Unioni civili e fedeltà. Non basta l'amore, ci vuole il ricatto
Le unioni civili avranno le rotelle? Mentre voi pensate alla giubilazione dell’obbligo di fedeltà io penso a cosa racconta Balzac nella fondamentale “Fisiologia del matrimonio”, una novità del 1829 che Elliot riporta in libreria con gran tempismo. “La regina di Spagna ha un mezzo infallibile per costringere il re ad accontentarla. Il re è devoto e crede di dannarsi se tocca un’altra donna che non sia la sua; d’altra parte questo buon principe è di temperamento molto passionale. Ecco dunque come la regina ottiene da lui tutto quello che vuole: ha fatto applicare delle rotelle al letto di suo marito e, quando lui le rifiuta qualcosa, spinge il letto del re lontano dal suo. Il re acconsente al suo desiderio? I letti vengono riavvicinati e lei gli permette di entrare nel suo”.
Da questa storia si evince che la fedeltà non deriva dall’obbligo legale né dalla creanza politica ma solo dalla devozione religiosa, che consente di guardarsi in giro fingendo di non vedere in ogni persona una tentazione. A detrimento di idealisti e romantici, si evince anche che la maniera più efficace di legare qualcuno a sé non è l’amore bensì il ricatto. Vale sia per le alleanze domestiche sia per quelle istituzionali; mica per niente Balzac sostiene che “un marito, come un governo, non deve mai ammettere di avere sbagliato”.
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