Foto di Franco Folini via Flickr

I folli sono in buona compagnia

Antonio Gurrado
Aggiunte da fare al “Repertorio dei matti della città di Parma”, splendido progetto editoriale. Di questo passo urge aggiornare i repertori di Roma e di Torino.

È uscito il “Repertorio dei matti della città di Parma”, che va ad aggiungersi ai repertori monografici afferenti a varie altre città quali Cagliari, Bologna, Milano, Roma e Torino; li ha pubblicati tutti Marcos y Marcos, onde comporre uno dei più interessanti progetti editoriali italiani in corso. Interessanti e istruttivi.

 

Per esempio, a Parma c'è uno che si chiama Vasco e scrive al Papa di fare un santo col suo nome; uno che crede di essere direttore di banca, quindi si presenta in ufficio e detta disposizioni agli impiegati; uno che ha chiamato i figli maschi Sole e Avvenire, e la figlia mediana l'ha chiamata Della; uno che chiede l'ora ai passanti ma, quando non hanno l'orologio, gliela dice lui; uno che, essendo maschio, compra solo pacchetti di sigarette su cui c'è scritto di non bisogna fumare in gravidanza. C'è anche, apprendo, “uno che si era trovato a fare il sindaco. Aveva presentato un programma nel quale prometteva che avrebbe spento l'inceneritore. Alla fine era stato eletto e, qualche mese dopo, era sceso a manifestare al fianco di un comitato di cittadini che protestava contro la mancata chiusura dell'inceneritore”.

 

Spiace che gli altri volumi del progetto siano usciti già l'anno scorso, perché di questo passo bisognerà pubblicare urgentemente edizioni aggiornate dei repertori di Roma e di Torino, mi sa.