Elementare Soros. Così il magnate ci spiega come l'occidente può gabbare il califfo

“I'll tell you what” – ve lo dico io cosa vuole l'Isis. C'illumina George Soros in un'intervista al Corriere, dove incidentalmente spiega anche il golpe in Turchia, la Brexit, il Movimento 5 stelle e l'annoso problema dei rapporti fra Italia e Germania. A 85 anni, il magnate ugro-americano può permettersi di avere le idee chiare. Il principale obiettivo degli attacchi terroristici in Francia è far vincere le elezioni presidenziali a Marine Le Pen, ma non solo; il piano dell'Isis è, se possibile, ancor più subdolo. “Mi faccia dire cosa vogliono quelli. Vogliono far sì che i musulmani in Francia e in Europa siano trattati come cittadini di seconda classe dalle autorità e dalla popolazione, cosicché i giovani musulmani si convincano che non hanno possibilità né diritti in Europa, e diventino così facili reclute dell'Isis”.

Elementare, Soros: per rendere la pariglia agli jihadisti avremmo dovuto comportarci in maniera ben diversa. Loro fucilano i redattori di Charlie Hebdo? E allora noi non pubblichiamo più nemmeno mezza vignetta che possa anche solo lontanamente offendere un musulmano. Loro irrompono nel Bataclan? E allora la smettiamo di ascoltare musica rock, di bere alcol e, già che ci siamo, anche di mangiar porchetta, senza se e senza ma. Loro si fanno esplodere all'aeroporto di Bruxelles? E noi cessiamo immediatamente i controlli alle frontiere, per prendere in contropiede quelli che si aspettano la tolleranza zero. Loro sparano in un locale gay? E noi non ci baciamo più nemmeno fra uomini e donne, senza pietà. Loro si lanciano in camion sul lungomare di Nizza? E noi ne approfittiamo per riformare il codice della strada introducendo la sharia. Se soltanto ci regolassimo in futuro seguendo questa strategia, i giovani musulmani si convincerebbero di avere molte possibilità e molti diritti, e nemmeno si sognerebbero di arruolarsi nell'Isis. Così impara, il califfo.