro. Allora gli ho gridato che quando il mondo avrà bandito la religione rimpiazzandola col diritto a esaudire i desideri, lui e i Patriarchi di ogni specie saranno i benvenuti fra i nostri ghiacci; li ascolteremo parlare del Dio misterioso e insondabile che ha voluto darci le ali per non farci mai volare. Ma sono un tipo timido; mi è uscito solo “Krkkaaaa”.
Il Foglio sportivo - in corpore sano